Carlo Pasceri
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Libro Eroi Elettrici

Fenomenologia di Jeff Porcaro: da batterista di successo a mito

2/10/2015

76 Comments

 
"Jeffrey Thomas Porcaro (Hartford, 1º aprile 1954 – Hidden Hills, 5 agosto 1992) è stato un batterista statunitense. È considerato uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi e ha portato notevoli innovazioni nel drumming moderno"*.
Wikipedia italiana principia così la voce dedicata a questo musicista… ed è purtroppo quello che diffusamente, soprattutto in Italia, si pensa di Porcaro (in madrepatria è meno sovradimensionato).
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La cosa messa in questi termini fa sì che Porcaro sia il vettore per la più grande bufala musicale propinata e moltiplicata da molti decenni a questa parte.
In questi anni di sopravvalutazioni pure molto sbilanciate, pesanti, ce ne sono state e tuttora, ahinoi, persistono (Steve Gadd e Keith Jarrett già affrontati, Jaco Pastorius come emerso dai commenti ad un post su Dischi da Leggere, e altre…), ma questa di Porcaro è un’estrema bufala, una mistificazione del tutto priva di fondamento. Mitologia.
Porcaro ha avuto nell'ambito Pop-Rock, una fortunatissima carriera: questo è un fatto storico incontrovertibile, ha partecipato a moltissimi dischi, pure di successo, compresi quelli del suo gruppo, i Toto. Tuttavia qui si ferma il suo apporto alla musica e alla batteria in particolare: un batterista Pop-Rock di successo, un professionista. Punto.
Mai ha partecipato a brani dove era richiesta una particolare abilità, ovvero complicanze varie, metri e ritmi peculiari, o particolari sensibilità timbriche e/o dinamiche (straordinarie raffinatezze e/o aggressività), né precisioni di alcun tipo (obbligati, unisoni, nemmeno quella metronomica, stesso discorso già fatto per Gadd: decine di esempi nei quali Porcaro, se non assistito dal click in cuffia, sbarella! Uno su tutti: il pezzo-hit “Hold the line”).
Insomma ha partecipato a moltissimi dischi e pezzi Pop-Rock, anche di pregio, ma in termini batteristici piuttosto piatti e banali. Dunque di parti batteristiche in qualche modo un po’ speciali non solo non le ha inventate, ma nemmeno suonate. Nulla ha creato o incrementato ed esteso, né in termini di groove** né in termini di pura tecnica né di suoni; a parte naturali mini variazioni, nulla!
Molti, a torto, credono abbia inventato o almeno sviluppato e/o immesso nel Pop il ritmo shuffle: seppur ciò fosse stato vero, non giustificherebbe le iperboliche considerazioni musicali sul suo operato.

Molti batteristi prima di lui hanno estratto dal Jazz lo shuffle, elaborato e suonato somministrandolo prima nel r&b/soul poi nel Pop e dintorni, un nome su tutti: Bernard Purdie (era ed è un nome noto, essendo stato un richiestissimo session man anni ’60 e parte dei ’70).
Anche il famosissimo John Bonham ha usato qua e là questo ritmo: in particolare nel pezzo “The fool in the rain” (Led Zeppelin, 1979), anticipando così di anni quello che poi sarà, appena variato, il groove per eccellenza per il quale Porcaro è strafamoso: quello di “Rosanna” (Toto, 1982). Jeff è un batterista anonimo, in pratica irriconoscibile da altri bravi professionisti, se non quando esegue il “suo” ritmo shuffle…
Pure da ciò si può evincere che i motivi di molte delle cose musicali assurte a vere e propri archetipi, sono concernenti diversi fattori (“pubblicità”, momento storico, ecc.), ma non correlati strettamente a quelli musicali. E in questo caso doppiamente falso poiché affatto non coincidente con la realtà. Mitologie dure a svanire!

Certamente i suoi fan diranno, o meglio, strilleranno, che sono tutte sciocchezze… e che comunque come (lo) suona lui (lo shuffle) nessuno…
Solita storia, quando non ci sono argomenti oggettivi si digrada verticalmente nella soggettività in tutti i sensi. E allora, ovviamente, se le questioni sono messe in questo modo non si può discutere su nulla… Se vogliamo oggettivamente comprendere un po’ di più, dovremmo provare a trattare le vicende musicali non da fan, comunque con meno stime e giudizi preconfezionati, precotti e predigeriti!
​
* Accettabile la prima parte del testo riportato (E’ considerato…), giacché (almeno in Italia) di fatto è così; ma la seconda parte ove si asserisce che ha innovato, lo è molto meno; non solo perché non è vero, ma perché nel resto del testo pubblicato non è accennato nemmeno vagamente quali sarebbero queste innovazioni.
**I groove di batteria sono dei peculiari ritmi svincolati e distinti dalle altre parti musicali associate agli altri strumenti (di solito ripetuti ciclicamente e con ben poche varianti): sono i riff dei batteristi.
​



A fronte di questo articolo su Jeff Porcaro sono stato fatto oggetto, sul mio sito, di decine di commenti del tutto insultanti, indecenti e anonimi da soggetti che proprio per questo informano specularmente di loro stessi.
Pertanto purtroppo sono stato costretto a chiudere (almeno temporaneamente) l’accesso libero senza filtri, come sempre è stato, della sezione commenti sul sito.
Violenze verbali oggettivamente ingiustificabili, anche perché mai, non solo in questo articolo, sono stato negativo con provocazioni fini a se stesse, infatti quando indico riflessioni di qualità per qualcuno che ritengo sovradimensionato, argomentando sinteticamente con analisi, parimenti sono propositivo verso altri che ritengo sottodimensionati, cercando così di allargare orizzonti e approfondire solchi.
Gesti così meschini di cui sono stato fatto oggetto, denotano ritardo psicologico e limitatezza culturale, e sono la punta di un iceberg che alcuni, soprattutto quando sono in discussione certi personaggi musicali, fanno prepotentemente emergere dal pelo d’acqua dove di solito staziona: sono l’esatta negazione di concetti di sano e culturale, figuriamoci artistico, che musica e confronti su di essa dovrebbero stimolare.
Infatti questa violenza verbale a me rivolta conferma quello che c’è sotto, e che da tempo sostengo: ovvero un’idolatria di non poche genti che si è sviluppata ai piedi e ai margini di alcuni personaggi musicali, che appena si propongono in discussione, fa sfociare alcuni in gesti da regimi fondamentalisti. Il risultato è lo stesso come si trattassero di personaggi religiosi, campioni di sport o politici.

Grazie dell’attenzione.

Carlo Pasceri


PS: Apprendo (tramite libro di Mauro Porcu - Metronomicon - Tempesta Editore) della lucida autocritica che Jeff Porcaro esercitava sul suo batterismo, andando in sostanza a confermare in pieno le asserzioni fatte nell’articolo. Bravo Jeff, questo sì che è da applausi.
Sperando così di far mettere il cuore in pace a chi per questo articolo (e suoi derivati) si era addirittura indignato, affermando che Porcaro era stato infangato (qualcun altro dicendo pure peggio...).
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76 Comments
Alessandro Maria Ciccarelli de' Carli
4/10/2015 17:08:05

Gentile sig. Pasceri (non so dove va l'accento), io rispetto la sua scelta di scrivere ciò che ha scritto sul SUO blog. Questo resta, pertanto, un suo commento, assimilabile a quello di pochi altri nel mondo, da rispettare ma non condivisibile. Certo, l'insulto è sempre una forma deprecabile di espressione e va condannato ogni volta, ma la esorto a rammentare che le sue considerazioni sono, oltreché fuori luogo e del tutto personali, contestabili direttamente consultando la Storia Musicale stessa: Lei ha riportato Bonham nel 1977, ma Porcaro già Shufflelàva (mi perdoni il neologismo) con gli Steely Dan da tempo. Io le consiglio di informarsi meglio, eviterà spiacevoli commenti sgraditi, fermo restando che è il SUO blog e che quindi Lei può scriverci sopra ciò che vuole. Porcaro è stato uno di quei personaggi che ha uno stile riconoscibilissimo ovunque egli abbia suonato, così come Carlos Vega ed altri della scena Losangelina dei fine 60-inizi 70. E non dia retta alle auto-biografie postume: spesso, questi personaggi che compilano cose del genere sono sempre informati a metà...un po' come Lei. La saluto, con Ossequio

