Carlo Pasceri
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Libro Eroi Elettrici

Black Dog degli Zeppelin, due o tre cose che la rendono speciale

18/1/2018

14 Commenti

 
Black Dog, uno dei brani di maggior successo dei Led Zeppelin, apre il loro quarto disco (Zoso) pubblicato nel 1971. È musicalmente un pezzo paradigmatico, quindi interessante.
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Il brano, di base, è strutturato in tre parti, con due mini varianti e assolo:
​
  1. A - motivo cantato da Plant senz’alcun accompagnamento, poi risposta della band con il celebre riff di Page (la parte A2 è una variante di A con Plant “psichedelico”)
  2. B - Innesto altro riff (variante del primo e ripresa del primo)
  3. C - Apertura della band, accordo e mini interventi chitarra e Plant. (C2 variante di C con accordi e Plant)

Poi l'assolo di Page sulla parte C2
 
La forma è la seguente: 
(A A A B C)
(A A A2 C2)
(A A A B C)
​(A A A2 C2 con assolo chitarra)
​
Il linguaggio è prettamente rock-blues: pochi e semplicissimi suoni, timbri crudi; note, per il cantato e il riff, basate sulla scala pentatonica (con cromatismo di settima maggiore); pochissimi accordi (bicordi raddoppiati di quinta e maggiori) e impiantati sulla scala pentatonica LA-DO-RE-SOL/MI.
 
Ciò che caratterizza questo brano è la metrica e la sincope ritmica di ​Bonham nella parte A e la ritmica del riff nel B, il resto è semplicissimo e convenzionale.
Il pezzo è in tempo medio (circa 81 bpm), la parte A (solo cantato) è costituita da due misure: 4/4+5/4 (dal vivo di solito ne facevano due di 4/4), il riff entra in controtempo di semicroma  sull’ultimo quarto di questo (si percepiscono le bacchette-metronomo di Bonham), per poi estendersi per due battute 4/4+2/4+1/8 (in totale 13/8).
Bonham da par suo non entra con la cassa sul battere ma sul levare, generando ancor più asimmetria e straniamento: soluzioni tanto semplici quanto efficaci.
Nella parte B il riff è la trasposizione, una quarta discendente, dell’attacco del riff A (le prime sette note), innescando così un mini ciclo lungo 9/16 che si sovrappone per tre volte al semplicissimo e drittissimo 4/4 di Bonham. Da qui una sensazione di movimento particolare.
 
Per produrre musica di qualità, che duri e non si consumi anche dopo mille ascolti, ci si può anche esprimere con forme lessicali e dentro perimetri ultra convenzionali: in Black Dog i Led Zeppelin hanno immesso minimi elementi peculiari, sofisticando la loro musica quel tanto che basta per rendere questo un pezzo di rock ancora oggi corrosivo, granitico.

Jimmy Page è uno dei protagonisti del mio libro Eroi Elettrici - I grandi solisti della chitarra.
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14 Commenti
Elio
10/11/2020 16:02:32

La pentatonica o scala che fa page NON contempla la settima maggiore (SOL#) infatti il brano (rock blues) contiene misolidia che ha appunto la settima bemolle (minore). Infatti tu hai indicato il Sol (esatto) ma NON è la settima maggiore saluti.

Rispondi
carlo pasceri
11/11/2020 21:30:46

Caro Elio, già la terza nota del famoso riff di Page è un Sol#, settima maggiore di LA, il cromatismo ossia la nota aggiunta: le prime quattro del riff sono Mi, Sol, Sol#, La.
Salute a te.

P.S. Leggi meglio, quel che ho indicato esplicitamente sono gli accordi, basati sulla pentatonica di LA.

Rispondi
Elio
11/11/2020 21:55:43

Non sono forse riuscito a spedire una risposta in ogni caso la pentatonica non contiene la settima maggiore. Il G# che tu dici non fa parte dell’accordo in quanto NON é un Amaj7 ma A7 la nota che senti è una nota di passaggio saluti.

carlo pasceri
12/11/2020 09:17:37

Non capisco perché ti ostini a non comprendere e continui ad affermare una cosa elementare cioè che la pentatonica di LA non contiene la settima maggiore cioè il Sol#. Io mai asserito faccia parte della scala, ma siccome presente nel pezzo ho scritto nell’articolo e ribadito nella mia risposta che è appunto un cromatismo della pentatonica ossia una nota aggiunta alla scala.
Un cordiale commiato nell’invitarti a essere meno precipitoso, in tutto.

P.S. Insisti nel relativizzare le note melodiche all’accordo di LA7 (o LAmaj7), ma sappi che non è presente un LA7 nel pezzo quindi…
Peraltro il giro di accordi è presente solo nelle sezioni C che sono quasi strumentali nel senso che ci sono pochissime note cantate (e poi il solo di Page).

