Carlo Pasceri
  • HOME
  • BLOG
  • BIOGRAFIA
  • DISCOGRAFIA
    • Curvatura 9
    • Cannibali Alchimie
    • No Gravity
    • Real Koob
    • Blue Challenge
  • PUBBLICAZIONI
    • Libri
    • Riviste musicali
    • Jazzitalia
  • DIDATTICA
    • Corso "Tecnica Audio"
    • Seminario "Percorsi Melodici"
  • STRUMENTAZIONE
  • MEDIA
    • Audio
    • Video
    • Foto
  • CONTATTI
Libro Eroi Elettrici

Alphonso Johnson, un bassista per palati fini

3/2/2017

8 Comments

 
Ho iniziato a strimpellare rock sul finire degli anni ’70. Era il tempo in cui nei gruppi (di solito formati da due chitarre, voce, basso e batteria), chi mostrava di cavarsela con la chitarra meglio di un altro aveva il ruolo di solista, l’altro era delegato ad accompagnare. 
Foto
Ma le comitive, le compagnie di amici all’epoca erano formate da tante persone, e inevitabilmente c’era sempre qualcun altro cui sarebbe piaciuto entrare in una band… era a un bivio, il terzo strimpellatore chitarrista della compagnia: o suonava il basso, magari cantando, oppure portava bibite e panini e mestamente guardava… Allora i bassisti rock erano spesso dei chitarristi frustrati.
Nella musica in genere e in special modo nel Rock, c’è la “naturale” sottovalutazione del ruolo del bassista: le figure dei solisti che siano chitarristi, cantanti o altri, catalizzano inesorabilmente l’attenzione per tutto il corso dei brani. In verità il Rock ha generato bassisti bravissimi, alcuni dei veri fuoriclasse della musica, a cominciare da sir Paul McCartney; il più bravo di tutti se n’è andato un paio di giorni fa: John Wetton. Nel nostro piccolo omaggio abbiamo detto della sua enorme versatilità e tecnica, la sua creatività tramite l’indicazione di alcuni esempi da lui suonati. Alcuni bassisti sono dei grandi musicisti a tutto tondo.

Il suo alter ego nei generi Jazz-Rock e Fusion è Alphonso Johnson. Lui (come Wetton) sempre perfettamente opportuno e tempestivo, mai fine a sé stesso, non usa il gruppo e la musica come pretesto per esibire le proprie capacità, ma fa creativamente “squadra”, rendendo tutto più organico e compatto.

Ha iniziato la sua carriera a dir poco alla grande, dopo un breve impegno con il trombettista-compositore Chuck Mangione, è approdato nemmeno ventitreenne, ai Weather Report in sostituzione di un gigante come Miroslav Vitous (Mysterious Traveller del ’74). In quegli anni fu impegnato anche nei dischi strumentali di George Duke (i più belli e “tosti” di tutta la sua carriera) e della coppia Flora Purim - Airto Moreira. Tenne fieramente testa alla coppia di mostri formatisi nel 1976 George Duke/Billy Cobham: lasciò i WR appena dopo la registrazione del capolavoro Black Market per unirsi a loro; ne scaturì un disco dal vivo. Continuò brevemente a collaborare con Cobham realizzando altre tournée e dischi.

Johnson, oltre essere un ottimo solista anche con il basso elettrico fretless (senza tasti), e naturalmente espositore di riff e ortodossi “appoggi” sulle fondamentali degli accordi, opera costantemente un importantissimo lavoro di raccordo tra gli elementi musicali, costituendo un potente fattore polivalente che va oltre quello ordinario del ruolo del basso: la sua altissima capacità di inserirsi in modo peculiare con le parti che suona all’interno dei brani (peraltro spesso complicati) nei loro fattori melodici, ritmici, armonici fa sì che il suo lavoro sia tanto oscuro, perché mobilissimo, quanto efficace e pregiato: costantemente, e non di rado nello stesso brano, troviamo ostinati, linee in unisono, interpolazioni, contrappunti e spunti solistici, suonati con scioltezza e precisione assoluta. 