Reply
Luca Fantauzzi
16/8/2017 23:18:38

Gentilissimo sig Alessandro Maria, che il blog sia una cosa strettamente personale è l' unica cosa con la quale mi permetto di essere d' accordo con Lei. Mi insedio senz' altro nel novero dei pochi altri nel mondo trovandomi d' accordo nella maniera il più sovrapponibile possibile con lui. Ci sono mooolte cose che mooolti altri prima di lui hanno inventato e detto, si fidi. Forse, invece, una forma di ascolto più ampia ed organica La aiuterebbe a definire meriti dati ampiamente oltre le capacità di alcuni musicisti che forse, della più scriteriata sopravvalutazione si sono nutriti nel corso degli anni. Ho avuto attriti con Carlo ma di questi nessuno di ordine musicale. Egli mi ha, al contrario aiutato moltissimo sotto tutta una serie di aspetti, ad ampliare il mio spettro di musicofilo, audiofilo etc. Vogliamo fare lui una colpa se, ben lungi dall' insultare, ma meramente constatatando, egli vuole effettuare un salubre assestamento alla gia ben caotica visione musicale? Porcaro, Gadd ed altri compresi, sopravvalutati ben oltre i loro meriti, come dicevo.

Reply
glauco
18/8/2017 10:54:29

Gentile Luca, ma questo revisionismo fatto dal Signor Pasceri a chi giova? Queste critiche inutili verso musicisti, in questo caso batteristi, che comunque appartengono alla Storia della Musica moderna, al di là del pensiero dell'illustre, ma sconosciuto ai più Pasceri, a cosa servono? A far conoscere il di lui pensiero, a dargli visibilità sulle spalle altrui? E quale sarebbe il "salubre assestamento alla già ben caotica visione musicale". La visione caotica passa per Steve Gadd o Porcaro? Così tanto per sapere. Saluti. Glauco

Franco
18/8/2017 20:28:52

Signor Gluaco, certo che il "salubre assestamento alla già ben caotica visione musicale" passa anche nel ridimensionamento di Porcaro o Gadd, da parte di musicologi professionisti come Pasceri. Loro bravi musicisti, ma inneggiati a specie di geni senza alcuna argomentazione, come in questo blog di Pasceri è stato dimostrato. Ma non sono certo loro gli unici a essere inneggiati da appassionati senza argomentazioni. Il corretto e doveroso ridimensionamento giova a tutti coloro che vorranno davvero imparare senza pregiudizi e scorrettezze fornite da voci di popolo... degli altri che si ostineranno a rimanere nel volgo, la storia se ne farà una ragione. Saluti.

Reply
Glauco
18/8/2017 21:29:15

Signor Franco, se è per questo c'è anche chi ha detto che Caravaggio è sopravvalutato. Quindi ci faremo tutti una ragione delle argomentazioni Sue e del Signor Pasceri. Comunque anche Chick Corea, uno che notoriamente va dietro alle "voci di popolo" e si ostina a "rimanere nel volgo", ha contribuito a rendere caotica la visione musicale ingaggiando più volte Steve Gadd. Adesso vado ad ascoltarmi la dose giornaliera di reggaeton così riuscirò a chiarirmi le idee e butterò via quel disco orribile di Corea con Gadd, Gomez e Brecker che è Three Quartets. Saluti.

Franco
18/8/2017 22:04:18

Tutti possono dire tutto, ma bisogna saperlo sostenere con argomentazioni. E su Caravaggio non so di cosa parla (chi sarebbero esperti? e in che termini?)... forse è meglio che lei non divaghi considerato che nemmeno su Porcaro né su Gadd è stato in grado di argomentare ma solo criticare l'esperto, citando discografie, così, a capocchia. Il disco da lei citato e Friends sono ottimi dischi con un buon Gadd, ma con un altro di alto rango, non sarebbero stati peggiori, anzi... Peraltro forse lei non considera che a tutti i livelli si fanno calcoli (e piccoli errori) e Gadd era all'epoca il batterista più seguito, e per il jazz fusion questo era un dato importante per "diffondere" il disco, quindi...)

glauco
18/8/2017 22:19:37

Non ho bisogno di argomentare su Porcaro o su Gadd perché quando Lei dice che con altri batteristi alcuni dischi forse sarebbero stati migliori fa la Storia con i se e con i ma. Quello che fate Lei ed il Signor Pasceri è solo relativismo che sconfina, nel caso del Pasceri, in protagonismo, ma ha il merito di farci scambiare opinioni, spesso però inutili con citazioni "a capocchia"(ovviamente le mie, le Vostre sono colte e illuminate dal dono dell'onniscienza).

Franco
19/8/2017 00:10:11

Sig, Glauco, nessun generico se o ma, il sig, Pasceri, certamente non dotato di onniscienza, ma di trentennale alta preparazione musicale, ha argomentato ampiamente su Porcaro e Gadd. Mentre lei solo battutine e superbe prese di posizioni basate, appunto, sul nulla. Peraltro cercando di addebitare il suo tronfio atteggiamento al nostro ospite, che invece anche solo per Porcaro e Gadd, si è speso in centinaia di righe di contenuti. Ma fate tutti così, attaccate l'esperto perché tocca le vostre immotivate convinzioni su qualche vostra icona, e vi rode, tentando goffamente di delegittimarlo con sciocchezze, spesso senza parlare specificatamente di musica! come lei! patetiche manovre. Lei nessuna umiltà, senza aver detto nulla. Provi ad asserire di meno le sue tanto generiche quanto immotivate convinzioni apprese chissà come, e imparare di più di musica e la sua storia... Ma lo so che non accadrà, si tenga superbamente le sue tanto maestose quanto infondate persuasioni, sta bene così. Un salubre adios.

Luca
20/8/2017 07:55:28

Gentilissimo sig Glauco, lei, come tanti altri, solo un anonimo (in tutti i sensi) scrivano palesemente senza alcun criterio musicale, dilettevole e utile. Perché così, e col comodo relativismo mediocremente sempre invocato da chi non sa ma pretende di sapere, conferma integralmente ciò che è sostenuto da Pasceri e altri seri musicologi. Buona giornata.

Luca montone
4/10/2015 19:13:12

Non sono per niente d'accordo con l'articolo pubblicato. Prima di tutto, Jeff Porcaro non ha mai sbagliato un tocco dal vivo in qualsiasi live, te lo dice uno che li ha suonati tutti metodicamente decine di volte. Secondo, Porcaro è un musicista che i più grandi artisti del mondo facevano a botte per avere in sessione. Non per gli assoli o per la tecnica, ma per i Suoni. Negli anni '80 è stato uno dei pochi che ha rifiutato la batteria elettronica. Il suono di rullante di Porcaro, dall'86 al '92 è un marchio di fabbrica. Che poi tutti e dico tutti, hanno copiato. Mi riferisco al sound di I'll be over you. Quello è il sound di Porcaro. Pieno di dinamiche che lei, nel suo articolo, dà per assenti. Inoltre, lo shuffle di Rosanna è copiato, con un disegno di cassa diverso, ma quello di lido shuffle, in 6 ottavi da dove è uscito? Basta sentire quel pezzo per capire che problemi potesse avere a tenere il tempo. Il groove di mushanga è banale? Statico? Il suono dei piatti in mushanga è ripetitivo? Da batterista, darei non so cosa per avere i Suoni che aveva anche dal vivo, e un timing come il suo. La storia dei tempi dispari è una bufala, basta sentire Jake to the bones o mother dei pink.Floyd in cui fu nick mason a chiamare Porcaro a suonare al posto suo. Invito l'autore dell'articolo a riconsiderare le sue affermazioni che sarebbero generalizzabili anche ad altri batteristi come Ricky lawson, John Robinson JR, Tony Thompson, che non hanno mai eseguito assoli in vita loro di una difficoltà insormontabile, ma che, chissà perché, sono stati i più registrati al mondo. Simon Philips è un ottimo batterista ad esempio, ma non ha il groove di Porcaro. L' ho visto dal vivo. E si sente. Confrontare le versioni di jack to the bones di entrambi è una buona prova per osservare ciò. Non ho capito la critica ad hold the line. Assolutamente priva di fondamento. Io fossi in lei sentirei i colpi di cassa delle ultime battute della canzone se sono così scontati. Ovvio che se si paragona Porcaro a un batterista metal, che sembra un mitra con i Suoni sempre uguali da trent'anni, probabilmente il livello tecnico è diverso. Ma qui si tratta di suonare un pezzo, non di fare i fenomeni da baraccone con assoli di ore che non servono e che basta studiare sei mesi per farli uguali. Andiamo oltre lo show.

