Nato a cavallo tra i Sessanta e i Settanta si è imposto sullo scenario internazionale sul finire del 1971 con il primo disco della Mahavishnu Orchestra The Inner Mounting Flame.
In qualche modo il posto di questa musica strumentale e alta lo prese il genere Fusion, che durò un po’ di più, a fronte di semplificazioni di molti fattori, per l’attiguità al cantabile Pop e al ballabile Funk.
Collins ha partecipato in modo continuativo solo per i primi due album in studio, poi in maniera parziale*.
I Brand X produssero sei dischi dal ’76 al 1980, e come spesso accade i primi sono i migliori, Masques, il quarto (1978), il più maturo (l’unico senza Collins).
I Brand X onorano alla grande il Jazz-Rock che ha nel suo DNA, oltre a superiori qualità strumentali dei singoli musicisti (che siano impegnati in assoli o accompagnamenti) e forme strutturali non comuni, anche fantasmagorici unisoni (per esempio “The Poke” in Masques) e ritmi particolarmente intricati (quand’anche espressi pure in una sola scioltissima battuta di 4/4 quasi funky come quella del pezzo “Ish” pubblicato nell’ottimo disco dal vivo Livestock del ’77). Il pezzo d’apertura (“Nuclear Burn”) del loro debutto discografico, principia con un breve unisono basso-batteria e un ritmo di 11/8, subito appresso ancora unisoni di tutti e ritmi in 7/8… il biglietto da visita dei Brand X.
Peraltro si pregiano diffusamente di particolari derive armoniche, fornite spesso da fantasiosi interventi bassistici, e di peculiari parti e suoni di percussioni, più di colore che di ciclici disegni ritmici (non distanti come concezione da quelli dei Weather Report, ma differenti).
Insomma il Jazz-Rock è un genere molto particolare e impegnativo, che, infatti, ha avuto poco seguito anche perché richiede al fruitore un assetto all’ascolto profondo e concentrato, di essere munito di voglia di seguire dettagliatamente la musica. E i Brand X non fanno eccezione, richiedono parecchio.
E se è vero come è vero che la Fusion è stata fatta da pochi ed è divenuta musica rara, il Jazz-Rock lo è ancor più: è un tanto piccolo quanto importante patrimonio musicale del ‘900, pertanto andrebbe riscoperto, magari affrontandolo un po’ alla volta: può dare immense e speciali soddisfazioni.
Tuttavia, per chi non è abituato, ascoltare un intero disco di Jazz-Rock può essere letale; d’altronde i Brand X ci iniziano con “Nuclear Burn”…
*Per Product (’79) e Do They Hurt? (‘80) si formarono in seno al gruppo due fazioni che avevano in parte nuovi membri: quella di Collins virata a una contaminazione col Pop-rock e quella di Percy Jones rimasta di duro e puro Jazz-Rock.