Alle profonde cause della sua grandezza giunsi molto più tardi, e molto faticosamente.
“Incontrai” tale gigante, né rock né di facile ascolto, sia per la sua “fratellanza” con Devadip Carlos Santana sia per la sua gran reputazione; ovviamente attraverso i dischi del suo gruppo Mahavishnu Orchestra ma pure quelli solisti quali Extrapolation (1969), My Goal’s Beyond (1971) ed Electric Guitarist (1978)*.
Tutte opere straordinarie, per specifici motivi differenti, correlate però da un’eccezionale creatività (e abilità esecutiva).
Quello più inerente alla mia attitudine elettrica era Electric Guitarist; per molti versi quello meno particolare degli altri, ma non per tutti.
Electric Guitarist è una specie di reazione alla immediatamente precedente fase world-indiana Shakti, che ci donò tre dischi eccezionali nel biennio 1976-77**, del tutto acustica, e solo con chitarra, percussioni e violino.
Invece in Electric Guitarist, McLaughlin, oltre a suonare esclusivamente la chitarra elettrica (pure con la Mahavishnu Orchestra ogni tanto l’accantonava), si è circondato di una costellazione di musicisti - se ne contano ben 19 - tra cui molti fuoriclasse coi quali il chitarrista aveva già collaborato (ne mancano pure molti): peraltro cosa analoga fecero nel 1986 i Weather Report per il loro album d’addio This is This.
I brani sono solo 7.
Si principia con New York on My Mind, sinuoso, elegante ma potente, complicato: griglia metrico-ritmica, sintetizzando, di 21/8 (Billy Cobham alla batteria), tema molto esteso con anche parti obbligate molto serrate; soli di violino (Jerry Goodman), sinth (Stu Goldberg) e chitarra: notevoli i primi due, ancor più quello di McLaughlin.
Do You Hear the Voices That You Left Behind? è un brano jazz swing molto veloce e basato sulle intricate armonie modulanti di Giant Steps di Coltrane (infatti dedicato a lui): al piano elettrico e minimoog Chick Corea, al contrabbasso Stanley Clarke e alla batteria Jack DeJohnette. Una performance pressoché unica da parte di tutti.
* Devotion (1970) lo ascoltai un po’ dopo tutti gli altri.
** Il primo della serie è live e registrato nel luglio del 1975.
*** Nel 1979 ci sarà una sorta di seguito, Electric Dreams: eccellente anche questo, meno eterogeneo e più compatto (c’è un gruppo fisso), meno “improvvisato” e più progettuale.
John McLaughlin e Carlos Santana sono protagonisti del libro Eroi elettrici.