La storia musicale dei Weather Report è tanto importante quanto di non agevole decifrazione. Questo è dato principalmente dalla natura prismatica della loro musica (strumentale e di radice jazz) e il loro mutevole percorso attraverso i sedici anni di attività (1971-1986); peraltro inserita in un periodo molto particolare della musica moderna. Sedici anni per altrettanti dischi pubblicati “in vita”, considerando l’ottimo Live In Tokyo del’72 distribuito solo in Giappone, incastonati nell’era del grande Rock (parallelamente a nascita e declino del Progressive), del Funk (con nascita e sviluppo della Dance), del Punk e della New Wave; e quindi il periodo dell’elettro Pop-Rock inglese. Altresì in quell’epoca il Jazz era in piena crisi (e regresso) e infine la parabola del Jazz-Rock e della Fusion, cui i WR furono tra i massimi esponenti.
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La “trilogia elettrica” di Wayne Shorter risalente agli anni Ottanta è stata, ed è ancora, considerata poco e male. Poco e male sia in senso quantitativo (poco analizzata, quasi ignorata) sia qualitativo (stigmatizzata come sorta di abbaglio o inciampo). Wayne Shorter è un compositore-sassofonista (tenore e soprano) tra i più stimati e influenti in assoluto, membro del gruppo di Art Blakey nei primi anni Sessanta, ha avviato una carriera solista per poi parallelamente entrare a metà di quel decennio nel gruppo di Miles Davis, e fondare nel 1971 con Joe Zawinul i Weather Report (che nel 1986 cessarono le pubblicazioni).
Nel 1983 (registrato l’anno precedente) fu pubblicato un pregevolissimo disco dal vivo, Travels (doppio), di un gruppo in ascesa in termini di qualità artistica e di consensi di pubblico, oltre che composto di brani perlopiù inediti: ben otto dei dodici (in 11 tracce). Un’altra particolarità, per un live, è che ben quattro pezzi sono delle minimali ballad prevalentemente chitarristiche: Goodbye, Farmer's Trust, Goin' Ahead e Travels. Il Pat Metheny Group di quest’opera è un quintetto capitanato dal chitarrista-compositore Pat Metheny, sontuosamente coadiuvato dal tastierista-compositore Lyle Mays, e perfezionato dalla “ritmica” di Steve Rodby (basso e contrabbasso) Danny Gottlieb (batteria) e dal brasiliano Nana Vasconcelos (percussioni e vocalizzi).
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Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Gennaio 2025
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