Reply
carlo pasceri
6/10/2015 09:27:38

Caro Luca, benvenuto,
per il suono ho risposto diffusamente su DDL, trovi copiato il testo qui sotto.
La questione shuffle è ormai ampiamente superata; ti invito ad ascoltare in particolare, oltre al già citato Bernard Purdie, Stix Hooper dei Crusaders (altro grande, e grandissimo specialista shuffle!). Loro erano dello stesso giro di Porcaro, ma hanno iniziato la professione e a fare decine e decine di variazioni di shuffle quando ancora Jeff era adolescente. (Potresti cominciare con i pezzi “Stomp and black dance” e "Spiral”)
Il ritmo di Mushanga mi piace, ed è ben suonato, e allora?
“La storia dei tempi dispari”: il solo fatto che tu come altri portate sempre lo stesso pezzo (Jake to the bones), che non è poi un granché come complessità, dimostra che “la storia dei tempi dispari” bufala non è!
Ah ma tu hai portato pure Mother dei PF: circa 2 minuti e mezzo di batteria in 4/4, dove ci sono DUE passaggi dispari (5/8), e alla fine la mutazione in 12/8: e allora? Ti segnalo che lo stesso Mason in passato ha suonato più di due o tre passaggi e brani dispari, ma questo non lo ha fatto un campione di ciò! (Ne puoi trovare vari esempi disseminati anche solo ascoltando il disco Wish you were here.)
Scuole batteristiche molto differenti (Porcaro e Philips), e versioni dello stesso pezzo in anni diversi, certamente porta a riuscire a distinguere, ci mancherebbe! D'altro canto l'apporto di Philips ai Toto è quasi in antitesi a quello di Porcaro (per quanto possibile in quell'ambito...)
Se non hai sentito la notevolissima variazione di velocità (di molti bpm) che (soprattutto) sin dall’inizio c’è, ti consiglio di riprovare…

Non confondiamo causa ed effetto. Non è lui che ha "imposto" i suoni alle produzioni mondiali, ma è lui che li ha adottati, partecipando pure ad alcune di esse.
Infatti con i Toto, dove aveva voce in capitolo, sicuramente né con Steely Dan né con Quincy Jones dove era pure uno dei tanti, oltre trarre profitto da quelle importanti esperienze da session-man, ha impiegato suoni che erano già di tendenza in un’importante fetta di mercato discografico degli anni ’70.
Grande fetta che andava da The Band (addirittura a cavallo dei tra ’60 e ’70 e di grande successo) ai Pink Floyd, arrivando ai Journey, vera band di successo e riferimento del Pop-Rock negli USA (i Toto molto meno famosi): suoni gonfi e asciutti, poco brillanti, molto in evidenza.
In seguito, negli ’80, come miriadi di produzioni dei vari dischi nel mondo hanno fatto (ovviamente indipendentemente da lui!), Porcaro li ha filtrati pesantemente, soprattutto con processori elettronici di riverberazione (particolarmente il rullante, la “fucilata”).
Da Isolation in poi i suoi suoni sono differenti dai primi dischi. Talvolta variati un po’ da brano a brano (nulla di male…). Quindi in assoluto è quantomeno illogico parlare di stile e riconoscibilità pure in questo; e poi certo, se si sa già che è lui...
In ogni caso sono dettagli di dettagli nella stima di un suonato (che dovrebbe esser prevalente, no?!), che poco importano anche perché, a prescindere dal successo e dai gusti, a ben ascoltare, ogni musicista ha il proprio suono, che dovrebbe curare e perseguire mediante dedizione e ricerca (pure cambiando); e per sempre.

Reply
Cesare bottari
4/10/2015 22:41:23

La modestia di Jeff Porcaro è sempre stata pari al suo immenso talento; quindi l'intervista citata non conferma alcunché riguardo al commento assolutamente fuori luogo ed irrispettoso della storia di un artista che ha segnato la storia del pop rock per almeno un decennio. Quanto alla sottostima in patria ricordo magnifica retrospettiva uscita un paio di anni fa su modern drummer nella quale venivano evidenziati i brani che hanno fatto la storia della musica connotati dal sontuoso drumming di Jeff ( gaucho - running with the night - beat it - Rosanna etc etc). Senza dimenticare il contributo di Porcaro in the Wall dei Pink Floyd quando incise mother sostituendo Nick Mason in grossa difficoltà data la complessità del brano.

Reply
carlo pasceri
6/10/2015 09:58:56

Caro Cesare benvenuto,
che quei pezzi abbiano contribuito alla storia della musica POPolare, a fronte della loro diffusione di massa, è corretto; che siano stati “connotati dal sontuoso drumming di Jeff “, molto meno! (Vocabolario Treccani: Sontuoso: grande sfarzo e ricchezza, senza badare a spese.) Se quello è un batterismo così, bè…
Che sia tua o tradotta dallo scritto la dice comunque lunga sull’asticella posta da te e chi per te, prendendo come esempi quelle cose.
Pari discorso su Mother: ma Cesare, quello non è un brano complesso! (Qui anche Luca aveva citato lo stesso pezzo e...)
Questi non possono essere paradigmi per grandi batteristi!
Era già emerso nella discussione su DDL: se si pone l’asticella così bassa, è per tutti molto più facile tirare a campare…

Reply
cesare
6/10/2015 10:42:28

Evidentemente, dal tenore delle sue risposte, c'è da registarare un equivoco di fondo: chi apprezza Porcaro (non necessariamente un fan dei Toto) lo fa per il contributo che l'Artista ha dato per elevare il livello dei brani in cui era chiamato a partecipare, ovvero il batterista al servizio della canzone e non viceversa (You might need somebody -ex plurimis-). Sul punto, inoltre, vada a leggersi la storia delle session del brano Gaucho degli Steely Dan inciso in piena notte dopo circa 60 turni di prove; oppure ascolti l'intero album Strange Kind of Love dei Love & Money prodotto da Gary Katz (Steely Dan). Poi, se Mother era un pezzo facile, attendo un Suo commento su Nick Mason, che non ce la faceva ad eseguirlo. Magari i Pink Floyd potevano chiamare Tony Cicco e risparmiavano qualche dollaro sull'ingaggio.
Senza trascurare, in termini puramente compositivi e di arrangiamento, l'apporto dato da Porcaro (insieme al sodale Lenny Castro) nella mega hit "Africa" tutt'oggi popolarissima ed anticipatrice del genere "world music".
La invito, inoltre, a riflettere su cosa abbia significato lavorare sotto la pressioni e le aspettative di produttori come David Foster, Quincy Jones, Jay Graydon, Bob Ezrin nel periodo ('70-'80) in cui se non eri la quintessenza della perfezione (sotto tutti i punti di vista), in sala non ti facevano neanche sedere allo sgabello per provare, oppure ai chitarristi "non facevano neanche aprire la custodia" (andrea braido dixit) .
Erano tutti dei coglioni i produttori di L.A. e dintorni che facevano a gara per avere Porcaro in sala?
Erano dei coglioni Bruce Springsteen e Mark Knoplfer che avevano chiesto a Porcaro di unirsi in pianta stabile con loro, dopo averlo avuto come " side man" in Human Touch e On Every Street?
Ciò detto, evidentemente, per Lei il batterismo è concepito solo e soltanto come esercizio "masturbatorio" volto ad evidenziare tecnica e velocità esclusivamente fini a se stesse.
Questione di punti di vista.
Per fortuna il tempo e la storia sono galantuomini.
Saluti

carlo pasceri
6/10/2015 13:33:01

Cesare, per quanto riguarda come intenda io la batteria forse leggere questo potrebbe chiarire le idee, perché forse c'è un equivoco.
http://www.carlopasceri.it/blog/riflessione-batteriologica
Per il resto francamente evidentemente siamo troppo lontani per poter ridurre l'abisso solo con scritti tra noi. Dai suoi di scritti evinco qualche smagliatura di conoscenza a più ampio raggio, quindi mi permetto di invitarla ad ascoltare molta più musica.