Peraltro, cosa non manifesta è il suo originale approccio ai suoni e ai registri esecutivi: a causa delle sue manipolazioni timbriche (wha-wha, distorsori e device vari) e dei suoi repentini cambi di ottave d’intervento (suoni più acuti e bassi), moltissimi ascoltatori confondono il suo operato con quello dei tastieristi e chitarristi. Va annotato che in missaggio è quasi sempre sobrio, non enfatico come volume, probabilmente per il suo enorme lavoro non circoscritto pure in termini di timbri e frequenze.
Dunque Alphonso Johnson in tutto e per tutto è per orecchie e palati molto fini.
Ha partecipato, anche come autore, a tre dischi fondamentali dei Weather Report, pregni di esempi illuminati. Ci limitiamo a citare alcuni brani: Nubian Sundance, Cucumber Slumber, Mysterious Traveller, Scarlet Woman, Man In The Green Shirt, Lusitanos, Beetween The Things, Black Market, Gibraltar, Elegant People, Herandnu. 
Altresì suona anche lo stick e il contrabbasso, ed è autore di alcuni ottimi dischi come Moonshadow (’75), Yestarday’s (’76) e Spellbound (’77). 
​
Tutto ciò statuisce la sua figura di bassista come un modello che, in termini di completezza, efficacia e creatività nel lavorare inserito perfettamente in un gruppo e per specifici brani, è tuttora insuperato.
8 Comments
Silvio
2/2/2018 14:29:33

Non condivido.
Pur riconoscendo la bravura di Johnson, si trascura nell'articolo l'importanza di Pastorious, entrato nei Weather Report proprio al posto di Johnson, rivoluzionando non solo la musica degli stessi Weather Report, che da questo momento in poi raggiungeranno l'apice artistico - ma più in generale il modo di suonare il basso elettrico.
Pastorious propone un utilizzo del basso fretless originale, molto più che innovativo, diventando modello di riferimento in tutto il mondo. Strumento al quale lo stesso Johnson approccerà soltanto dopo, visto che in Black market, album dell'avvicendamento, suona il basso elettrico normale mentre Pastorious già il fretless.
Francamente la figura di Johnson nel suo articolo mi sembra sovraccarica di qualità che si ha qualche difficoltà a riconoscere.
Senza considerare che, parlando di bassisti, proprio non si può parlare di esempi quali McCartney (il più grande compositore del Novecento, per me, e bravo bassista) o Wetton (grandissimo, per carità, oltre che gran bella voce, ma vogliamo paragonare la quantità di emulatori rispetto al relativo stuolo di Pastorious?) senza neanche un accenno alla figura di Pastorious.
Non si può.

Reply
carlo pasceri
2/2/2018 16:45:30

Caro Silvio, si può si può; eccome!
Però mi pare lei meno, molto meno, considerato che magari conosce parecchio del bravissimo Pastorius, ma meno, molto meno degli altri bassisti elettrici, a cominciare da Alphonso Johnson...
Forse lei, come moltissimi, è fan di Pastorius e fa fatica a conoscere profondamente il lavoro degli altri bassisti elettrici, e quindi a riconoscere le loro qualità.
Di là dei gusti (e delle profonde conoscenze che sono utili per avere dialoghi costruttivi), le segnalo che Johnson, come altri, già usava diffusamente il fretless, compreso nel disco Black Market. Praticamente lo ha usato in tutto, a cominciare proprio dall’omonimo brano; e quindi in Gibraltar, Elegant People e Herandnu (ove usa anche un distorsore): non so, magari ha pensato fosse Pastorius o ...
Grazie della visita, torni pure a trovarmi

P.S. Se c’è stato un bassista sovraccaricato di qualità questi è Pastorius, cui infatti ha in modo direttamente proporzionale smisurata quantità di emulatori.

Reply
Silvio
2/2/2018 18:49:57

Punti di vista, evidentemente, ma i gusti si sa...
Ad ogni modo non sembra così facile reperire notizie sull'uso del fretless da parte di Johnson, come lei vorrebbe far capire e comunque su Black Market non risulterebbe affatto.
Tuttavia le sarei grato se sapesse indicarmi la fonte da cui risulterebbe che Alphonso Johnson suoni il basso fretless su Black Market.
A me non sembra proprio di riconoscerne il suono tipico nei brani da lei indicati.
Peraltro le segnalo che nel sito sotto riportato, piuttosto attendibile direi in fatto di Weather Report, risulta che il fretless sia suonato dal solo Pastorious:
http://www.weatherreportdiscography.org/black-market/
In attesa di sue indicazioni, la saluto cordialmente

carlo pasceri
2/2/2018 21:03:45

Sì, è sempre una questione di punti di vista, e da qui discendono i gusti…
C’è chi alza lo sguardo al cielo dove ci sono pianeti, lune e stelle, ma non scorge bene, confonde un po’ tutto… non riconosce nemmeno un pianeta da una stella, e ha bisogno di guide anche per banalità del genere; peraltro non sa nemmeno quali siano quelle più attendibili.
C’è chi come Branko vede a suo modo, in modo fantasioso, e fa l’oroscopo per i suoi bramosi lettori.
E poi ci sono gli astronomi.
Cordialità

