E quando si tratta di musica più o meno tutti hanno sentito dire “questo pezzo è in 4/4”, e a cosa sia riferito molti lo hanno intuito, ovvero al tempo musicale. È chiamato metro*.
Alcuni titani del Jazz e i suoi derivati come Sun Ra, Ornette Coleman, John McLaughlin, o in tempi più recenti Steve Coleman o addirittura giovani rocker come i Radiohead, hanno in questo modo reso alcuni loro brani più ineffabili che mai. Magie nelle magie, sortilegi ammalianti più o meno subliminali…
In tale cimento non poteva mancare un campione della musica Rock più alta come Robert Fripp che, dopo i fasti coi King Crimson degli anni Settanta e l’ottima trilogia degli Ottanta, sul finire degli anni Novanta innescò quattro “frattalizzazioni” del suo gruppo chiamate ProjeKcts.
Ottima musica di stampo improvvisativo, mescolanza tra i KC degli anni precedenti, i soundscapes di Fripp con Eno e la musica elettronica degli anni ’80 e ‘90 di Bjork, Nine Inch Nails e simili.
Un notevole esempio è il lungo brano Space Groove II del ProjeKct Two registrato nell’autunno del 1997 da Fripp (chitarra elettrica), Adrian Belew (batteria V Drums) e Trey Gunn (touch guitar e synth).
È fondato su dei sincopatissimi ritmi di batteria e una sequenza di 6 note di basso con alcune improvvisazioni di chitarra e sinth.
Space Groove II è sconcertante, innanzitutto nei primi minuti, giacché il metro è incomprensibile.
E ciò è causato non tanto dalla persistente frantumazione ritmica di Belew quanto dalla sequela del basso, che è incessantemente variata in termini di lunghezza, pertanto non misurabile e quindi ametrica.
L'assetto del pezzo è sorprendente, di un'instabilità che intriga.
(Nella trascrizione ho usato una convenzionale divisione in crome)
Se è vero come è vero che la sfida della libera associazione (dissonanza) delle note nella duplice dimensione melodica e armonica, insieme con la libertà formale, è stata da molti anni vinta, quello col tempo per i musicisti è un confronto ancora aperto.
D’altronde va osservato che non è solo una formidabile sfida a livello razionale, di idee, ma anche esecutiva: è davvero molto arduo suonare “senza tempo”.
Alcune avanguardie delle passate generazioni hanno aperto e indicato varie strade, ora tocca ad altri.
Coraggio, eroi del nuovo millennio, provate anche voi a vincere il tempo!
*Articolo sollecitato da un lettore.
Robert Fripp e Adrian Belew sono tra i protagonisti del libro 📙 Eroi elettrici - I grandi solisti della chitarra