cesare
6/10/2015 17:04:36

Perchè non pubblica il resto del commento su Porcaro pubblicato sul libro Metronomicon, da Lei citato a sproposito ?;infatti pare di leggere sulla citata opera la seguente considerazione : aI pari dell'immenso Steve Gadd (guarda un pò...),ha incarnato il riferimento per eccellenza del batterista da studio imponendo nuovi standard di tecnica, precisione, versatilità e professionalità...per capire quanto si stato enorme il suo magistero percussivo e il contributo dato alla musica moderna...la sua importanza non è stata quella di avere introdotto qualcosa di nuovo nel linguaggio dello strumento, quanto di avere assimilato il meglio di ciò che era stato fatto prima di lui per sintetizzarlo in uno stile unico ed inimitabile. Quello stile che a cavallo tra i '70 e gli '80, lo ha reso un modello rispettato e imitato, oltre che uno dei più grandi interpreti che la batteria abbia mai avuto" (Mario Porcu- Metronomicon)

Reply
carlo pasceri
6/10/2015 20:48:24

Cesare, perché citato a sproposito?
Sono parole di Jeff che parlava di sé in modo autocritico.
Ma voi niente, non ce la fate proprio: pure se dicono loro stessi dei loro limiti e difetti, voi non ci volete credere! Complimenti per il fanatismo.
Il resto non è interessante, è appunto da autore-fan: solo cose che si sanno (suo successo), cose non corrette: “nuovi standard di tecnica, precisione, versatilità”, che sono smentite dai fatti e addirittura da Porcaro stesso; e approssimazioni: “assimilato il meglio di ciò che era stato fatto prima di lui per sintetizzarlo in uno stile unico ed inimitabile.”, fatto prima di lui cosa? Dello stile già dimostrato che è una bufala, non avendo un fill, un suono o un ritmo suo, dicasi UNO di suo!

Lorenzo
5/10/2015 06:30:42

Mi sembra che il succo non sia cambiato, caro Pasceri: se tutti questi musicisti sono indignati per il Suo articolo, un motivo (o tanti motivi), ci sarà.
Sarebbe ora di aprire un pó gli orizzonti (e le orecchie) e fare un bel bagnetto di umiltà, e rendersi conto che la fuori c'è un mondo inesplorato: il fantastico mondo de" L'ascolto musicale"...certo di una Sua pronta ravvedutezza, Le auguro buona giornata!

Reply
carlo pasceri
5/10/2015 20:57:02

Non cambiato succo? Proprio non c’è, caro Salamone, degli altri (e il tuo?). Ho provato a spremere, ma si sa, più di tanto…
Il motivo o i motivi di tanta indignazione di molti risiede tutto nella loro (tua?) intimità psicologica, e lì rimarrà; al netto dei puerili sfoghi che lì per lì aiutano a superare il momentaccio…
Indignazione non basata sulla cosa in sé, sulle sciocchezze che io avrei scritto: se fossero così sciocchezze e così tante come sostenete, che ci vuole a “spianarle”? Se fossero così sciocchezze, e io un signor nessuno con nessuna autorità, ma che ve ne frega! Lasciate che mi sputtani da solo e per bene. Ma forse lo sapete pure voi che non è così: ditino nella piaghetta? Considerato che NESSUNO questa indignazione è riuscito minimamente a esternarla e indirizzarla in modo adeguato e contestuale.
Solo tanta frustrazione motivo di tanta indignazione.
Certo che questo non sia il suo caso, le auguro una buona e dissetante merenda; dopo il bagnetto, s'intende!

Reply
EDmondo link
5/10/2015 15:47:46

Mio caro, sia di Porcaro che di Gadd dimentica un particolare tanto piccolo quanto fondamentale: suonare BENE la batteria significa "suonare il colpo giusto al momento giusto e con la giusta "tecnica"! Non ho detto nulla, certo..... Ma ho detto tutto......Chiaramente non è mia questa definizione (ma di un NOTO percussionista italiano, che non cito per non influenzare la discussione.......) -
Che colpa ha Gadd se suona giusto tutto, e al momento giusto, e col colpo GIUSTO, né più né meno !? Se questo per Lei significa essere sopravvalutati, allora i mille e più pazzi che l'hanno, anzi, li hanno scelti per fare in modo che taluni pezzi suonassero "giusti", sarebbero pazzi davvero?!
Mi permetta: sono in COMPLETO disaccordo con Lei ma rispetto il Suo pensiero!!! Purchè non lo esprima a mo' di dogma, ma lo lasci nell'alveo del Suo stretto, personalissimo parere.

Cordialità.

Reply
carlo pasceri
5/10/2015 17:19:05

Caro mio, ci mancherebbe, le permetto di essere in completo disaccordo con me; io invece sono a metà d’accordo con lei, con quella sua frasetta "suonare il colpo giusto al momento giusto e con la giusta "tecnica": non ha detto NULLA!
Lei provi a rispettare il mio pensiero a cominciare da come lo esprimo (se lo faccio in modo inoffensivo).
Ma credo che il problema sia come lo riceve lei, è suo il problema: coraggio, allarghi la parabola di ricezione e provi a prendere il mondo Ed! Tanto io trasmetterò sempre come voglio.
Tante belle cose

Reply
Nicola
5/10/2015 21:58:03

Mi spiace leggere certe illazioni, frutto certo del suo modo di pensare ma, mi corregga se sbaglio, un blog non è una pagina di diario personale chiuso con il lucchetto, stile ragazzina quindicenne innamorata, è aperto a tutti quindi deve contenere, in primis, un'obiettività di fondo e, cosa ancora più importante, una conoscenza dell'argomento trattato almeno superficiale, cosa che in lei, signor Pasceri, manca completamente.
Certo, io probabilmente ne so meno di lei ma la differenza vera sa dov'è? Lei è un bel castello, pieno di splendidi orpelli ma al quale mancano le fondamenta solide, lei non sa di non sapere, io sì, a me non verrebbe mai in mente di criticare così un'artista che, SICURAMENTE, senza alcuna ombra di dubbio, mi spiace ammetterlo, è molto superiore a lei, sotto tutti i punti di vista.
Sa perché sono sicuro di questo? A causa della spocchia, sa cos'è?
Ho letto, da batteraio quale sono, questo articolo e quello su Steve Gadd, insomma, davvero, a mente fredda, li rilegga, ma prima si informi su cosa significhi davvero essere batteista e suonare questo strumento. Si professa chitarrista, dice che ha sempre avvertito del ritmo dentro di lei in quanto da piccolo suonava i bongos, mi fa piacere per lei, ma non è batterista, come non lo sono io, Gadd e Porcaro nemmeno, non sono batteristi, assolutamente, sono I batteristi, tra un batterista ed il batterista cambia molto, non varia solo l'articolo, determinativo od indeterminativo che sia.
Ora lei, potrebbe, probabilmente, additarmi quale spocchioso, dicendo che sono solo dei pensieri miei questi, contestabili ed invece no, ora le dimostro perché, legga qua:

Modern Drummer mags readers TOP25 Drummers of ALL TIME!