Rispondi
Elio
12/11/2020 10:31:55

Insisto perche dici una cavolata. La settima maggiore non c’è nelle pentatoniche. Punto. Poi sono d’accordo sul fatto che page e friends han sempre fatto delle strutture assurde e accordi assurdi... (four stick per esempio con un rif di 13 e uno di 17) ! che hanno fatto uno stacco (stairway) allucinante e secondo me del tutto improvvisato dando filo da torcere a molti musicisti nello scriverlo. Ciò non toglie che la musica è musica e basta, cioé il tuo lavoro è encomiabile però se una cosa non esiste non deve esistere per forza perche lo dici tu. Poi i led zeppelin gli ascolto da sempre e creai anche il gruppo NORGE nel 1996...li conoscerò che dici...ma è un altra questione. Se si parla di pentatoniche occorre anche rendersi conto che molti musicisti anche bravi usano spesso sbagliando una pentatonica minore su un pezzo maggiore ad es A7 e pentatonica minore invece che maggiore che magari va usata quando cambi in D7. Questo è tutto Ribadisco che le note di passaggio ci stanno anche tutte ma non fanno parte del modo o della scala, lo invento parker si chiama bebop. Saluti

Rispondi
carlo pasceri
12/11/2020 13:21:15

Fai una gran fatica a capire che non ho mai scritto e sostenuto che la strafamosa pentatonica abbia la settima maggiore... e vabbé, pazienza...
Ciao, e non te la prendere...

P.S. Continuiamo con le correzioni a te: Four Sticks non ha un riff in 13 e uno in 17, ha un pattern in 5/8 che in certi casi espone quattro volte consecutive (20/8) altri due (10/8) e uno in 6/8 che espone due volte (12/8).
Sembra tu scriva cavolate per estorcermi micro "lezioni": smettiamola qui, è più semplice e produttivo chiedere lumi.

Rispondi
Morgan
5/4/2022 10:41:10

Sempre interessante il discorso delle " trappole " metriche dei Led Zeppelin: in studio avevano veramente un modo particolare e raffinato di incidere. Unico oserei dire.
Però il discorso è difficile: sento tanti pareri discordanti.

Ad esempio in questo video ( molto carino, si può sottotitolare in Italiano) si sostiene che in Black Dog , il passaggio sia in 4/4 di batteria e 9/8 di chitarra e basso ( anzichè 5/4 come ho sempre sentito anche io).
Che ne pensa?

Rispondi
carlo pasceri
6/4/2022 07:44:08

Benvenuto Morgan, quale video di Black Dog?

Rispondi
Morgan
6/4/2022 09:49:46

Avevo linkato un video da YouTube in cui di parlava di metriche, probabilmente il sito non prende i link.

Ma è facilmente raggiungibile da YouTube digitando ' what makes john bonham such a good drummer'.

Si dice che la chitarra vada in 9/8 ( io pensavo in 5/4) su batteria in 4/4: ma forse dice la stessa cosa che dice lei, quando scrive che la parte b del riff prosegue la parte a , creando un movimento in 9/16.

Volevo solo la conferma che aveste la stessa posizione in merito.
Tra l altro alla fine il video analizza quella che definisce una metrica assolutamente straordinaria, quella di Fool in the Rain: mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa e se concorda.

Buona giornata

Rispondi
carlo pasceri
6/4/2022 11:27:26

Visto, grazie, sì di Black Dog è lo stesso concetto.

Di Fool in the Rain penso sia un ritmo bellissimo suonato benissimo; ma non penso sia una metrica straordinaria, mi sembra che la persona che ha prodotto il video, peraltro fatto bene, abbia voluto un po' calcare la mano...
Di fatto tutti sono all'interno di un 4/4 con ritmi terzinati, va da sé che il 12/8 riportato degli altri strumenti altro non è che la classica trasformazione in binario del ternario ossia il tradizionale concetto del tempo composto che si ha moltiplicando per 3 il numeratore (e per 2 il denominatore) derivante dal tempo semplice 4/4. Insomma, un ritmo terzinato in un 4/4 si può intendere e scrivere come un 12/8 (io lo sconsiglio).

Vere modulazioni metriche, alquanto complesse, si hanno per esempio in Nobody‘s Fault But Mine e Achilles Last Stand.

Comunque segnalo un paio di altri miei articoli su Bohnam https://www.carlopasceri.it/blog/caro-bonzo-quanto-ci-manchi
https://www.carlopasceri.it/blog/john-bonham-35-colpi-di-rock-and-roll

Grazie della visita e torni a trovarmi.

Rispondi
Morgan
6/4/2022 23:29:25

In Fool in the Rain diceva anche che il tempo del charleston era sovrapposto a un tempo autonomo del rullante.
Un poliritmo della batteria cui si innesta il 12/8 di Page e Jones.
All ' incirca...perchè non ho capito molto.. però so per certo che sono stati scritti trattati su questa canzone. Molti batteristi la studiano .

