Avendo a disposizione una moltitudine di fattori ed elementi musicali, si possono attuare tantissime variazioni della matrice originale, operando cambiamenti anche radicali e, di fatto, reinventando il brano giacché in sostanza (parzialmente) ricomposto.
Quest’opera è stata registrata e pubblicata dalla casa discografica tedesca Act nel 2011, e contiene arrangiamenti che sono delle vere e proprie ricomposizioni di classici della musica Rock e Pop: Eleanor Rigby, I Wish, Black Dog, Pastime Paradise, Mercedes Benz, Move Over. Whole Lotta Love, Redemption Song, Sunshine of your Love, In A Gadda da Vida, Come Together.
Qua e là, come introduzione di qualche canzone, ci sono delle miniature composte dal coraggioso chitarrista-compositore.
Egli da oltre venti anni produce CD con alto tasso di originalità, applicando un moderno profilo di ricerca pure etnico, talvolta facendola confluire in un alveo virato al jazz, altre volte virato alla fusion e/o al rock. Sincero e coraggioso, sia nelle composizioni sia nei suoi interventi solistici (sempre di pregio e mai calligrafici). Il chitarrismo di Nguyèn Lè possiede la forza del rock e la flessibilità e l’eloquenza del jazz; talvolta nel suo fraseggio troviamo esotiche escursioni che rimandano alle sue origini; ha un’ottima tecnica della leva vibrato che alle volte usa per rendere più peculiari certe frasi; il tutto è amalgamato magnificamente, ben servito, ed espresso da un timbro personale e coerente. | Il chitarrismo di Nguyèn Lè possiede la forza del rock e la flessibilità e l’eloquenza del jazz... |
Il chitarrista ha originato nuovi enti musicali NON con una osservazione dei vecchi brani mediante un’ottica elementare fornita da un genere musicale (applicando pedissequamente i manieristici filtri correlati), ma ha permeato quei classici INNESTANDO i suoi già personalizzati parametri Jazz-Rock e Fusion speziati di oriente, offrendoci interpretazioni con reinvenzioni di parti ricchissime e calibratissime, collocando quei brani tra la riconoscibilità delle matrici e la nuova conoscibilità.
Nguyèn Lè ha scelto di essere affiancato e seguito da musicisti non famosi ma bravissimi a eseguire le parti scritte da lui: seppur molto impegnative le hanno suonate con agilità e convinzione. Infatti, in Songs of Freedom, non ci sono convenzionali esecuzioni piatte e pallide che sono frutto della consuetudine di fare il mestiere di musicista, come troppo spesso accade anche a questi livelli.
Sia negli intenti (ambizioni in estensione e profondità) sia negli esiti (eccellenti), un’opera come questa è in assoluto rara (pure cercando tra generi transgenerazionali). Songs of Freedom è come una bottiglia d’acqua nel deserto. È un modello di libertà corroborante e prezioso da tenere sempre vicino.
Nguyèn Lè è uno dei chitarristi presenti nel mio libro Eroi Elettrici.