1.Buddy Rich
2.Gene Krupa
3.Steve Gadd
4.Tony Williams
5.Neil Peart
6.Vinnie Colauita
7.Louie Bellson
8.Max Roach
9.John Bonham
10.Elvin Jones
11.Papa Jo Jones
12.Billy Cobham
13.Ringo Starr
14.Jack DeJohnette
15.Dennis Chambers
16.Roy Haynes
17.Terry Bozzio
18.Philly Joe Jones
19.Keith Moon
20.Steve Smith
21.Joe Morello
22.Jeff Porcaro
23.Dave Weckl
24.Shelly Manne
25.Simon Phillips


About 20 drummer are jazz/fusion drummers. Ringo is there because of The Beatles, Bonzo because of Zeppelin and Keith Moon because of The Who. Some of the most legendary bands in the world.

La classifica non l'ho stilata io ma qualcun altro che evidentemente ne capisce molto più di me e di lei a ben guardare.

Non voglio criticarla aspramente ma si ravveda e ampli i suoi confini mentali, studi la batteria, si informi su questo splendido strumento e mi risponda a questa domanda.
A cosa serve la batteria in un gruppo? Perché qualcuno deve scegliere di suonarla e, per suonarla, cosa deve fare? Partiamo dalla base, senza offesa naturalmente.

Nicola

Reply
carlo pasceri
6/10/2015 08:08:05

Caro Nicola, questo è il massimo che a questo punto posso fare per lei e altri suoi simili; che a parte indignarvi (prego leggere poco sopra risposta a Lorenzo in tal senso), fare inappropriate valutazioni sulla mia istruzione musicale e portare classifiche come quindicenni, non riuscite ad andare.
Le incollo una risposta data su DDL poco fa a un suo "collega" che crede bisognerebbe parlare solo dello strumento che si suona...

No, noi crediamo di no, mai, in nessun caso!
Certo, come in tutte le cose è bene che uno sappia di cosa sta parlando… Cioè che ci sia un equilibrio tra la propria istruzione teorica, pratica, storica e di esperienza, e quello che afferma, valuta ecc.
Poi, se si “allarga” troppo, bè, si prende le sue responsabilità, nel senso che dopo evidentemente sarà facilmente contestabile.
In questo specifico caso non sembra sia così…
Questo anche perché il merito delle valutazioni fatte non implica quello che giustamente scrivi a proposito di “Ci sono cose che si capiscono provando concretamente a suonare la batteria...”.
Quelle cose cui ti riferisci sono solo inerenti il gesto meccanico di produzione del suono, la causa prima, e in tal senso nel nostro caso non ci sono stime specifiche. Infatti, TUTTE le valutazioni asserite sono sull’effetto finale e globale correlato appunto alla propria sapienza musicale, non altro.
Insomma, tu SOLO ASCOLTANDO puoi tranquillamente essere in grado di valutare il suonato di un chitarrista, se suona male o bene; innanzitutto se è originale o banale, e questo non implica NESSUNA conoscenza diretta dello strumento, ma della storia musicale! Poi se è intonato/stonato, a tempo o fuori tempo ecc.
Ma se non suoni la chitarra, sarebbe bene tu ti astenga sul PERCHE’ puramente tecnico operativo (messo il dito male, mano poco inclinata, leva piegata troppo, plettro ecc.) eventualmente quelle cose sono non sono riuscite (o sì).

Reply
Alex
6/10/2015 08:24:32

Buongiorno, posso chiederle una cosa?
Perchè ha sentito così il bisogno di scrivere questo articolo su Jeff Porcaro?

Reply
carlo pasceri
6/10/2015 10:04:49

Buongiorno Alex, benvenuto,
bè se non lo hai compreso anche solo leggendo l'incipit dell'articolo, e poi il resto, comprese le reazioni dei fan, sono io che chiedo a te il perché di questa tua domanda.

Reply
Gianluca
9/8/2016 15:16:12

Beh, la domanda fatta da Alex non è poi così astrusa laddove Porcaro viene definito una bufala musicale: più che un'opinione mi sembra verità in tasca....

Antonio
10/8/2016 11:24:12

Per come leggo io l'articolo, la "bufala musicale" non è Porcaro, ma tutta la mitologia che gli hanno cucito addosso i fan.

Amedeo Fuda
7/10/2015 02:31:39

Finalmente qualcuno che non parla a sproposito! Era ora.......Porcaro era un modestissimo batterista che poi, già chiamarlo batterista è sovravalutarlo. ......... Io sono il più grande batterista di tutti i tempi, passati e futuri, ora che ho letto Lei ne ho presa piena coscienza. Allora, sicuramente batteristi più completi di Porcaro c'è ne sono stati e non pochi ma Jeff P. per tutta una serie di motivi è diventato punto di riferimento di chi la batteria la suona e di tanti che la ascoltano, chiaramente tranne Lei, credo che la cosa abbia motivi concreti e non filosofici. Buona serata. Continui così, è piacevole sentire le parabole dell'assurdo, poi Lei mi è sinceramente simpatico. Pensi che io ho passato metà della mia gioventù batteristi

ca ad emulare Porcaro......che stolto sono stato

Reply
carlo pasceri
7/10/2015 11:19:26

Caro Amedeo, benvenuto:
“Allora, sicuramente batteristi più completi di Porcaro c'è ne sono stati e non pochi ma Jeff P. per tutta una serie di motivi è diventato punto di riferimento di chi la batteria la suona e di tanti che la ascoltano…”
Non capisco, se questo è il suo pensiero, praticamente un perfetto iper riassunto del mio, perché le mie sarebbero parabole dell’assurdo?
Amedeo, anche lei mi è simpatico, e di certo non è stato stolto a passare metà della sua gioventù batteristca ad emulare Porcaro, casomai è stato accorto. Continui così.
Buona mattinata.

Reply
Claude Weisberg
7/10/2015 17:26:45

Gentile Sign. Pasceri,
io ho la fortuna di registrare i miei album con musicisti del calibro di Michael Thompson, Michael Landau, Robbie Buchanan, Jimmy Haslip e molti illustri colleghi che adorano Jeff...Vorrà dire che sia io che loro non capiamo nulla di musica e che Jeff ed i Toto non hanno significato e non significano nulla per chi fa musica di un certo tipo...Porca miseria..se lo avessi saputo prima non avrei quasi tutti i cd e le sessions di Jeff nella mia collezione di cd....Best Regards. C.W.

Reply
carlo pasceri
7/10/2015 19:47:18

Gentile sig. Weisberg, benvenuto,
sono lieto per lei che ha la fortuna di registrare con quegli ottimi professionisti; tuttavia dal suo commento temo ci sia un piccolo equivoco.
Non so se ha seguito nei giorni scorsi la discussione sorta sulla pagina “Dischi da leggere”, ove si chiariscono ulteriormente le mie posizioni a riguardo, tuttavia anche solo leggendo con attenzione l’articolo pubblicato qui nel mio sito e i commenti conseguenti, si dovrebbe evincere che io rispetto Porcaro, considerandolo come un serio batterista professionista Pop-rock. E’ solo un problema di giuste proporzioni.
Il termine bufala non è usato per l’operato di Porcaro in senso assoluto, ma relativamente a quel che è scritto su Wikipedia: “È considerato uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi e ha portato notevoli innovazioni nel drumming moderno". (Ovviamente ciò è condiviso da molti, come testimoniano i commenti che in questi giorni… sorvolando sui sabotaggi che in rete ho dovuto subire e sulle tantissime violenze verbali che mi hanno costretto a mettere un filtro a questo blog)
Poi con poche righe che estrapolo e compendio appresso, ho argomentato (pure successivamente nei commenti su Ddl) perché io non ritengo Porcaro uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi; magari tra i più registrati, tra i più simpatici e umili, ma… questo è il punto.

Non ha dimostrato particolari abilità in complicanze varie, metri e ritmi peculiari, o speciali sensibilità timbriche e/o dinamiche (straordinarie raffinatezze e/o aggressività), né precisioni di alcun tipo (obbligati, unisoni, nemmeno quella metronomica. Insomma ha partecipato a moltissimi dischi e pezzi Pop-Rock, anche di pregio, ma in termini batteristici piuttosto piatti e banali. Dunque di parti batteristiche in qualche modo un po’ speciali non solo non le ha inventate, ma nemmeno suonate. Nulla ha creato o incrementato ed esteso, né in termini di groove né in termini di pura tecnica né di suoni.

