Carlo Pasceri
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Libro Eroi Elettrici

Errori su errori: perchè questo accanimento con i King Crimson?

30/6/2018

3 Commenti

 
Da un po’ di tempo dall'editoria nazionale musicale è inviato qualche segnale differente: alcune iniziative di libri sul Rock che vanno oltre la solita aneddotica, spesso agiografica, tentando, giustamente, sintesi sulla musica di questi gruppi e musicisti sulla base di analisi musicali. Serie sintesi, ossia descrizioni e giudizi, non ci possono essere senza accurate analisi (e prospettive storiche).
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Un libro sui Van Der Graaf Generator e un altro sui Gentle Giant, preferendo quest’ultimo, li consideriamo un buon segnale. Poi ne sono giunti alcuni su uno dei più amati e stimati gruppi in assoluto: i King Crimson. E qui approssimazioni, contraddizioni ed errori in misura esagerata. Un accanimento contro i KC, cerchiamo almeno un minimo di riparare…
A memoria, il loro brano più semplice in assoluto è il super modale The Talking Drum; di certo lo è di quel magnifico disco chiamato Larks’ Tongues In Aspic pubblicato nel 1973, che stabilì la loro breve (circa due anni per tre dischi in studio) ma formidabile esperienza. Peraltro non è un’opera particolarmente complessa, anzi… (Ce ne siamo parzialmente occupati in precedenti articoli anche recentemente.)

The Talking Drum è da primato: dopo alcuni effetti (suoni vari, vento ecc.), tempo rapido (circa 147 bpm) di serrata parte di percussioni, poi ostinato del basso che in pratica alterna solo due note seguito dalla batteria con banale ritmo in 4/4; tema violino, poi si sovrappone ronzante l’elettrica di Fripp, segue frasetta di cinque note. Mormorii ed estemporanee variazioni melodiche di carattere etnico tramite il modo scalare scelto. Il brano è linearissimo senza alcun sbalzo, stop ecc., in lento crescendo e senza alcun accordo fino al termine. Tutto qui, tuttavia da primato anche gli sbagli in un recentissimo testo che s’incarica di dare specificatamente conto di questo disco dei KC.    
Le due note di basso su cui è fondato l’ostinato che Wetton suona per tutto il pezzo e che dà il senso modale a Talking, sono in un rapporto molto particolare e inusuale, tritonico, cioè fratturano a metà la scala cromatica: sorvolando che non si dà conto di ciò, il riff inizia con il LA e segue il MIb, e non il contrario come è trascritto in pentagramma nel libro. Cosa non da poco giacché il MIb è più grave come intonazione, pertanto se il riff iniziasse con esso rovescerebbe del tutto il senso modale del brano, che sarebbe in MIb e non in LA. Finezza dei KC, iniziando con la tonica più acuta e non includendo il MIb del riff nel tema e improvvisazioni di Cross e Fripp, statuiscono una sottesa instabilità melodico-armonica.
(Altresì nel libro non si dà conto del rapidissimo cromatismo ascendente, sorta di mordente, sulla nota LA, viceversa include un inesistente MIb; piuttosto rileviamo che poco prima del termine a 5’17” la parte di Wetton è rivoltata in registro: LA e MIb con la prima nota più grave.)

Anche la scala esposta nel testo su cui sarebbe fondato il tema del violino e le improvvisazioni di Cross e Fripp è errata, pur azzeccando la tonica di LA: omette una nota, il RE, che peraltro nel tema trascritto è resa. La scala è octofonica, cosiddetta Frigia spagnola, non altre...
Perfino il motivetto trascritto in pentagramma di cinque note suonato da Fripp è sbagliato (tralasciando che non è reso il suo ritmo e l’ottava è troppo bassa): omette una nota (RE) e ne aggiunge una inesistente (SOL).
​
Non andiamo oltre, ma trattare così la musica del Rock è fare un pessimo servizio a tutti, in special modo agli artisti, non rispettandoli, in questo caso gli amatissimi (anche da noi) King Crimson.
Se in questo modo, allora non è meglio essere informati sull'umore del coniglietto di Fripp, su cosa mangiavano in quei giorni o se qualcuno aveva litigato con la fidanzata? 
3 Commenti
Pietro
1/7/2018 17:11:13

Chi sono gli idioti che si accaniscono sui King Crimson? I Crimson hanno influenzato la musica prog degli anni 70' 80' 90' 00' 10' e non hanno ancora finito a differenza di "illustri" coevi musicisti. Sarà perchè Robert Fripp con i continui cambi di formazione ha sempre avuto sangue giovane a disposizione, questo ha portato a continui cambi di sound, che tuttavia risultano ( perlomeno a me) sempre efficaci, altre "illustri" band una volta ottenuto il sound di successo se lo sono tenuti ben stretto fino a stancare o finire miseramente. Il Re vive ancora !!! Lunga vita al Re !!!

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carlo pasceri
1/7/2018 22:59:58

Benvenuto Pietro,
non sono idioti coloro che (ancora nel 2018 e non sono pochi) scrivono sulla musica dei King Crimson (o di altri rocker), dimostrando diffusamente inadeguata competenza musicale.
Casomai è idiota chi sostiene quelle incompetenze a spada tratta, per partito preso, magari insultando chi informa di ciò (peraltro in modo argomentato e costruttivo).
Dispiace che nel mondo Rock ci sia una culturale resistenza all’istruzione musicale (e alla educazione) spesso direttamente proporzionale a una viscerale tendenza all’agiografia e all’aneddotica: quasi invincibile, ma noi lottiamo… In calce alcuni dei miei articoli sull'argomento.
Grazie dell'intervento e torna a trovarmi quando vuoi, ciao.
http://www.carlopasceri.it/blog/musica-ascoltare-percepire-comprendere
http://www.carlopasceri.it/blog/analisi-e-sintesi-lapproccio-critico-di-dischi-da-leggere
http://www.carlopasceri.it/blog/da-lester-bangs-in-giu-i-danni-di-una-critica-dilettantesca

Rispondi
Giacomo
2/7/2018 10:12:59

Secondo me la musica in genere ma soprattutto il rock è per la stragrande maggioranza degli ascoltatori un emotivo intrattenimento, un po’ adolescenziale, come le loro reazioni... Anche quelli cui piace la musica che va oltre la canzone, più nobile e complicata, che ascoltano gruppi non di massa, la fruiscono superficialmente (perfino molti musicisti non vanno poi molto oltre).
Però spesso si sentono ascoltatori molto più avanzati di quelli dei vari Rolling, Vasco ecc., perciò dà loro molto fastidio quando qualcuno mostra che in fin della fiera non sono dissimili a questi. E la pubblicistica coi suoi autori non si incarica di far cultura, ma è al contrario rimorchiata della massa, è il suo specchio.

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    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


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