Carlo Pasceri
  • HOME
  • BLOG
  • BIOGRAFIA
  • DISCOGRAFIA
    • Curvatura 9
    • Cannibali Alchimie
    • No Gravity
    • Real Koob
    • Blue Challenge
  • PUBBLICAZIONI
    • Libri
    • Riviste musicali
    • Jazzitalia
  • DIDATTICA
    • Corso "Tecnica Audio"
    • Seminario "Percorsi Melodici"
  • STRUMENTAZIONE
  • MEDIA
    • Audio
    • Video
    • Foto
  • CONTATTI
Libro Eroi Elettrici

Chitarre e Funk, la miscela vincente dei Talking Heads

28/5/2020

13 Comments

 
L’anniversario della pubblicazione di Speaking in Tongues  (31 maggio 1983), quinto disco dei Talking Heads, offre l’occasione per mettere un po’ a fuoco questo gruppo (e il suo leader David Byrne) che, dopo la pubblicazione dei primi due album, fu tanto apprezzato e che quindi parecchio influenzò altri artisti.
Foto
Dodici anni (dal 1977 al 1988) con dieci dischi pubblicati (due live), come spesso accade, la prima parte della loro carriera è stata la più brillante. 
Si interessò a loro, statunitensi, anche il guru della produzione musicale: il britannico Brian Eno.
Dopo il disco di debutto, Talking Heads: 77, con More Songs About Buildings and Food del ’78 inizia la loro collaborazione. Con Fear of Music del ’79 produce risultati ulteriormente intriganti, confermati col successivo Remain in Light del 1980, che precede Speaking in Tongues col quale inizia la parabola discendente, seppur di pregio, dei Talking Heads.
Insieme con Eno la band vide la collaborazione di due chitarristi di eccezione: Robert Fripp e Adrian Belew, il primo episodico il secondo più durevole. (Appena dopo i due dettero vita ai “nuovi” King Crimson.)

Ma che musica hanno fatto i Talking Heads? Funk-Rock a trazione chitarristica. 
​
Piuttosto a parte dall’area alquanto nebulosa della cosiddetta New Wave (se non il fatto di essere un nuovo gruppo che non aveva rimandi né col precedente Prog e dintorni né con l’Hard-Rock ecc.); comunque nessun parentado col Punk.
All’inizio pochissime tastiere ed “elettronica” (dopo, ben di più); da Fear of Music, segnatamente col suo brano di apertura I Zimbra (con Fripp che sta mettendo a punto le sue strutture chitarristiche per i nuovi KC), Byrne esplicita un interessamento al tribalismo africano che sarà da lì in poi alquanto fruttifero.
Le loro costruzioni musicali, modali e modulari come il Funk, si basano essenzialmente su riff, con qualche apertura melodico-armonica qua e là. Del Rock riprendono tratti degli assoli e i ritmi percussivo-bassistici più “dritti” di quelli molto sincopati del Funk, perciò più ossessivo-meccanici che saltellanti. Tuttavia almeno una delle chitarre spesso disegna linee parecchio funky.
Dunque quasi bandite ballad e cupezze atmosferiche, ma tempi medio-veloci o comunque frementi, scalpitanti e su di tono, perfettamente coniuganti il particolare cantato di Byrne. Semplici ma molto efficaci.

Non si può terminare questo brevissimo profilo dei TH senza citare un loro gruppo “parente”, più complesso in tutto, che è stato molto importante, ma che purtroppo, in Italia in particolare, alquanto poco conosciuto: The Tubes. 
Hanno in qualche modo anticipato e affiancato i TH nello scenario che dalla metà dei Settanta vide una crisi della musica più “difficile” (compreso il Jazz), i Tubes riuscirono a connettere in modo originale e con un grande impatto molte delle peculiarità del Rock più alto.

Ma siccome il pretesto è stato il disco Speaking in Tongues, che ancora era nel dominio del formato LP, uno per lato ci sentiamo in dovere di segnalare i due brani (dei nove) più significativi di questo lavoro che ebbe ottima affermazione popolare. 
Burning Down the House non fosse altro per il successo conseguito: un “pesante” funky alla loro maniera con l’incipit chitarristico di sensazione frippiana; e This Must Be The Place, il pezzo più “melodico” del disco. Aprono e chiudono questo lavoro e sono i singoli estratti da questo che non si può certo annoverare tra i loro dischi artisticamente più importanti, seppur interessante.

