- A - motivo cantato da Plant senz’alcun accompagnamento, poi risposta della band con il celebre riff di Page (la parte A2 è una variante di A con Plant “psichedelico”)
- B - Innesto altro riff (variante del primo e ripresa del primo)
- C - Apertura della band, accordo e mini interventi chitarra e Plant. (C2 variante di C con accordi e Plant)
Poi l'assolo di Page sulla parte C2
La forma è la seguente:
(A A A2 C2)
(A A A B C)
(A A A2 C2 con assolo chitarra)
Ciò che caratterizza questo brano è la metrica e la sincope ritmica di Bonham nella parte A e la ritmica del riff nel B, il resto è semplicissimo e convenzionale.
Bonham da par suo non entra con la cassa sul battere ma sul levare, generando ancor più asimmetria e straniamento: soluzioni tanto semplici quanto efficaci.
Nella parte B il riff è la trasposizione, una quarta discendente, dell’attacco del riff A (le prime sette note), innescando così un mini ciclo lungo 9/16 che si sovrappone per tre volte al semplicissimo e drittissimo 4/4 di Bonham. Da qui una sensazione di movimento particolare.
Per produrre musica di qualità, che duri e non si consumi anche dopo mille ascolti, ci si può anche esprimere con forme lessicali e dentro perimetri ultra convenzionali: in Black Dog i Led Zeppelin hanno immesso minimi elementi peculiari, sofisticando la loro musica quel tanto che basta per rendere questo un pezzo di rock ancora oggi corrosivo, granitico.
Jimmy Page è uno dei protagonisti del mio libro Eroi Elettrici - I grandi solisti della chitarra.