Solo il brano conclusivo “All Our Yesterdays” vede un eccellente cantato femminile (Rowanne Mark), peraltro per circa un terzo del pezzo e alquanto differente dai precedenti sia come stile sia come uso concreto della voce nella composizione: più come uno strumento musicale, rammentando in questo la Mahavishnu Orchestra (o i Lied classici), insomma, di certo non una canzone da intonare così, spensieratamente.
Infatti, tra i principali concetti compositivi di Holdsworth c’è l’uso dell’armonia in termini melodici, un po’ come se armonizzasse continuamente una melodia. Pertanto, la quantità e la qualità accordale è assolutamente straordinaria, i primissimi accordi del brano Lookin Glass, quinto brano di Atavachron, lo mostrano in modo plastico*.
MIsus add9/M14 – RE#sus add9/14 – MIsus add9/13 – FAsus add9/b13
Naturalmente non è finita qui. Infatti, Holdsworth non è certo uno che si accontentava di questa eccentricità iniziale per poi ciclicamente ripeterla; il prosieguo del pezzo ha ulteriori complicanze armo-melodiche.
Anche per queste scelte compositive Holdsworth ha avuto successo solo tra gli “addetti ai lavori” e qualche appassionato di musica altamente creativa. Anche per queste scelte è morto pressoché povero; ma anche per queste scelte, credo, rimarrà per moltissimo tempo non solo nei cuori ma anche nelle menti di coloro che conosceranno la sua arte; chissà, forse come Liszt e Debussy…
* In Looking Glass le prime 8 note al canto degli accordi corrispondenti sono: Mi-Re-Fa#-Mi-Re#-Do#-Do#-Do#.
Allan Holdsworth è uno dei protagonisti del libro Eroi elettrici - I grandi solisti della chitarra.