Forse la causa è che questo disco non è intriso di oggettivi contenuti così profondi, come comunemente si crede: la sua forza è più formale, sovrastrutturale, di abilissimo impacchettamento progettuale e di torreggiante tecnica esecutiva. E allora se l’obiettivo è di glorificare chissà quale altissima creatività compositiva, e chi ne scrive non è musicalmente competente, forzature, errori, pretestuose interpretazioni sono inevitabili.
Anche questi ricorrono a suggestioni elfiche, a numerologia misticheggiante e quant’altro per guarnire le loro analisi e sintesi dei King Crimson, con affermazioni gonfie, e qua e là complicanze pretestuose e presunte, tanto per fornire la base dei loro contenuti.
Va da sé che se queste cose le scrivono persone musicalmente addestrate, saranno più o meno supinamente copiate e immesse nei loro testi dai quei fan investiti dalla bruta editoria per scrivere vangeli.
Dunque, anche se Eric Tamm, Andrew Keeling e, nel caso riportato più avanti, Roberto Agostini e Luca Marconi, mostrano di essere istruiti musicalmente e si esprimono in modo ben più professionale, non mancano nei loro testi affermazioni discutibili; ne riporto per brevità solo un paio concentrate sul brano più notevole e famoso di ITCOTCK: 21st Century Schizoid Man.
Strana affermazione. Basti pensare a 5 precedenti riff o pezzi tra più importanti di tutta la storia del Rock: il riff di Satisfaction, Sunshine Of Your Love, Foxy Lady, Purple Haze e Whole Lotta Love sono tutti basati sulla scala pentatonica minore e, come ben si sa, certamente non “dal carattere malinconico e drammatico, e con strutture armoniche più articolate”.
“…con un peculiare andamento ritmico che è caratterizzato da un’accentuazione irregolare che gli dà un sapore polimetrico”.
Arrivando a trascriverlo per attestare ciò con questa didascalia: trascrizione del riff che mette in luce la sua struttura polimetrica
E come spesso accade si cercano rocce lunari e non si nota che si sta camminando sul brecciolino della Terra… Tutto molto più semplice, lineare e meno originale; non solo in senso generale come succitato, ma pure in particolare: anche se ben mascherato, il famoso riff di Schizoid Man è strutturato e composto dalle stesse 7 note su 9 di quello di Sunshine Of Your Love dei Cream, ma un po’ rovesciato: Cream discendente - KC ascendente.
Quindi ugualmente pentatonico minore con iniziale “pendolo” (indicato con l'ovale nelle immagini sotto) tra il primo grado (DO) e il settimo (SIb sotto di un’ottava), poi cromatismo blues tra il quarto e quinto grado (SOL-SOLb-FA - il rettangolo) e ugualmente un solo MIb (la terza - indicato con un triangolo rosso) suonato dopo il DO tonica; i Cream dispongono in questa sequenza, mentre i KC la invertono (prima il MIb e poi il cromatismo e ascendente): sorta di specchio un po’ deformante, che non fa riconoscere lo stesso oggetto.
E a margine, il secondo riff (quello a 2'25") somiglia al riff del tema Mission Impossible (di Lalo Schifrin del ‘66), giacché strutturato in modo molto simile: quello di Fripp rispetto a quello di Schifrin (in 5/4 più lento e laconico) è in 12/8 più rapido e prolungato, con alcuni cromatismi.
E nei continui ricicli di materiale musicale che è uso fare Fripp (cosa evidenziata già nel libro Dischi da leggere dedicato a Red), segnalo che questo secondo riff fungerà da modello ritmico del brano Sailor’s Tale (in Islands): la figurazione del ritmo di batteria è pressoché identica, e con il riff del basso ancora basato sulla scala pentatonica minore.
(Peraltro Sailor’s Tale è stato oggetto di uno dei numerosissimi errori vergati in un recente libro italiano sui KC di un altro fan-scrittore, ove si afferma che è in 5/4, laddove si evince facilmente essere in 2/4 (terzinato) o 3/4 (6/8); probabilmente lo sprovveduto autore ha asserito ciò poiché ha contato il numero di note del riff, che sono appunto cinque: no comment…)
Fatta salva l’estrema cura formale nel progetto di ITCOTCK e l'abilità strumentale realizzativa di tutti, in special modo di Fripp e del magnifico Mike Giles, la cosa assai strana è che dei King Crimson hanno scritto tonnellate di amenità e sciocchezze, ma nessuno si è occupato davvero delle due cose più notevoli, maestose, queste sì, non solo del brano 21st Century Schizoid Man e di tutto il disco, ma in assoluto del Rock e dintorni: l’unisono di tutti (a 4'36") e l’assolo di Fripp. Bah!