La sua figura, torreggiante, indica un eminente fare musica che travalica generi e gusti. Solo dei colossi si può dire questo; e non di tutti.
Eh certo, troppo facile con copertine e titoli! E che ci vuole a evocare fascinose terre esotiche popolate da tribù perdute, con viaggiatori misteriosi che passano nottetempo tra Gibilterra e Madagascar, approdare alla via insulare e poi circolare tra mercati negri sudafricani con sottobraccio il libro della giungla; mimare tanghi americani e danze del sole nubiane in affollate processioni, tra colorati carnevali e acquosi aneddoti caraibici. Certo, che ci vuole… Josef Zawinul, tastierista e compositore austriaco, da tempo aveva messo d’accordo un po’ tutti, appassionati e addetti ai lavori di tutti i generi musicali, che lui era l’apice di un percorso di ricerca tra l’essere uno strumentista e un compositore capace di mescolare ritmi, suoni, armonie e melodie di mondi differenti e allo stesso tempo catalizzatore di un’abilità assoluta che, a prescindere dal genere, è tanto paradigmatica quanto riconoscibile.
La sua figura, torreggiante, indica un eminente fare musica che travalica generi e gusti. Solo dei colossi si può dire questo; e non di tutti.
2 Commenti
In assoluto il Novecento ha visto la formidabile novità della figura dello strumentista che sale al proscenio “improvvisando” frasi musicali. E l’artista più importante di tutti è stato Louis Armstrong. Al netto di quello che poi nell’immaginario collettivo è divenuto e sedimentato (anche per molti “addetti ai lavori”), ovvero un curioso cantante dalla voce roca che ogni tanto suona la tromba (più precisamente era una cornetta all'inizio), se si vuol capire il solismo moderno bisogna far riferimento a lui.
Nozze di rubino. 40 anni di matrimonio, tanto dura il mio rapporto, di amore, con la chitarra. Eh già, fu in un giorno di inizio estate del 1978 che ebbi la mia prima chitarra, una Eko classica. Luna di miele immediata: notte e giorno insieme… Ma siccome appassionato di Rock, già nell’autunno/inverno del medesimo anno riuscii a mettere le mani su una chitarra elettrica: prima in prestito, poi acquistata.
Però ora basta ricordi personali: la chitarra elettrica è lo strumento che (insieme con la batteria) ha più cambiato la musica del XX secolo. La chitarra elettrica è lo strumento più versatile che ci sia. |
Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Febbraio 2025
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