Carlo Pasceri
  • HOME
  • BLOG
  • BIOGRAFIA
  • DISCOGRAFIA
    • Curvatura 9
    • Cannibali Alchimie
    • No Gravity
    • Real Koob
    • Blue Challenge
  • PUBBLICAZIONI
    • Libri
    • Riviste musicali
    • Jazzitalia
  • DIDATTICA
    • Corso "Tecnica Audio"
    • Seminario "Percorsi Melodici"
  • STRUMENTAZIONE
  • MEDIA
    • Audio
    • Video
    • Foto
  • CONTATTI
Libro Eroi Elettrici

Tempi dispari nel Rock: i casi King Crimson e PFM

27/5/2018

2 Comments

 
Negli anni Sessanta del secolo scorso è nato il Rock, e sul finire di quel decennio già voleva diventare grande.
Foto
L’elemento di sviluppo strutturale più importante fu quello di progredire mediante l’alterazione della forma canzone, ovvero, in fase compositiva, di accumulare un più grande numero di sezioni rispetto al paio di ossatura che erano di norma presenti nei brani e che ciclicamente, e quindi in maniera continua, erano esposte (con un’introduzione e un finale sovente in sfumando); anche quelli del Jazz e dintorni avevano questo semplice assetto. 
L’ulteriore nobilitazione del proprio estro creativo, di immediata riconoscibilità di far parte di una élite musicale, un altro fattore di crescita che si congiungeva quasi di conseguenza al numero delle sezioni e quindi anche alla durata dei brani, fu l’adozione di tempi (o metri) dispari e conseguenti ritmi “strani”.
Sono considerati irregolari* quelli strutturati con segmentazioni di parti in 5, 7, 9, 11 e così via.
Non si poteva seguire la musica senza pensarci, battendo il piede si andava fuori tempo: il connettore musicale più elementare, primordiale, era rimosso. La musica giovanile stava divenendo meno materialista, meno di spensierato intrattenimento o di consumo magari ballereccio, ma più intellettuale: musica cosiddetta “di ascolto”.
D’altronde in tal senso il Jazz dette un impulso formidabile con il successo quasi di massa di Take Five pezzo composto da Paul Desmond (pubblicato nel 1959 col gruppo di Dave Brubeck): un particolarissimo ritmo in 5/4 (o meglio, 10/8) che influenzò pletore di musicisti. (Molto imitato, ma ancora poco compreso nella sua essenza…)
​
Tuttavia val bene evidenziare uno dei miti più radicati (a tutti i livelli): che i King Crimson abbiano fornito un grande contributo in tale opera di specifico progredire del Rock. Non è così: è appunto mitologia.
Tantissimi altri sì, anche italiani, hanno usato diffusamente metri dispari, i King Crimson assolutamente no; hanno fatto altro.
Solo dal 1973, con la rifondazione del gruppo, peraltro con una coppia ritmica formidabile, John Wetton/Bill Bruford, dal loro sesto disco, Larks Tongues In Aspic, hanno composto brani con irregolarità metrico-ritmiche, peraltro di grande spessore creativo e di complicata esecuzione.
Prima di allora, sin dal celebratissimo disco di esordio, tempi dispari pochissimi, solo in maniera episodica, si contano sulle dita di una mano.
Va da sé che ciò non significa automaticamente che un brano o un passaggio con tempi dispari sia di qualità superiore e viceversa, che un brano che non abbia tempi dispari sia inferiore.
Peraltro un 4/4 può essere reso asimmetrico e quindi non “dritto” e scontato; e a volte i musicisti si sono ingegnati per ottenere l’opposto, ossia un fluente tempo dispari: si può rendere simmetrico un tempo dispari e quindi in qualche modo parificarlo, "quadrarlo". Per esempio lo stesso Take Five è di questo tipo.
Anche il notevole riff in 7/8 di Generale della PFM (contenuto nel loro secondo disco del ’72 Per Un Amico), più noto col titolo Mr 9’ Till 5, è di questo tipologia, scorre perfettamente parificato, per poi attorcigliarsi con ulteriori dispari parti…
​Forse, al contrario dei King Crimson, non si è compreso appieno quanto nella musica della PFM ci siano moltissime sezioni che si succedono, ricche di soluzioni melodiche con moltitudini di varianti e variazioni, sovente con tempi e ritmi “strani”, moltissime anomalie: il loro desiderio di far grande il Rock ha fatto sì che fin dal loro esordio abbiano mutuato quella formidabile spinta e piattaforma di innovazioni formali e metrico-ritmiche che il Rock, il Progressive e il Jazz-rock avevano massicciamente propulso ed edificato.  
La musica dei giovani rocker di quell’epoca cresceva rigogliosa e orgogliosa di non essere più rudimentale, ma allo stesso tempo fantasiosa e seria, dimostrando di riuscire a fare musica anche per grandi platee immettendo colte e difficili soluzioni sia compositive sia esecutive; insomma che i giovani non erano tutti superficiali, e con un po’ d’impegno ci si poteva divertire anche senza banalità.
 
*Anche se il 3/4 è numericamente dispari è considerato un tempo regolare; e quando è terzinato prende le “sembianze” di un 9/8: accademicamente questo è chiamato tempo composto.

​​A PFM e King Crimson ho dedicato due libri della collana Dischi da Leggere.
Foto
Foto
2 Comments
Riccardo Scivales link
27/7/2020 18:47:39

Bellissima descrizione di uno dei più grandi generi musicali esistenti. Da incorniciare e insegnare a scuola.

Reply
carlo pasceri
28/7/2020 06:36:34

Benvenuto Riccardo, e grazie.
A presto.

Reply

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    Immagine
    Carlo Pasceri
    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


    Foto
    TEORIA MUSICALE
    Foto

    Archivio

    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Settembre 2022
    Agosto 2022
    Dicembre 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Settembre 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Settembre 2013
    Luglio 2013
    Maggio 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Ottobre 2012
    Settembre 2012

    Feed RSS

    Categorie

    Tutti
    Analisi Musicale
    Basso
    Batteria
    Blues
    Cantanti
    Cantautori
    Cd
    Chitarra
    Classica
    Critica
    Dischi Da Leggere
    Funk
    Fusion
    Hard Rock
    Heavy Metal
    HiFi
    Jazz
    Jazz Rock
    Jazz-rock
    Krautrock
    Libro
    New Age
    Pianoforte
    Pop
    Progressive
    Recensione
    Rhythm And Blues
    Rock
    Soul
    Storia Musicale
    Tecnica
    Tecnologia Musicale
    Tecnologie
    Teoria Musicale
    Vinile

   Home   Blog   Biografia   Discografia    Tecnologia Musicale   Didattica   Pubblicazioni    Strumentazione   Media   Contatti    Bookmark and Share

© Carlo Pasceri - E' vietata qualsiasi riproduzione anche parziale - Risoluzione minima 1024x768

designed by ALi

Powered by Create your own unique website with customizable templates.