Carlo Pasceri
Cannibali Alchimie
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LINE-UP Carlo Pasceri - chitarra, programmazione (loop, basso, batteria, tastiere, percussioni), campioni, registrazione e missaggio Autoprodotto - 2001 |
RECENSIONE di Fabrizio Dadò (Axe Magazine - Ottobre 2002)[...] Cannibali Alchimie, che pure attinge a man bassa da materiale discografico del più nobile degli ultimi decenni, mostra come non si corrano i rischi descritti quando la mano creatrice è guidata da una volontà onesta indipendente e autocontrollata. Le premesse programmatiche del cd raggiungono la compiutezza di una originalità nuova e brillante nei tredici brani che lo compongono, illuminando di bagliori intelligenti lo spazio buio, profondo e monotono, che sembra per lo più circondare i nostri confini uditivi. Ecco allora che un violento riff di chitarra distorta, un tappeto di Hammond, un cenno solistico di batteria, una frase su un idiofono, un'intera orchestra sinfonica o un semplice colpo di gong, le cui ombre sono lontane ma riconoscibili nella nostra memoria, prendono vita affatto nuova nella struttura multistratificata di questo lavoro, sfruttati nell'andamento prevalentemente ciclico fornito da loop, come portanti o come overture o per variare le dinamiche interne del pezzo, aggredendo se necessario, dalla miscelazione orgiastica in 13/16 del primo brano, "Alchimie", al devastante rito etno-metal dell'ultimo, "Cannibali". [...] I frammenti archeo-musicali che Carlo ha utilizzato ci danno notizia del suo percorso, di un musicista, il cui valore prevalente, in qualche maniera conservativo, "maschio" e un po' nell'angolo in un'epoca di disimpegno, sembra essere, assunta la responsabilità di portare all'esterno il proprio bisogno di verità ed espressione, il controllo di un volitivo, discutibile, individualistico, poderoso e strutturato intelletto su cuore e azione.
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