I Perigeo, nel corso del loro breve ma fulgido percorso artistico, hanno prodotto musica magnifica, riuscendo a sintetizzare in modo personale la grande lezione dei WR e SM con l'elettricità della chitarra rock (immettendo qua e là anche spezie mediterranee nel gran menu e sperimentazioni timbriche), raggiungendo a volte alti gradi atmosferici, di suggestione visiva; quasi da film.
Il gruppo, in cinque anni, ha realizzato altrettanti dischi pregevoli, i tre centrali sono i migliori: Abbiamo Tutti Un Blues Da Piangere, Genealogia e La Valle Dei Templi.
I Perigeo hanno delineato all’interno del Jazz-Rock un ampio arco musicale: lo spettro era esteso e colorato, c’era spazio per sperimentazioni (anche free), talvolta amalgamando il tutto con forme vicine alla canzone o comunque con linee di estrema cantabilità, i loro brani mai troppo complicati, più vicini a bozzetti poetici che ad articolate suite.
Pertanto, seppur ampi in termini di coordinate, non sono stati mai estremi, hanno sempre espresso la loro musica con eleganza, misura e gusto. Anche per questo insito garbo, i Perigeo hanno in qualche modo inaugurato in Italia il genere Fusion: diversamente dal Jazz-Rock l'estetica della Fusion era appunto quella di essere più cantabile e di non avere "spigoli".
Nel brano Abbiamo Tutti Un Blues Da Piangere, tra le altre cose, si può apprezzare la parte lirica che esegue Tommaso, preconizzando un suo collega che di lì a qualche anno furoreggerà, anche per aver insistito e sviluppato tale stile: Jaco Pastorius.