Ora sig. Weisberg, Jeff ha suonato in tantissimi dischi, ha avuto per molti anni un proprio gruppo, che peraltro io apprezzo (ho tutti i loro cd, originali e non copiati ;-)): come mai si fa così fatica a dimostrare che non è come io asserisco?
Per esempio il grande Mike Giles con esiguissimo registrato ha dimostrato, lui sì, speciali abilità e sensibilità e di essere un innovatore, tutto chiaramente percepibile, lampante; è oggettivo! E con questo ribadisco pure che a me non piacciono i moderni batteristi mitraglieri né necessariamente le cose complicate.
Già detto e ridetto, le argomentazioni non possono essere che Porcaro abbia suonato su centinaia di dischi Pop, dichiarazioni di colleghi più o meno illustri, e che soggettivamente molti percepiscono musicalità sopraffine, oggettivamente indimostrabili, insomma tutta aria fritta! (Mi permetto anch’io: non credo di essere né un mezzo sordo magari non istruito musicalmente, con poca esperienza nel campo, o qualcuno che la vuole sparare grossa per…. Né Jeff ha mai fatto un torto a me e a miei cari! E’ solo che non ritengo sia nemmeno lontanamente uno dei più grandi batteristi di tutti i tempi; tutto qui!) Grazie per l’attenzione.
Cordialità

Reply
Luca Montone
7/10/2015 22:10:10

Gliel'ho già dimostrato che non è come lei asserisce. Se però è rimasto impuntato in modo irremovibile sulle sue convinzioni, non ci sarà mai modo di ribattere. Le ho già fatto diversi esempi. E quello non va bene, e quell'altro neanche. Se il suo è un cercare di convincere me o qualcun'altro che Porcaro non si merita la considerazione tecnica che a tutt'oggi ha, la sua è una battaglia persa in partenza. Io sono un batterista e ho studiato con il Maestro Tullio De Piscopo per vari anni a Milano. Lui è un altro che idolatra Porcaro e fa studiare le sue partiture a scuola. Ne sono testimone. Così come John JR Robinson e Carmine Appice e Jim Keltner e chissà quanti altri. Non ho mai sentito un batterista negare le abilità tecniche di Porcaro, in anni di recording. Si fidi di me e di altre valanghe di batteristi che glielo dicono: Jeff Porcaro è l'emblema del batterista e di come dovrebbe essere in una registrazione il suo approccio allo strumento. Questa è la sua importanza storica. Capace di creare una atmosfera in ogni pezzo che suona. Da 99 a Georgy Porgy, da Lowdown a The Girl is Mine. Si fidi di chi suona la batteria e conosce le difficoltà tecniche di mettere le mani sullo strumento. Lei muove delle perplessità e chi si occupa nello specifico di quella cosa può rispondere. Non ci sono uninsuoni? Inesatto. Non ci sono dinamiche? Inesatto. Non ci sono cambi di tempo? Inesatto. I'll supply the love cambia tempo e velocità sul finale, ad esempio. Ma se lei è impuntato ed ogni esempio non le va bene è un problema suo. Se jake to the bones è così semplice per lei, la faccia suonare ai suoi allievi del primo anno con la chitarra. Ma se mette in dubbio le qualità tecniche dei batteristi, permette che forse uno che suona la batteria da 13 anni ne sa leggermente di più. Se poi vuole andare avanti ma non so cos'altro ci sia da dire.

Claude Weisberg
8/10/2015 07:27:13

Gentile Sign. Pasceri, la ringrazio per aver letto il mio commento. Mi permetto di dissentire totalmente con la sua valutazione ma rispetto la sua opinione...
Di seguito due tracce di Jeff non proprio pop...
https://www.youtube.com/watch?v=s1o8sHX1XYk
https://www.youtube.com/watch?v=8_VEYuzTKNI
https://www.youtube.com/watch?v=8_VEYuzTKNI

Claude Weisberg
8/10/2015 08:16:36

Tengo a precisare che Jeff Porcaro non verrà ricordato nella storia della musica per la sua ipertecnica, questo è assai evidente, ma sicuramente ha dato l'impronta di un certo sound che ha caratterizzato tutti gli album più qualitativamente elaborati dal punto di vista di arrangiamenti e tecnica negli anni 70 e 80. Il suo apporto iniziale con gli Steely Dan è stato fondamentale per aprire nuovi orizzonti nelle ritmiche di quel periodo e di quelli successivi. E' vero..esistevano grandi batteristi come Bernard Purdie precursori dello shuffle, ma Jeff Porcaro ha dato una sua impronta ed un suono talmente personale che non si riesce più ad ascoltare da anni nelle produzioni internazionali. Porcaro è uno dei batteristi più ammirati e fonte di ispirazione anche per illustri suoi colleghi come Vinnie Colaiuta e tanti altri. Di certo nessuno ha la pretesa di asserire che Jeff Porcaro sia un mostro di ipertecnica e ciò lo ha sempre ammesso anche Jeff, che odiava fare assoli ed amava dedicarsi alla creazione della struttura dei pezzi. In ogni caso Jeff è stato chiamato a registrare molte session anche in cd non tipicamente pop: Larry Carlton, Lee Ritenour, Sadao Watanabe, Peggy Lee, Etta James, David Benoit, Stan Getz, Emily Remler, Robben Ford sono alcuni esempi di come Jeff fosse un batterista versatile e richiesto in contesti musicali jazz/fusion e non solo pop. Un esempio che calza a pennello potrebbe essere quello del bassista dei Tower of Power Rocco Prestia, che è stato precursore di un certo tipo di sound che è stato ripreso e ampliato da tantissimi professionisti dello strumento come John Patitucci. Ebbene si, adoro Jeff Porcaro, ma ritengo anche di essere obiettivo nelle mie considerazioni, per carità non voglio assolutamente farle cambiare idea o altro...ci mancherebbe..però...magari una considerazione un pò più attenta ascoltando le session strumentali di Jeff...forse..forse...;-) Grazie per la sua attenzione ed in bocca al lupo per la sua carriera. Cordialmente. CW

Carlo Pasceri
8/10/2015 12:14:38

Non posso fare a meno di notare che anche lei è un po’ fan…
Mi farà cambiare idea, e tutto sommato ne sarò ben lieto perché sono felice quando ci sono cose che arricchiscono e rendono più bella la musica (non voglio aver per forza ragione), quando mi farà conoscere brani nei quali Porcaro è davvero notevole. (Quei tantissimi che conosco li conosco già benissimo.)
Comunque al netto di tutto quello che ha scritto, che non sposta, non me, ma l’operato di Porcaro che tutti, me compreso, sappiamo, ha citato 2 brani.
Il primo quello di Emily Ramler, è musicalmente puro Pop (naturalmente compreso il banale apporto della batteria)! Semplicemente non è cantato e non ha avuto successo tra il popolo ;-).

Il secondo è un po’ più articolato, ma stiamo lì! (Soprattutto quel che suona la batteria, la invito ad ascoltarla attentamente.) Ci sono pezzi Pop-Rock, tutto sommato compresi alcuni dei Toto, che hanno quelle coordinate. Forse impressionato dal passaggio a 1’20” dove nelle battute (due da 4/4 e una da 2/4) ci sono dei banali obbligati sincopati, o quell’altro (a 2’29”) di 2 misure da 3/4 (stesso discorso, banali accenti di sincopi). Suvvia sig. Weisberg, se questi sono esempi notevoli, confermano in pieno le mie asserzioni!
Di là del genere, il suonato di Porcaro in questo secondo pezzo è assolutamente ortodosso sia in quello che fa sia come lo fa, da bravo professionista qual è sempre stato. Al suo posto ci sarebbe potuto essere un altro dei suoi qualificati colleghi, nessuno avrebbe fatto la differenza.
Con tutto il rispetto temo che a fronte delle sue “citazioni” e considerazioni pure storiche/batteristiche, le proporzioni siano sballate un po’ a tutti i livelli di esplorazioni musicali, non solo meramente batteristici.
Dunque, può darsi lei sia obiettivo su Porcaro, ma se così allora sono logicamente costretto a ipotizzare che non ha visione perfettamente ampia de resto dello scenario musicale e battersitico in particolare, per poterlo correttamente correlare e stimare come valore assoluto (come è stato da tutti fatto a cominciare da Wikipedia).
Ma ben lungi di volerla convincere, sono contento di averla conosciuta e la ringrazio per l’attenzione augurandole buone cose.

