La drammatizzazione dei suoni (chitarre distorte e voce in prima linea), e le piegature delle note ad opera di chitarristi e cantanti rock, concretano incisività, passione, vigoria e individualità, e quindi una sorta di comunicatività; facendo emergere pure il loro STILE/CLICHÉ. Spesso quando c’è pochezza di contenuti ma riconoscibilità si evoca lo STILE/CLICHÉ e tutto si perdona se non addirittura si onora, dando però origine a un circolo vizioso e viziato. Tuttavia, per antitesi, più si percepisce questa soggettività individuale, più facilmente la MASSA-OGGETTO del pubblico fruitore si immedesima e si identifica. Quindi amare questi TOTEM è semplice: sono oggetti di vincolanti culti adorativi perché capaci di affratellare. Il linguaggio MINIMO ma NON MORTO del Rock (che possiede un'insita forza), seppur somministrato da ZOMBIE, induce facilmente una potente ed epidermica sensazione energetica al pubblico; il quale evocando quei TOTEM con venerazioni votive riesuma i suoi zombie realizzando un feedback di mutua sopravvivenza e originando perciò un anello virtualmente eterno. (I linguaggi non muoiono, casomai muoiono o sono morti gli artisti che non sono in grado di generare per mezzo di quel linguaggio opere musicali creative, come gli Stones.) | I linguaggi non muoiono, casomai muoiono gli artisti che non sono in grado di generare con quel linguaggio opere musicali creative... |
P.S.: I Rolling hanno diffuso addirittura la probabile scaletta di brani del concerto: chissà come mai… Ci vogliono dire qualcosa?