Loro, con ovvie e rilevanti differenze stilistiche, in modo continuativo (e Santana con particolare successo) hanno strutturato i loro brani mediante ritmi e riff di chiara discendenza africana, quindi non semplicemente “colorati” del “continente nero” da qualche percussione.
In musica gli elementi africani, tribalistico-etnici, si sono diffusi principalmente per opera dei Santana e del nigeriano Fela Kuti, a cavallo tra i Sessanta e i Settanta del secolo scorso*.
Loro, con ovvie e rilevanti differenze stilistiche, in modo continuativo (e Santana con particolare successo) hanno strutturato i loro brani mediante ritmi e riff di chiara discendenza africana, quindi non semplicemente “colorati” del “continente nero” da qualche percussione.
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I decisivi apporti e rapporti del Blues e del Jazz inerenti alla musica moderna li abbiamo visti varie volte e da prospettive differenti; facciamone una breve sintesi e aggiungiamo un tassello.
La grande novità della musica moderna fu l’originarsi all’alba del XX secolo della musica afroamericana: il Blues e il Jazz. Coevi e reciproci in termini di ascendenze e influenze. All’alba dei ’90 del ‘900 sorsero due stili musicali molto diversi tra loro: l’Acid Jazz e il Grunge.
Uno britannico ed elegante, l’altro americano e scapigliato; uno parecchio innervato da interventi strumentali di buona qualità, l’altro soprattutto vocale e strumentalmente un po’ trasandato. Uno, sorta di iper raffinato Funk, l’altro, ruvido Rock contiguo con l’Hard; in sostanza quasi agli antipodi, quasi delle antitesi musicali. Ma c’è un importante contenuto musicale che li accomuna. L’anniversario della pubblicazione di Speaking in Tongues (31 maggio 1983), quinto disco dei Talking Heads, offre l’occasione per mettere un po’ a fuoco questo gruppo (e il suo leader David Byrne) che, dopo la pubblicazione dei primi due album, fu tanto apprezzato e che quindi parecchio influenzò altri artisti.
Come tutti ebbi il primo contatto con la musica attratto dal vitale pulsare ritmico; la sincronizzazione del corpo e della mente a quel particolare frazionamento del tempo: tanto elementare quanto irresistibile. Molte persone in seguito attirate più dai motivi melodici. Io mica tanto... Nella mia camera, accanto alla chitarra classica che volli acquistare e che strimpellavo nell’estate del 1978, avevo già dei sontuosi quanto pesanti e ingombranti bonghi che con pari abilità della chitarra malamente sbatacchiavo, “andando appresso” ai dischi che ascoltavo in quei primi anni di meravigliose esperienze musicali.
Oggi viviamo un tempo di forti contaminazioni culturali, pertanto molte radici dei vari popoli si sono mischiate, innestate e sviluppate in folti rami. Tuttavia non solo fino a pochissimi decenni fa non era così, ma di certo non si può ancora affermare che le diversità e differenze culturali e artistiche si siano azzerate, omogenizzate in un super polpettone post moderno. In musica non è una mera questione di stile e superfici, ma al contrario qualcosa che va parecchio in profondità e indietro nel tempo.
L’appassionato musicale ha una percezione alquanto alterata del ruolo del produttore di dischi. Se il normale ascoltatore mediamente non lo considera (vuoi perché non sa di questa figura, vuoi perché probabilmente immagina sia semplicemente qualcuno che stampi e distribuisca dischi), l’appassionato che si informa tramite riviste musicali ecc. mediamente attribuisce al produttore eccessiva influenza in relazione all’esito “artistico” di un disco.
Il Funk è nato nella seconda metà dei Sessanta, sviluppo del R&B e per certi versi del soul-jazz; il brano in assoluto più influente fu Papa's Got a Brand New Bag di James Brown. Dunque lui indicò la strada, e appena dopo altri giganti come Stevie Wonder, Marvin Gaye e Sly Stone l'ampliarono e prolungarono. Elementi primari nel Funk sono il riff e il portamento di un'onda energetica in bassa frequenza: spesso li fornisce il basso con parti molto sincopate e in controtempo.
D'altronde a ben ascoltare, il protofunk, anche quello più nobile proveniente dal Jazz, ha caratteristiche simili, seppur meno prepotenti. Da ragazzino prodigio pianista-concertista di musica Classica nei primi anni Cinquanta a nume tutelare della Dance elettronica degli Ottanta; questi trenta anni Herbie Hancock li ha trascorsi costruendo un’importantissima carriera jazzistica. Si fece notare nel ’62 con il pezzo Watermelon Man che fu un successo soul-jazz, influenzando non poco la cosiddetta scuola Blue Note: sorta di asciutto hard-bop modale innervato con cicli ritmici binari e melodie cantabili ma non banali. Seguirono Cantalupe Island (’64), un altro dei suoi brani hit (evoluzione di Watermelon Man), e Maiden Voyage (’66) disco tra i più importanti in assoluto.
La principale formula per ottenere una hit è la semplicità strutturale e formale; ed è stabilita dal graduale accumulo di pochi elementi, esposti in un linguaggio ultra convenzionale che, per ottenere una lunghezza soddisfacente, si ripetono molte volte. Ciò offre l’indispensabile fattore di prevedibilità e memorizzazione, che consente agli ascoltatori di far proprio l’oggetto musicale. Entra sicuramente in testa…
La (dis)armante formula la conoscono tutti gli addetti ai lavori, infatti, ovviamente, nel corso dei decenni trascorsi da questo brano del 1972 di Stevie Wonder, si possono contare molte centinaia di hit che hanno “tormentato” le orecchie di molti. Level 42 è un "nome e cognome” che forse oggi alla maggior parte delle persone rammenta poca musica, e ancor meno rievoca i quattro musicisti inglesi che ne costituivano il nucleo. Tuttavia durante il decennio degli anni ’80 questo gruppo Pop con forti venature Funk ebbe un ottimo successo. Il periodo principe dei Level 42 fu dall’alba al tramonto degli ’80, e avevano una classica formazione: chitarra, basso, tastiere e batteria, con il bassista leader (Mark King) anche in veste di cantante (a volte il tastierista Mike Lindup assurgeva a cantante solista), e i fratelli Gould alla chitarra (Rowland) e batteria (Phil).
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Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Ottobre 2024
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