Soprattutto apprezzato dagli ascoltatori rock in virtù di una certa facilità di ascolto data da semplicità e linearità dei temi e dei ritmi, insieme con un’esplosiva energia, a volte aggressiva, data, oltre che da Cobham, dal grande tastierista Jan Hammer e dal chitarrista Tommy Bolin: sono i solisti principali.
Bolin, si dimostra molto efficace, ottimo; purtroppo non si evolverà nei suoi successivi dischi solisti (né coi Deep Purple). Rammarica la sua prematura morte.
Ciò che rende ulteriormente particolare Spectrum è la sua struttura: sei brani “normali”, preceduti da ben cinque preludi.
E alcuni di questi brevi preludi sono piuttosto peculiari: meritano di essere un po' evidenziati.
Però prima un rapido resoconto sui sei brani.
Quadrant 4 apre il disco: jazz-rock&roll al fulmicotone, velocissimo shuffle, l’unico che non ha un preludio, ma ha un’introduzione di ben un minuto di batteria e solo di sinth di Hammer.
Di tutt’altra natura il brano Spectrum, senza Bolin e Sklar (sostituito da Ron Carter al contrabbasso), l’unico pezzo con tempo dispari (7/8), alquanto morbido e cantabile, sembra provenire dalla produzione di Deodato (col quale Cobham collaborava): soli di Joe Farrell al sax soprano e Jimmy Owens al flicorno.
Stratus è il brano trainante del disco, con un riff indimenticabile, temi incisivi, con un groove ed energie speciali.
La forza di Taurian Matador è fornita dal rapido tema in unisono con cui attacca; in pieno stile jazz-rock, seppur molto semplice nel linguaggio*.
Le Lis è sulla falsariga di Spectrum (praticamente stessa formazione), pezzo dominato dal solo di sinth di Hammer (contrappuntato dalla chitarra ritmica di John Tropea).
Red Baron chiude il disco, ed è l’altro cavallo di battaglia di Cobham. Specie di sintesi dei precedenti brani: groove elegantissimo, shuffle, ma che ha unisoni e dinamiche notevoli.
Anxiety è un po’ meno breve, ed è simile al precedente, però meno inventivo.
Molto più creativo è il successivo preludio, formalmente non scisso da Stratus, peraltro di quasi 3 minuti. Principia con un’atmosfera tra new age e thrilling, echi di suoni processati elettronicamente; dopo circa un minuto sale la temperatura con aggiunte parti di batteria insieme con sequenze di note di suoni sintetizzati a mo’ di duello, dopo un po’ prendono il sopravvento e così fino alla conclusione. È Cobham che suona queste parti tramite una specie di batteria sintetizzatore Moog (interfaccia sinth e vari dispositivi).
Invece convenzionale e nemmeno di un minuto è To The Women In My Life; romanticismo al pianoforte, suonato da Hammer.
Con Snoopy's Search, il minuto posto prima di Red Baron, ancora ambiente inquieto, con droni di suoni sintetizzati, claustrale, appena dischiuso al termine con inserito una sorta di martellamento (ancora soltanto Cobham).
*La versione pubblicata l’anno seguente nel disco dal vivo Shabazz (peraltro con tutt’altra formazione) è molto variata e furiosa