Oppure in maniera complessa quando si eseguono, parallelamente allo scorrere degli accordi, in massima parte le note formanti gli accordi stessi (arpeggi melodici), con qualche estensione - tensione fornite eventualmente da opportune sostituzioni – addizioni armonico-scalari (per esempio George Benson in This Masquerade).
Insomma, quando ascoltiamo un assolo dovremmo considerarlo oltre che come un personale virtuosismo tecnico dell’esecutore, della sua individuale qualità estrosa, come un’ingegnosa ed enorme estensione musicale a tutto tondo (melodica, armonica, ritmica e timbrico-espressiva) che arricchisce fantasiosamente il brano ove è inserito, pertanto come una caratteristica e rilevante addizione super autoriale del pezzo.
Sull'argomento "chitarristi solisti e assoli" ho pubblicato il libro Eroi elettrici - I grandi solisti della chitarra