Da un po’ di tempo dall'editoria nazionale musicale è inviato qualche segnale differente: alcune iniziative di libri sul Rock che vanno oltre la solita aneddotica, spesso agiografica, tentando, giustamente, sintesi sulla musica di questi gruppi e musicisti sulla base di analisi musicali. Serie sintesi, ossia descrizioni e giudizi, non ci possono essere senza accurate analisi (e prospettive storiche). Un libro sui Van Der Graaf Generator e un altro sui Gentle Giant, preferendo quest’ultimo, li consideriamo un buon segnale. Poi ne sono giunti alcuni su uno dei più amati e stimati gruppi in assoluto: i King Crimson. E qui approssimazioni, contraddizioni ed errori in misura esagerata. Un accanimento contro i KC, cerchiamo almeno un minimo di riparare…
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Lo statunitense Blues e lo spagnolo Flamenco sono parenti più di quanto si creda. D’altra parte circa un secolo fa Jelly Roll Morton, uno dei padri del Jazz, parlava della musica di colore spagnolo (Spanish Tinge)… La Spagna, terra abitata anche da gitani erranti, mercanti ebrei e schiavi provenienti dall'Africa, si è alimentata degli influssi culturali di ritorno dall’America anch'essa meticcia. E il Flamenco è un'espressione musicale prodotta in Andalusia nella prima metà dell'Ottocento ed è la sintesi tra l'Andalusia cristiana e quella musulmana.
Riff, ma quale riff parte seconda, “a volte ritornano”… Nel XX secolo l’ostinazione, quasi l’ossessione industrial-meccanica della reiterazione, si è manifestata in maniera straordinaria e diffusa in ogni attività umana, esacerbando qualsiasi precedente in tal senso. Pertanto anche in musica. L’enorme successo del Bolero di Maurice Ravel e O Fortuna (Carmina Burana) di Carl Orff, quasi cent’anni fa, stanno lì a dimostrare una via apertissima. Anche prima c’erano gli ostinati, ma non in modo così strutturale, grandioso, spettacolare. In seguito, negli anni Sessanta, c’è stata la musica minimale, elettronica e non, che generava un organismo musicale con una forma autoreplicante con minime variazioni, ipnotica, un po’ come le decorazioni islamiche a pattern geometrici.
Nel Rock di solito si riesce con poco a fare molto. E di là di alcune articolate e difficili composizioni suonate benissimo, è affascinante quando alcuni rocker con pochissima materia musicale, similarmente ai jazzisti (che suonino Fusion o altro), riescono a generare musica interessante. E due gruppi in particolare si sono distinti ai massimi livelli in ciò: Pink Floyd e King Crimson. Il primo in un ambito di meravigliosa suggestione, oscillando tra canzoni da falò e incanti estesi e magmatici: musiche che sembrano facili da realizzare ma in realtà alquanto complicate… L’altro in un ambito quasi opposto, ossia di nobilitare a somme altezze sostanze che in nuce sono alquanto plebee, sofisticandole in maniera così straordinaria che esternamente sembrano musiche complesse nell’essenza.
Swinging London! A metà anni Sessanta del XX secolo Londra è l'ombelico del mondo. Irradiava un vitalissimo fermento giovanile, oscillava impetuosamente verso il futuro; effervescenza che naturalmente ha innescato importantissime cose musicali. Fatti salvi i Beatles e tutto il grande Rock più di massa, ci fu un movimento più virato verso la musica strumentale che, partendo dal Blues e mischiandosi con istanze più avanzate, ha generato molte validissime realtà, tra cui i Colosseum del batterista Jon Hiseman che proveniva da importanti esperienze.
Pyramid Song è uno dei brani più intriganti dei Radiohead, misterioso, ondivago… un pendolo tenuto davanti a noi da un melanconico ipnotizzatore arabo che lo fa oscillare in modo bizzarro. Musica rock degli anni 2000 semplice ma non scontata, notevole. Una volta tanto i gruppi rock non si avvalgono soltanto del fascino dei cantanti e di suoni con manipolazioni elettroniche per suggestionare gli ascoltatori, qui sono usati gli elementi strutturali della musica, in modo minimo, ma efficacissimo.
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Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Gennaio 2025
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