Ero un ragazzo che aveva da pochissimi anni iniziato lo studio della chitarra e della musica, pertanto la causa questa fascinazione era connessa a un’impressione a orecchio, affatto non razionale.
Il pezzo è semplice e in un leggero ritmo fast-shuffle (oltre 190 bpm), caratterizzato da un velocissimo arpeggio di chitarra elettrica a cerniera tra le sole due sezioni presenti di strofa (A di 8 misure) e ritornello (B di 16). È un brano che ha (almeno) tre pregevoli sottigliezze.
Dopo l’introduzione, basata su una contrazione del B (8 misure), c’è l’arpeggio-ponte (di Harrison), rapidissima rullata di batteria e inizia l’incessante alternanza tra la sezione A ripetuta (8+8 misure) e la B (16).
La forma: Intro / AA-B / AA-B / AA-B finale.
L’armonia è fondata sulla tonalità di LA maggiore; tuttavia nel B c’è una traslazione modale sul SI minore dorico*. Prima finezza.
L’aspetto melodico è interessante, in particolare nella parte A: il canto solista di Lennon è come suo solito basato su una sola nota ribattuta, tuttavia c’è una sorta di canone polifonico delle altre voci che l’incrocia, tracciando così una melodia più sinuosa, peraltro non come quasi sempre accade in risposta al solista, ma anticipandolo. Seconda finezza.
Per contrasto nella B non c’è questa architettura melodica, Lennon è un po’ più vario e i cori si assoggettano (presenti solo nella parte finale) rinforzandolo parallelamente. Mentre il basso marca tutti e quattro i movimenti del tempo “camminando” (diversamente dalla A solo i dispari), la chitarra elettrica replica periodicamente a Lennon con una breve linea discendente dei bassi ogni due quarti (i dispari).
Anche l’aspetto del generale portamento ritmico è da evidenziare.
L’andamento terzinato dello shuffle esposto dalla melodia e dal basso (specialmente nella A) è impregnato da quello binario della batteria e delle chitarre compreso il celebre arpeggio di Harrison.
E' così costantemente generata una sottile rete poliritmica. Terza finezza.
Lo smarrimento, le contorsioni per ritrovare il normale assetto sociale, con l’invocazione di altrui interventi taumaturgici delle lacerazioni che si hanno, in questo pezzo di musica non sono espresse in modo lamentoso. Non c’è mollezza, decadenza e grida, ma al contrario una condotta vigorosa nel chiedere soccorso, screziato da sottili increspature che segnano chi ascolta come le quasi invisibili rughe su un volto ancora giovane; ci sono e aumenteranno inesorabilmente.
* Pur usando fondamentalmente le note della tonalità di LA maggiore, è tonicizzato il SI minore ossia diviene questo l’accordo-casa, quello di stabilità.