Ho già letto il suo articolo molto affascinante sui 35/8 dell' intro di Rock and roll..mi sono permesso di girarlo a dei batteristi che conosco, proprio perché ero rimasto affascinato.
L'avessi mai fatto..ho scatenato una lunga discussione..in quanto loro non sono d' accordo con l analisi.
La reputano troppo macchinosa e complessa .
Per loro è un semplice 4/4.

Io li sto convincendo a scriverle per un confronto.. visto che io non ho competenza in merito ( nonostante l argomento mi affascini molto).
Ma non so se riuscirò a convincerli..

L altro articolo me lo leggerò volentieri i prossimi giorni

Morgan
6/4/2022 23:43:46

Per l intro di Rock n Roll, mi dicono che è molto più lineare così,:

" Sono 4 battute precedute da 3/8.
Quindi 3/8 + 4/4+ 4/4+ 4/4+ 4/4 fanno algebricamente 35/8, ma la scansione metrica è un normalissimo 4/4, rock n' roll appunto"

carlo pasceri
7/4/2022 08:28:15

Buongiorno, premesso che la batteria per definizione suona poliritmi,con i vari elementi, ossia suona ritmi differenti (non necessariamente metri differenti altrimenti è anche polimetria), in Fool in the Rain appunto, semplicemente, il ritmo terzinato è generato dai vari elementi (e ribadisco che Page e Jones suonano certamente un ritmo differente, come spesso accade, ma perfettamente "coerente" con quello di Bohnam, in quanto come già spiegato il 12/8 è un modo diverso di considerare il terzinato), non comprendo la complicanza.
Giustamente i batteristi lo studiano anche perché ormai parecchi si sono accorti che questa è una matrice del ritmo (peraltro semplificato) divenuto molto più famoso e quindi studiato di Porcaro, Rosanna.

Comprendo la resistenza a considerare in modo alternativo l'intro di Rock and roll: se abituati da anni a interpretarlo e suonarlo in un modo è normale si faccia fatica ad accettare una visione ritmica differente (peraltro da un non batterista). Comunque l'importante è il risultato, uno impara come vuole non sono qui a imporre nulla a nessuno.
D'altra parte ho illustrato la considerazione più diffusa che è quella citata da lei, e non si può escludere che lo stesso Bohnam possa averla pensata così (come il contrario), però una scontata riflessione: se fosse davvero un semplicissimo ritmo rock'n'roll 4/4 perché fa ancora così scalpore? è così studiato?
Dunque, siamo tutti d'accordo che aritmeticamente la parte è in 35/8, ho solo evidenziato che reputo più lineare come l'intendo io cioè fondamentalmente una ricorsiva sequenza ottavi perciò tutti in battere, perché intendere quei colpi prima in una battuta di 3/8 in levare poi dentro misure di 4/4 si generano dei controtempi particolari (forse proprio per questo è divenuto famoso).
La mia è solo una differente interpretazione per renderlo più semplice e "dritto", poi ognuno faccia quel che preferisce, l'importante è suonarlo alla grande, cosa che ho ascoltato raramente.

Rispondi
Morgan
7/4/2022 11:15:23

Grazie mille. Riferirò.
Cmq è curioso che da oltre 30 anni sento disquisizioni sulle metriche Zeppeliniane.
Un motivo ci sarà..avevano proprio un modo loro di incidere.

Ad esempio in Black Dog: sarebbe stato molto più semplice suonare tutto in 4/4 e via, come facevano nei live.
Ma Page probabilmente voleva creare qualcosa di meno scontato in studio ( e questo lo portò a tutto il lavoro di orchestrazione di chitarre sovraincise negli anni successivi, di cui tanto andava fiero).

Poi loro stessi dicevano che nei live non era possibile farlo ( troppo rischio di andare fuori tempo), quindi sparavano dritti in 4/4 , ad esempio in Black Dog.

Questo per dire che non sembrano metriche uscite per caso quelle di studio: sembra che a volte fossero canzoni molto poco spontanee, artificiali quasi..e non nel senso negativo del termine.

Famoso il celebre scontro tra Page e Jones su Achilles Last Stand: per Jones ( non uno qualunque..) era impossibile che l' idea di Page potesse funzionare..creare scale su chitarre sovraincise in un determinato punto; Page andò avanti da solo per la sua strada e alla fine ebbe ragione lui...è molto interessante leggere l intervista di Jones, in cui spiega la genialità del compagno).

Lo stesso Jones sostiene che a creazione di Four Sticks rubò loro il sonno..e nei live la evitavano come la peste..

Anche il passaggio per assolo in Stairway to Heaven: è tutto tranne che banale.

Io sono un amante della musica jazz: ascolto tutto ma soprattutto jazz.
Però devo ammettere che i Led Zeppelin mi hanno sempre affascinato e continuo ad ascoltarli dopo 30 anni..

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    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


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