Forse i primi due brani in assoluto più importanti per piano ragtime che introducono esplicitamente il Blues sono One o' Them Things del 1904 di James Chapman e Leroy Smith, e il più incisivo I Got the Blues del 1908 di Anthony Maggio. Famosissimi e influenti furono i brani Memphis Blues di W.C. Handy (1912) e St. Louis Blues del ‘14. Fondamentali. (Uno dei primissimi blues cantati registrati in assoluto fu per opera della cantante Lucille Hegamin - novembre 1920 - chiamato The Jazz Me Blues: anche il titolo testimonia la comune matrice dei due generi.)
Dunque agli albori del ‘900 ci furono le prime registrazioni di brani di Blues, intimamente legati alla genesi del Jazz; questi testimoniano la loro origine più complessa, in seguito si semplificheranno e diverranno appunto simili a quello che riconosciamo come costituenti del genere Blues.
E per tornare ai chitarristi, appena prima dei già citati (nel precedente articolo) C. Patton e R. Johnson, ci furono a cavallo tra i ‘20 e i ’30 altri tre personaggi capitali: Blind Lemon Jefferson, Big Bill Broonzy e Lonnie Johnson, in termini chitarristici, il più rilevante di tutti.
Questi pionieri hanno offerto le basi per i molti manierismi di sequenze di accordi, turnaround, riff e motivi (e solismi strumentali) che saranno ossificati di lì in poi da una pletora di bluesman, tramite riduzioni di alcuni passaggi musicali di quei precursori; finanche il basso boogie woogie e quindi l’intero impianto del rock and roll.
Sappiamo pure che il R&B e il Soul sono costole del Blues degli esordi, naturalmente con alcuni elementi variati e aggiornati stilisticamente, non da ultimi le sonorità elettriche e la dimensione ritmica esplicitata principalmente dalla grandissima novità della batteria, che dalla metà anni ’50 in poi ebbe un impulso esponenziale.
Insomma, come quasi sempre accade (e non solo in musica), quel che diviene successo di massa è l’esito di riduttive semplificazioni di quel che in nuce era stato già espresso compiutamente, aiutando il pubblico in modo diretto e potente a ottenere la messa a fuoco necessaria per memorizzare i passaggi musicali, canticchiarli e quindi ricavarne un dolce tormentone. Di solito è questa la diffusa ricetta sostanziale per ottenere tra l’artista e il pubblico l’agognata comunicazione; chiamiamola così, dai…