Continuando in modo arbitrario e minimale l’esplorazione delle nostre radici musicali, tutti sanno che la musica occidentale si è sviluppata dalla musica sacra, segnatamente dal cosiddetto canto gregoriano dell’Alto Medioevo. Forse meno ci si rende conto che questa matrice è molto orientaleggiante, e le ragioni sono politiche: l’assetto dell’impero era inclinato a Oriente (330 d.c. capitale Costantinopoli).
0 Commenti
Bob Dylan “figlio” di Lorenzo de’ Medici. Cosa?! Un paio di minuti di lettura, please… Italia, Firenze, in piena epoca rinascimentale un gruppo di potenti persone, musicisti dilettanti, sta tramando a danno della rigogliosa polifonia madrigalesca che da secoli dominava le scene per una restaurazione della perduta e arcadica semplicità musicale. Sarà l’inizio del melodramma musicale; in tutti i sensi…
Una delle cose che maggiormente spinge ad ascoltare ancora i grandi classici del Rock del passato remoto, ovvero del decennio a cavallo tra i ’60 e i ’70, è che nel passato prossimo e nel presente c’è stato poco o nulla. Un’altra delle conseguenze è la diffusa pratica dei vecchi leoni alle réunion o giù di lì (magari mai ufficialmente sciolti con un paio di dischi pubblicati negli ultimi vent'anni): settantenni più o meno arzilli, che se ne vanno in giro a pestare indefessamente sugli strumenti antiche note.
Level 42 è un "nome e cognome” che forse oggi alla maggior parte delle persone rammenta poca musica, e ancor meno rievoca i quattro musicisti inglesi che ne costituivano il nucleo. Tuttavia durante il decennio degli anni ’80 questo gruppo Pop con forti venature Funk ebbe un ottimo successo. Il periodo principe dei Level 42 fu dall’alba al tramonto degli ’80, e avevano una classica formazione: chitarra, basso, tastiere e batteria, con il bassista leader (Mark King) anche in veste di cantante (a volte il tastierista Mike Lindup assurgeva a cantante solista), e i fratelli Gould alla chitarra (Rowland) e batteria (Phil).
Wynton Marsalis (New Orleans, 18 ottobre 1961) è un portentoso modello di equilibrio tra scienza armonica, fantasia melodica e audacia ritmica, potenza e precisione timbrica. Egli è un po’ il Bach della tromba jazz: è riuscito a far propri i fondamentali insegnamenti dei suoi titani ascendenti, riunirli alla sua maniera ed esplorare qualche nuova zona, trovando alcune gemme. Sia come trombettista sia come compositore. Ciò per circa i primi dieci anni della carriera, poi si è istituzionalizzato come messaggero del Jazz, purtroppo pensando fosse una specie di (unico) prescelto per diffondere e difendere le radici di questa meravigliosa musica afroamericana. Involvendosi a tutto tondo e diventando un campione neoclassico della scuola neworleansiana.
In estremo compendio, dopo il canto gregoriano dell’Alto Medioevo e la conseguente meravigliosa polifonia che dalla metà del ‘200 circa arrivò fino alla metà del ‘400, nel Rinascimento la musica occidentale ebbe un ulteriore impulso (anche a fronte di teorizzazioni musicali messe a punto da alcuni), per poi mutare definitivamente e compiere (circa nel ‘600) il salto decisivo: nacque il Barocco. Il termine “barocco”, anche in musica, è di solito usato in maniera dispregiativa, comunque non in modo riverente: abbondante, sfarzoso, decorativo, ridondante, superficiale… sono solo alcuni aggettivi usati per rappresentarlo (anche mutuati dalle altre discipline in particolar modo quelle figurative).
L’assetto più agile e crudo del Rock è il trio chitarra-basso-batteria; più la voce. Dopo la metà dei ‘60 i Cream e gli Experience di Jimi Hendrix sono stati i gruppi più creativi e potenti. In seguito ce ne stati altri, ma non poi così tanti come forse si potrebbe immaginare. Pochissimi a quel livello… Nell’antropologia musicale questi sono fuori scala. E i Led Zeppelin rientrano in quest’alveo, hanno prodotto della musica a largo spettro, pur non usando le tastiere se non occasionalmente in studio e con alcune sovraincisioni di chitarra; ciò è stato possibile per le soluzioni ingegnose nei loro contenuti e dalla capacità di esporli con caratteristiche individuali straordinare.
Una singolare proprietà del Rock è che ha prodotto della buona musica, molto gradita ai più, pur avendo la maggior parte dei suoi alfieri appena alfabetizzati a livello musicale. E laddove poco istruiti teoricamente, seppur nella pratica esecutiva piuttosto allenati, finanche bravi, padroni dello strumento, sovente le composizioni ne risentono. Soprattutto alla lunga, ovvero dopo qualche disco, ammesso si abbia ottenuto qualche risultato rilevante in tal senso (spesso utilizzando benissimo nuovi suoni e tecnologie), c’è fortissima la propensione a ripetersi.
|
Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
Archivio
Dicembre 2024
Categorie
Tutti
|