Il suo stile è cupo e aggressivo, duro e senza sconti, contorto e diretto allo stesso tempo, perché sincero; raramente dolce e accondiscendente: è un percorso in salita con poche fermate.
Peter Hammil è un essere umano molto prezioso e generoso. Incarna, nel campo del fare e dell’essere, una eccezione: il far coesistere, tramite le sue opere, elevatissima qualità con enorme quantità.
Solo nel primo decennio di attività tra i dischi dei VDGG (debutto nel ’69 con The Aereosol Grey Machine) e i suoi solisti (iniziò nel 1971 con Fool’s Mate) se ne contano circa venti. Abbiamo ancora moltissimo da ascoltare e scoprire ed esultare.