13 Comments
Luca Maggi
30/5/2020 00:37:22

Articolo ottimo ma con la citazione dei mitici Tubes mi sono esaltato

Reply
carlo pasceri
30/5/2020 07:27:15

Benvenuto Luca,
e grazie (pochi ma buoni gli estimatori dei Tubes).
A presto.

Reply
maurizio baiata link
31/5/2020 21:53:37

Ma l'estensore di questo articolo ha mai assistito a un concerto dei Talking Heads live?

Reply
carlo pasceri
1/6/2020 06:06:38

Benvenuto Maurizio,
sì.
Ciao.

Reply
Anselmo
1/6/2020 09:09:41

Ma che domanda è? E se anche non fosse così? Chi oggi scrive saggi su Bach e Beethoven ha mai visto una loro esibizione dal vivo? Per questo sarebbero meno validi di quelli scritti al tempo?

Reply
carlo pasceri
1/6/2020 09:21:56

Benvenuto Anselmo,
grazie dell'intervento...

Massimo bernardi
14/7/2022 14:16:40

Caro Baiata, l' estensore di questo articolo non sa neanche di cosa sta parlando. Una roba copiaincolla, male, da tredicenne

Reply
carlo pasceri
15/7/2022 06:59:11

Sig. Massimo,
che un profano, un dilettante, la pensi diversamente con ciò che asserisce un esperto, un professionista, è normale
(sarebbe strano se in massima parte coincidessero).
Se non fosse così diffusa (specialmente in campo musicale) sarebbe sorprendente la reazione che spesso il profano ha, quella sì da tredicenne: negazionismo totale.
Mi spiace per lei.

Luca Maggi
1/6/2020 00:41:40

A Sesto Calende almeno 10 e non solo x merito mio

Reply
Alberto
1/6/2020 01:44:11

White punks on dope...

All i see is little dots...


Grazie!

Reply
Alessandro
1/6/2020 16:19:06

Bellissima narrazione sulla genesi dei Talking Heads e la loro evoluzione. Bello anche il ponte con i The Tubes, che in pochi conoscono e che apprezzo moltissimo, in particolar modo Young and Rich del 76. Grazie Carlo!

Reply
carlo pasceri
1/6/2020 22:07:39

Grazie a te Alessandro,
e benvenuto (e Young and Rich è tra i miei preferiti).
Torna a trovarmi.

Reply
Lania Giuiseppe
6/9/2020 10:50:58

Ciao a tutti
sono estasiato che ancora oggi si ricordi un gruppo che ha fatto anche se per un breve periodo un ottima musica.
Voglio poggervi una domanda ,
qualche anno fa ho acquistato un basso della KRAMER Mod.DMZ 5000
Sulla confezione originale c'è letichetta dei Thalking Heads del concerto al Hollywood Palladium del 1982
Sapete dirmi se lo hanno utilizzato in quel concerto.
Grazie Mille

Reply

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    Immagine
    Carlo Pasceri
    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


    Foto
    TEORIA MUSICALE
    Foto

    Archivio

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Settembre 2022
    Agosto 2022
    Dicembre 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Settembre 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Settembre 2013
    Luglio 2013
    Maggio 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Ottobre 2012
    Settembre 2012

    Feed RSS

    Categorie

    Tutti
    Analisi Musicale
    Basso
    Batteria
    Blues
    Cantanti
    Cantautori
    Cd
    Chitarra
    Classica
    Critica
    Dischi Da Leggere
    Funk
    Fusion
    Hard Rock
    Heavy Metal
    HiFi
    Jazz
    Jazz Rock
    Jazz-rock
    Krautrock
    Libro
    New Age
    Pianoforte
    Pop
    Progressive
    Recensione
    Rhythm And Blues
    Rock
    Soul
    Storia Musicale
    Tecnica
    Tecnologia Musicale
    Tecnologie
    Teoria Musicale
    Vinile

   Home   Blog   Biografia   Discografia    Tecnologia Musicale   Didattica   Pubblicazioni    Strumentazione   Media   Contatti    Bookmark and Share

© Carlo Pasceri - E' vietata qualsiasi riproduzione anche parziale - Risoluzione minima 1024x768

designed by ALi

Powered by Create your own unique website with customizable templates.