Può sembrare strano, però va considerato che il suo gruppo, i Led Zeppelin, ha sin da subito mietuto, non solo brani di gran successo, pezzi che nella loro composizione erano effettivamente significativi e che quindi hanno contribuito notevolmente ad accrescere negli ascoltatori la stima individuale dei musicisti protagonisti.
Facile esser acclamato se si fa parte di uno dei gruppi più celebrati della storia della musica; ancor più se batterista di genere Rock, quello davvero roccioso, visto che soprattutto chitarristi, cantanti e batteristi sono assiduamente alla ribalta. Precisione, “tiro e gran botta”, sono per un batterista il biglietto d’ingresso per partecipare legittimamente alle grandi messi tipiche di un genere come il Rock (ancor più se duro e pesante). E John Bonham aveva queste caratteristiche: era esplosivo, duro e pesante. Tuttavia non molto di più (peraltro non era rapidissimo), almeno per i primi tre dischi.
Può sembrare strano, però va considerato che il suo gruppo, i Led Zeppelin, ha sin da subito mietuto, non solo brani di gran successo, pezzi che nella loro composizione erano effettivamente significativi e che quindi hanno contribuito notevolmente ad accrescere negli ascoltatori la stima individuale dei musicisti protagonisti.
3 Commenti
Armando Peraza (L'Avana, 30 maggio 1924 – San Francisco, 14 aprile 2014) è un percussionista specializzato nel suonare congas e bongos; non un percussionista atmosferico, che colora, ma di quelli terragni, che tracciano sentieri. Lui, pochi fronzoli e molta sostanza: formidabili strutture ritmiche (congas) e rapidi fraseggi (bongos). Il resto (timbales, guiro, maracas e tanti altri oggetti) lo lascia ad altri…
Tratto dal libro 📙 Eroi elettrici - I grandi solisti della chitarra Erede del chitarrismo pioneristico di Robert Fripp, espresso esplicitamente nei dischi con Brian Eno “(No Pussyfooting)” (’73) ed “Evening Star” (’75), l’americano David Torn ha iniziato nei primi anni Ottanta la sua sperimentale ricerca fondata su una sintesi musicale soprattutto mediante generazione di loop e droni, saldando il Rock, l’India, il Jazz e la musica elettronica. Modalesimo cibernetico. Registrazioni estemporanee di strati sonori di chitarra elettrica (tramite complicate catene di sofisticati processori elettronici) che, non del tutto in modo prevedibile nella forma e nel contenuto, vanno a plasmare cornice e tela musicale negli istanti che si susseguono dell’atto stesso della loro realizzazione.
Siamo giunti all’undicesimo volume di Dischi da leggere. Undici, come gli album realizzati durante la loro storia dai Soft Machine: un gruppo-non gruppo, senza un vero e proprio leader con cui identificarsi e dietro il quale schermirsi, un collettivo con un’idea precisa sin dai loro esordi nella provincia inglese.
Michael McDonald è un cantante-autore e tastierista statunitense che è stato membro, dalla metà degli anni Settanta, del gruppo Pop-rock The Doobie Brothers. McDonald è poco conosciuto in Italia ma di grande fama negli USA. I migliori risultati artistici li ha conseguiti negli anni Ottanta/Novanta: grande Pop americano, sofisticato da alcune soluzioni e impreziosito dalla sua voce e interpretazione.
Seppur non famoso come Paul McCartney e Sting, lo scozzese Jack Bruce fa parte con loro della triade principale della categoria autore-cantante-bassista che ha caratterizzato il Rock e dintorni nel glorioso ventennio tra la metà dei Sessanta e metà degli Ottanta. (I formidabili Chris Squire e John Wetton sono un po’ dei casi a parte: anche se specie di McCartney-Bruce 2.0, chi meno famoso al grande pubblico chi meno front-man/leader…). D'altronde dei tre Bruce è quello meno incline al Pop e più legato alla matrice Jazz. Ha pure acquisito un’istruzione accademica studiando il violoncello.
John Coltrane, sassofonista (tenore/soprano) e compositore jazz, è stato uno dei protagonisti della musica del ‘900. Ebbe un approccio musicale differente dalla stragrande maggioranza dei suoi colleghi, non solo quello di strumentista-compositore attento a imparare e raffinare il “mestiere”, ma anche quello di rigoroso studioso, sorta di filosofo-scienziato: concezione di vita religiosamente illuminata, manifestata oltre nell’essere persona sensibile e pacata anche nel dedicarsi in modo quasi ossessivo alla musica.
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Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Gennaio 2025
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