La sua abilità e fantasia, però, crebbero molto, rispetto agli esordi, soprattutto come solista. Come tramatore raffinato e accompagnatore si era già espresso magnificamente intorno al ‘71, all’epoca di Meddle: dette prova di molta inventiva e capacità esecutiva insieme con un’efficace ricerca timbrica; a volte il suo ordito chitarristico è così originale che si mimetizza con le tastiere.
Da Dark Side in poi Gilmour è cresciuto come solista, in particolare in Wish You Were Here (Shine On… e Have a Cigar) molto maturato sia tecnicamente sia stilisticamente; in Animals ha confermato l’avvenuto progresso (Dogs e Pigs) e mantenuto in The Wall (Another Brick in the Wall part II e Confortably Numb) e The Final Cut (Your Possible Pasts, The Fletcher Memorial Home, Not Now John).
Questi assoli sono splendide gemme di chitarrismo rock, da antologia.
D’altronde nel 1978 Gilmour aveva pubblicato il suo primo disco solista omonimo, di robusto rock dalle tinte crepuscolari, nel quale, pur suonando benissimo (e ormai meno incline a fantastiche trame e più concretamente rockeggiante), con i suoi soli non realizzava pietre preziose da incastonare nei brani (solo in Raise my rent si avvicina a quei livelli massimi di suggestioni floydiane). Come nei successivi album solisti: About Face del 1984, Rock venato di vivace e sofisticato R&B-Pop, On a Island del 2006, pacato, raffinato e adulto Rock, e il suo ultimo disco, Rattle That Lock (2015), affettato connubio dei due precedenti, compensato da una maggiore spontaneità a livello di assoli chitarristici.
I Pink Floyd ispirano e dirigono molto i solismi, i loro favolosi scenari e brani suggestionano, abbellendo non poco ciò che ci si sovrappone. Ma è un rapporto biunivoco: Gilmour, con la sua arte chitarristica e musicale a tutto tondo, ha reso ancor più incantevoli i brani dei Pink Floyd, in una complessa e trascendente combinazione; capita così quando il tutto è così ben amalgamato.
Ci fossero stati almeno un altro paio di musicisti come lui negli ultimi trent’anni, il Rock avrebbe goduto di maggior salute.