P.S. Tralasciando i veri campioni e fuoriclasse della batteria, e tanto per rimanere nell’ambito Pop e dintorni, le segnalo
https://www.youtube.com/watch?v=6VtSNxrSI2I
Losconosciuto Joe Correro è coevo sia a Porcaro sia a Gadd (che comunque stimo più di Porcaro), e sono sicuro che non le sfuggirà né l’estrema finezza, fantasia e gusto senza frasi fatte (almeno per l’epoca), nel sottolineare il ritmo e il tempo né le obbligate sincopi accentate né la raffinatissima mutazione metrica con accenti e sincopi a 3’21” di 5 battute di 3/8 poi una di 5/8, né il bel fluire ritmico senza rullatone ma con obbligate sincopi da 4’43”. Credo che con un solo pezzo Pop abbiamo chiarito molto… Non voglio annoiarla oltre, tuttavia l’Invito alla riscoperta almeno del “vostro” genere, c’è un mondo di queste cose!

cesare
7/10/2015 17:44:25

Mi scusi Pasceri, ma senza entrare nel ulteriormente nel merito dei gusti personali che ognuno di noi può avere, converrà che definire Porcaro come "La più grossa bufala musicale", è affermazione, se non offensiva, quanto meno spericolata, alla luce della storia musicale e del curriculum artistico di Porcaro? Secondo la definizione del vocabolario Treccani Bufala, è: Svista, errore madornale; affermazione falsa, inverosimile; panzana.
Il punto è questo: giammai Porcaro (che odiava l'assolo) passerà alla storia per le esibizioni di tecnica pura tipiche, ad esempio, del suo erede nei Toto Simon Phillips o di Terry Bozzio giusto per citarne due.
Certamente però, piaccia o no, è stato il punto di riferimento di generazioni di batteristi che apprezzavano in lui il timing, il groove e la sensibilità.
Di tal cosa sono stato testimone diretto quando, conversando a cena ( a Milano) col chitarrista Carl Verheyen (anch'esso attivo side man a L.A.), gli chiesi proprio il motivo, secondo lui, del successo di Porcaro: Lui mi rispose, mimando il metronomo con la mano: "è stato l'unico, insieme a John J.R. Robinson, che in sala andava sempre "giusto" né avanti né indietro rispetto al tempo del brano eseguito.
A tale proposito Le consiglio la lettura del libro Hotel California- pop soft rock - AOR l'identità del suono in più di 300 album di Mauro Ronconi - Arcana nel quale per la prima volta viene evidenziato ed approfondito il ruolo e l'importanza dei turnisti e dei produttori nella realizzazione di opere di assoluto rilievo nel panorama musicale.
Ciò detto La saluto e Le auguro ogni fortuna professionale.

Reply
Zak Novi
8/10/2015 09:18:07

Mi perdoni, Cesare, se riprendo la sua citazione: "Porcaro è stato l'unico, insieme a John J.R. Robinson, che in sala andava sempre "giusto" né avanti né indietro rispetto al tempo del brano eseguito." Il fatto di stare nel tempo del brano è il minimo che si richiede ad un batterista professionista, ovvero è il minimo per sedersi sullo sgabello in sala di incisione (poi... è vero... ci sono molti che non ci riescono). E aggiungo: John J.R. Robinson, per la sua capacità di stare nel brano, al pari di Porcaro, non mi pare sia mai stato annoverato tra i più grandi e innovativi batteristi di tutti i tempi. Perché faceva semplicemente bene il suo lavoro di professionista. Tutto qui. Porcaro invece...

Reply
cesare
8/10/2015 11:15:56

Scusi Zak, allora mi spieghi come mai Verheyen ha sottolineato l'unicità di Porcaro e J.R. nel timing. Se poi per lei è il minimo che si richiede ad un batterista si vada a leggere qualche report sulle incisioni in sala degli Steely Dan (con cui Porcaro ha suonato), Perfezionismo allo stato puro con pressioni insopportabili se non avevi i cosiddetti attributi. Quindi eviti di banalizzare.

Zak Novi
8/10/2015 12:17:30

Cesare, io ho ripreso la risposta che le diede Verheyen (quella sì banale, se non banalissima) per farle notare la differenza di atteggiamento del mondo musicale e dei fan nei confronti di Porcaro e JR, a fronte (secondo Verheyen) della caratteristica che li accomunava: l'andare a tempo.
Il primo è considerato tra i più grandi, il secondo no! Se avevano questa (secondo Verheyen) caratteristica rarissima in comune, come mai questa differenza?
Conosco la storia degli Steely Dan e conosco il loro perfezionismo. Vogliamo quindi annoverare il pur bravo Jay Graydon tra i più grandi chitarristi della storia perchè è riuscito nell'impresa di soddisfare Walter Becker e Donald Fagen con l'assolo di Peg? Non scherziamo!

carlo pasceri
8/10/2015 14:53:42

Caro Zak benvenuto,
trovo corrette le sue considerazioni, aggiungo che l'auto elogio di questo professionismo patinato che si fanno quei musicisti coinvolti è naturale: parlando bene del proprio collega e di quel tipo di lavoro professionale turnista patinato da "un tanto al chilo", parlano bene pure di loro stessi: un po’ l’elogio della mediocrità (compreso John Robinson).
Se le fosse sfuggito rimetto in calce il pezzo di Joe Correro del LONTANO 1975 che avevo proposto al sig. Weiberg aggiungendone un altro sempre stesso disco del 1975. Groove, eleganza, precisione e fantasia.
A dimostrazione che già in quegli anni, come sostenuto nell'articolo su Steve Gadd, c'era una "scuola" batteristica di stile diciamo fusion, raffinata e non complicata già ben avviata, alternativa a quello più propriamente r&b, rock e jazz-rock.
Questo è solo un esempio tra le centinaia di pezzi più o meno patinati o "dritti" o più articolati o funky-rock-jazz di quella scuola batteristica portata alla ribalta dal grande Harvey Mason qualche anno prima.
https://www.youtube.com/watch?v=7n6eZn2GloU
https://www.youtube.com/watch?v=6VtSNxrSI2I

Zak Novi
7/10/2015 19:53:40

caro Carlo, faccio uscire la minoranza silenziosa che la pensa come te. Anche io ho apprezzato, come molti qui dentro, i Toto negli anni 70-80, ma al contrario di chi ti ha criticato (e offeso) non sono un fan. Per cui posso ritenermi leggermente più obiettivo di un Fan(atic) che per definizione non può esserlo. Pur ritenendo Porcaro un buon professionista anche io, com te, non lo ritengo assolutamente uno dei più grandi batteristi apparsi sulla scena rock. Ha rappresentato, questo sì, una chimera per molti. Il session man di successo, uno che dalla gavetta negli studi di registrazione ce l'ha fatta ad uscire dall'anonimato ed arrivare tra le stelle (lo stesso dicasi per Gadd). E anche per questo è preso a modello (raggiungibile) da chi inizia comunque il mestiere del batterista/turnista. Mai sentito qualcuno che durante il proprio apprendistato si sia ispirato a Tony Williams o Billy Cobham, modelli, quelli sì, lontani anni luce da qualsiasi giovane o meno giovane che vuole tentare. La grande popolarità tra i batteristi di Gadd e Porcaro è dipesa anche da una questione temporale. Proprio tra 80-90, quando si sono aperte le porte ad una valanga di giovani che hanno tentato la carriera (o quantomeno hanno iniziato a prendere lezioni), loro due erano i batteristi più di successo, va da se che tramontati i grandi degli anni 70, a qualcuno dovevano pur aggrapparsi. Ognuno è figlio del proprio tempo, e ognuno si sceglie i riferimenti tra quelli che ha a disposizione.