P.S. qui si può gustare un bel concerto di Cobham e Duke del '76 con Alphonso che suona il fretless, così la prossima volta magari potrà riconoscerlo meglio... https://www.youtube.com/watch?v=nrJ_OIlcKe8

Reply
carlo pasceri
2/2/2018 21:52:30

(Addendum: https://www.youtube.com/watch?v=Q850QrYTviw
Ecco i WR live del '75, sempre che non voglia credere ai propri occhi, e affidarsi alle note di copertina, che in effetti non riportano del basso fretless, né per questo disco, né per quello con Cobham e Duke, né per Black Market. Ma nemmeno Pastorius è accredidato del fretless in Black Market... se non si fida delle sue orecchie, si fidi degli astronomi.)

Matteo
5/2/2018 16:23:59

Silvio, non accorgersi del basso fretless è già molto strano per un ascoltatore che voglia discutere di bassisti, poi, quando qualcuno del mestiere ti segnala la grave svista, tu insisti nell'errore, e anche tanto, è diabolicamente grave. Complimenti!

Reply
Angelo Sintini
2/2/2022 20:26:08

“Quando abbiamo assunto Alphonso Johnson”, disse Zawinul nel 1978, “è stato un grande miglioramento perché sapeva suonare molte cose diverse; poteva suonare funky. Non che non vedessimo l'ora di suonare tutti i tipi di musica funky, ma lui aveva quella spinta, amico, quel tipo di sensazione di base in cui puoi suonare". "Alphonso Johnson aveva molto", ha ricordato Zawinul anni dopo. "Era giovane, era brillante, era disciplinato e poteva stabilire un ritmo che faceva male ed è quello che volevo".
"Quando abbiamo ascoltato per la prima volta Alphonso", ha ricordato Shorter nel 1983, "aveva uno stile molto maturo e non volevamo toccarlo, quindi l'abbiamo scritto nella musica."
è Zawinul che parla, e credo non ci sia molto da discutere.
Condivido gli apprezzamenti per Johnson, in special modo la sua linea di Misterious Traveller: entusiasmante, concreta, un'ottima sintesi del contesto melodico e un supporto straordinario dal punto di vista ritmico/armonico.
Trovo fuori luogo ogni confronto con Pastorius, come sono spesso fuori luogo, insensati, i confronti fra strumentisti, specie se volti a definire se sia più importante questo o quello.

Reply
carlo pasceri
3/2/2022 07:37:18

Caro Angelo benvenuto, grazie per l'attenzione,
in assoluto i confronti non sono fuori luogo, perché possono inquadrare, mettere a fuoco rilevanze, peculiarità stilistiche ecc..
Ma sono d’accordo con te in questo caso specifico (del lettore di questo articolo parecchio tempo fa), i confronti sono fuori luogo quando volti esclusivamente a supportare le proprie convinzioni da appassionato (spesso fan). Convinzioni spesso dettate solo dal proprio gusto senza cognizioni di causa, che sono legittime ma che quasi sempre superbamente non sono messe in discussione; così divengono peggio che sterili, convinzioni e conseguenti confronti.
A presto.

Reply

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    Immagine
    Carlo Pasceri
    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


    Foto
    TEORIA MUSICALE
    Foto

    Archivio

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Settembre 2022
    Agosto 2022
    Dicembre 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Settembre 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Settembre 2013
    Luglio 2013
    Maggio 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Ottobre 2012
    Settembre 2012

    Feed RSS

    Categorie

    Tutti
    Analisi Musicale
    Basso
    Batteria
    Blues
    Cantanti
    Cantautori
    Cd
    Chitarra
    Classica
    Critica
    Dischi Da Leggere
    Funk
    Fusion
    Hard Rock
    Heavy Metal
    HiFi
    Jazz
    Jazz Rock
    Jazz-rock
    Krautrock
    Libro
    New Age
    Pianoforte
    Pop
    Progressive
    Recensione
    Rhythm And Blues
    Rock
    Soul
    Storia Musicale
    Tecnica
    Tecnologia Musicale
    Tecnologie
    Teoria Musicale
    Vinile

   Home   Blog   Biografia   Discografia    Tecnologia Musicale   Didattica   Pubblicazioni    Strumentazione   Media   Contatti    Bookmark and Share

© Carlo Pasceri - E' vietata qualsiasi riproduzione anche parziale - Risoluzione minima 1024x768

designed by ALi

Powered by Create your own unique website with customizable templates.