Brevemente: Blue in Green lento di 10 battute in 4/4 con molti accordi modulanti; Little Wing medium tempo di 10 battute in 4/4 (una di 2/4), semplice e convenzionale sequenza diatonica monotonale in MI minore, solo in un passaggio è presente il FA estraneo alla tonalità.
Appresso la strutturazione dei due brani che, seppur diversissimi in termini musicali (il primo sofisticato e sinuoso jazz strumentale il secondo un lineare pop-rock cantato), evidenzia la parentela formale.
La perla santaniana, diversamente dagli altri due, oltre a non avere un tema melodico, ha una strutturazione sia esterna sia interna del tutto dispari, non simmetrica, meno movimentata armonicamente e basata su una sequenza in LA dorico, ma con una significativa alterazione: per ben 12/4 è inserito un accordo che (eventualmente ma non necessariamente) trasla la modalità in LA eolio, scala che in effetti Santana usa nell’assolo.
(LA tono SI tritono FA tono SOL, poi ricomincia quindi tono LA ecc.)
Da notare che in pratica è un pezzo basato su numerazione in 3, e l’intera aggregazione strutturale è esposta in totale 9 volte (al netto dell’assolvenza iniziale e dissolvenza finale).
Soprattutto considerata la sua singolarità strutturale, sono stupefacenti la flessibilità e la precisione con cui è suonato questo brano, tanto che non ci si accorge della sua straordinaria essenza (il coprotagonista del brano è l’abilissimo batterista Mike Shrieve “illuminato” dal Jazz).
I mutevoli timbri (basti ascoltare l’esordio con l’Hammond di Gregg Rolie), le interazioni tra tutti (in special modo della sezione percussiva col solista), gli innesti improvvisi di parti (gli unisoni tra la chitarra elettrica e il basso - il primo a 2’), e naturalmente il portentoso assolo di Santana rendono speciale questo brano.
Carlos mette in campo moltissime componenti sia in termini di idee tematiche sia prettamente tecniche: alterna continuamente frasi altamente melodiche con passaggi più scalari, irruenti ed espressivi. Concludendo a 3'35" con una singolarissima frase ascendente del tutto sincopata che transita nelle zone armonico-melodiche di FAM, MIm e LAm7, e “plana” con la nota SOL sostenuta ad libitum mentre gli accordi cambiano, offrendo un colore tanto particolare quanto opportuno: principia con la tonica dell’accordo sottostante (FA) e termina col SOL tonica dell’accordo di arrivo.
* Il prevalente ritmo di Waves Within, innanzitutto espresso da Shrieve nella sezione di 12/4 (nella quale peraltro spesso sovrappone una polimetria con la cassa di 4:3), è uno dei fondamentali pattern delle musiche africane, e consiste in una fratturazione asimmetrica e dispari degli impulsi metrici in 7 parti.
Per conoscere il Santana del periodo migliore puoi leggere il mio libro Musica '70, o la monografia Santana: Love, Devotion & Surrender.