Come spesso accade, l’”incontro” fu a casa di un mio amico dell’epoca (primi anni Ottanta); era uno dei dischi della sorella (più grande di noi).
My Favorite Things, brano che in origine era nel musical del 1959 “The Sound of Music” (composto da Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II e conosciuto in Italia mediante il film col titolo “Tutti insieme appassionatamente” del ’65), siccome lo ascoltai nella versione di Coltrane, fu il primo pezzo jazz di cui m’innamorai.
Come spesso accade, l’”incontro” fu a casa di un mio amico dell’epoca (primi anni Ottanta); era uno dei dischi della sorella (più grande di noi).
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Benché millenaria dicotomia operata in molte culture del mondo, la concezione del tempo rettilineo insieme con quella del tempo circolare può coesistere.
Anzi, basterebbe pensare alle nostre esperienze per addivenire che non è semplicemente un concetto possibile, potenziale in termini teorici, ma reale. Va da sé che i cicli della natura ci portano a pensare di vivere il tempo ciclico; infatti lo abbiamo segmentato appositamente, in modo funzionale, in sempre più piccole, infinitesimali, frazioni. Tim Buckley è stato tra i più importanti cantautori statunitensi; in attività a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, morì prematuramente nel 1975 all’età di 28 anni.
Non molto conosciuto dal grande pubblico, è però oggi una figura di culto per una nutrita nicchia di ascoltatori e parecchio stimato dalla pubblicistica. Conobbi i Prefab Sprout appena prima di partire per il servizio di leva militare, il loro disco era Steve McQueen, appena pubblicato, quello più noto. E per moltissimo tempo fu l’unico per me.
Correva l’anno 1985 ed ero un giovane che stava studiando musica, appassionato di Jazz-Rock, che si stava avvicinando alla Fusion per modernizzarsi. D’altronde il Rock col quale avevo iniziato a entusiasmarmi per la musica fu subito affiancato dai Return to Forever, Mahavishnu Orchestra, Weather Report… Mi interessava soprattutto la musica strumentale, pertanto pure il Rock più alto e avanzato lo sentivo costringente; figuriamoci il Pop (o Pop-rock). Eberhard Weber è un musicista (primariamente contrabbassista e bassista) e compositore tedesco, attivo come leader di dischi nei primi anni Settanta per la casa discografica ECM, divenendo anche per ciò collaboratore di tanti compositori pubblicati da questa prestigiosa etichetta (Pat Metheny, Jan Garbarek, Gary Burton e molti altri).
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Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Gennaio 2025
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