Reply
carlo pasceri (per Luca Montone e cesare)
8/10/2015 10:50:56

@ Luca Montone, perdonami, TU con quei pochissimi esempi non hai dimostrato nulla.
Non è che a ME non vadano bene, è che proprio loro non stanno in piedi, come IO ho dimostrato, nei limiti di queste possibilità… (A proposito, ascoltato bene Hold the line?)
Hai scritto “Lei muove delle perplessità e chi si occupa nello specifico di quella cosa può rispondere”. Sarebbero queste le risposte? I'll supply the love!!! Ma stai scherzando o cosa?!
Porcaro crea atmosfere in ogni pezzo che suona?! Come, in che senso? Che avrebbe fatto per ottenere queste atmosfere? Ed eventualmente sei sicuro sia lui a crearle e non il resto della musica? Porcaro è ortodosso e semplice (banale), come farebbe a creare atmosfere diversamente da altri batteristi? Sempre più aria fritta!
Qualsiasi orchestrina di programmi televisivi delle reti nazionali ha suonato pezzi con qualche unisono, cambio tempo e dinamica!
Ma certo che nei migliaia di pezzi registrati da Jeff c’è qualche facilissimo unisono o facilissimo cambio di tempo o minima dinamica, ci mancherebbe! Ma sono del tutto ininfluenti considerato la banalità di essi: c’è una “letteratura” batteristica in tal senso, di qualità (e quantità) imparagonabile a quei pezzi che hai citato; Jake the bones è una passeggiata di salute in confronto ad altri. Ed essendo in sostanza l’UNICO esempio che riportate tutti avrebbe dovuto essere un pezzo di una difficoltà terrificante, irriproducibile pure per bravi professionisti, per contare un minimo.
Francamente né uno né lista di brani ti metto per dimostrarti quali pezzi sono davvero notevoli, fai tu ricerca, non sarà difficile, basta che esci da quel pop losangelino e simili, è una cosa acclarata! Però uno… Prova ad ascoltare Spectrum pezzo del’73 di Cobham: non è rimpolpato e con variazioni (scioltezza, flessibilità, ma pure serrato, compatto, interazioni ecc.) il dispari osso di Jack?
https://www.youtube.com/watch?v=gpOG5IHMov0&list=PLH_tsRhbmXVOOtkrfdyjRBuVv9Byvxg0d

Per quanto riguarda questione che bisognerebbe parlare solo dello strumento che si suona... prego leggere risposta al suo "collega" Nicola.
Ciao.

@ Cesare, tu poi ancor più aria fritta! E il mio gusto non c’entra: sia con articolo sia nelle mie tantissime risposte a tutti ho fatto dei rilievi precisi, argomentato tecnicamente/storicamente, fatto degli esempi con brani…
I pareri come i gusti sono tutti rispettabili ma se non entrate nel merito con validi esempi tecnici/storici dei rilievi fatti da me, è del tutto inutile…
Ciao.

Reply
Luca Montone
8/10/2015 14:51:14

Zak Novi pensa che John JR Robinson non è annoverato fra i migliori? Ma se è il batterista più registrato nella storia e lo conoscono anche i sassi? Ha fatto anche dischi solisti. Ma di cosa stiamo parlando? State attaccando l'inattaccabile e difendendo l'indifendibile. Ogni dieci giorni negli Stati Uniti esce una rivista con la sua faccia. Non ha mai avuto un periodo di stallo nella sua vita. Ma dove le leggete le cose che scrivete? Informatevi meglio. Io quando non so le cose o le chiedo o taccio.

Reply
Zak Novi
8/10/2015 15:58:37

Ho capito che partiamo da presupposti diversi e la nostra asticella è posizionata ad altezze diverse. Per quanto mi riguarda non basta essere dei buoni (anche ottimi) professionisti per essere annoverati tra i grandi. Non basta essere i più registrati del mondo. Non basta aver registrato per Michael Jackson o Steely Dan. Per me, per stare nell'Olimpo, bisogna aver creato ARTE MUSICALE con il proprio strumento, averlo innovato e sviluppato... tutto questo lo trovo in diversi batteristi (Billy Cobham, Elvin Jones, Tony Williams, John Bonham, Jack DeJohnette, Terry Bozzio, Keith Moon tanto per citare alcuni nomi). Non in Porcaro o Robinson o Gadd, pur avendo registrato centinaia di dischi strafamosi. I primi sono artisti. I secondi sono professionisti (stimabili). Dal mio punto di vista si intende.

Reply
Luca
16/8/2017 23:40:52

Fa piacere, Zak, comprendere che siamo già in due in questo mondo a non essere soli e ad aver fatto germogliare da proficui insegnamenti una visione corretta del problema. Vedo che hai, con molta saggezza, enumerato tra Cobham ecc il grande e compianto Moony, grande ed esclusivo istintivo, peraltro giustamente inserito nella Hall of Fame dei batteristi. Riconoscibilissimo, pur nel suo totale analfabetismo musicale, è stato uno dei grandi esempi di totale amalgama ed interpretazione del Brano. Porcaro, povero, purtoppo lo riconosco come un filo d' erba in un covone di fieno. Perdonate se volete. Altrimenti... the show goes on!

Claude Weisberg
9/10/2015 07:44:36

Gentile Signor Pasceri,
mi permetto di commentare solo un suo intervento al di là delle considerazioni o meno sul valore batteristico di Jeff Porcaro:
"Dunque, può darsi lei sia obiettivo su Porcaro, ma se così allora sono logicamente costretto a ipotizzare che non ha visione perfettamente ampia de resto dello scenario musicale e battersitico in particolare, per poterlo correttamente correlare e stimare come valore assoluto (come è stato da tutti fatto a cominciare da Wikipedia)"
Sinceramente non ho molto compreso questa sua frase, che risulta essere come un giudizio nei confronti di un interlocutore di cui non conosce il background musicale...Per carità, non me la prendo assolutamente e non ho pretese che i miei interventi siano considerati come verità assolute, si..ammetto di essere fan di Jeff Porcaro ma ciò non mi impedisce di essere un equilibrato ascoltatore dello strumento batteristico ed ascoltare grandissimi professionisti dello strumento come chambers, colaiuta, weckl, harrison, wackerman, husband etc..etc..
La ringrazio per i suggerimenti e di sicuro andrò ad ascoltare i batteristi che mi ha suggerito, in quanto adoro fare ricerca ed ampliare i miei orizzonti musicali.
A proposito, mi farebbe piacere chiederle come considera tre batteristi, che fanno parte (facevano parte nel caso di Vega) anche loro della schiera dei session men più richiesti negli studi di incisione: Manu Katchè, Jr Robinson, Carlos Vega
Ringraziandola per l'attenzione, cordiali saluti C.W.

Reply
carlo pasceri
9/10/2015 12:09:30

Gentile sig. Weisberg,
sono lieto che non se la sia presa giacché non era mia intenzione fare in modo che se la prendesse :-)
La mia frase non è un giudizio (definitivo), è solo un ragionamento contenente una conseguenza logica dalle sue affermazioni ed esempi postati poiché emerge una visione relativa…
E questo di là dello specifica valutazione di Porcaro: lei valuta di genere diverso dal Pop e dintorni sia i brani che ha postato sia l’apporto di Porcaro; e così non è in modo lapalissiano.
Emerge così una visione non del tutto ampia come conoscenza di musiche e musicisti di generi diversi dal Pop-rock e dintorni, che quando sono strumentali rimangono Pop-rock e dintorni ma senza voce (potrà intendere ciò come una sorta di easyeasy fusion…).
Lei d’altra parte fornisce ulteriori tasselli del background musicale, facendo un paragone con le gesta di Porcaro, che secondo lei “è stato fondamentale per aprire nuovi orizzonti nelle ritmiche di quel periodo e di quelli successivi”:
“Un esempio che calza a pennello potrebbe essere quello del bassista dei Tower of Power Rocco Prestia, che è stato precursore di un certo tipo di sound che è stato ripreso e ampliato da tantissimi professionisti dello strumento come John Patitucci”
Avevo omesso queste sue spericolata affermazioni e considerazioni per non sovrapporre discorsi, ma lei anche con questa dimostra la sua non perfetta conoscenza e correlazione di musiche e strumentisti: che intende per sound: esattamente il suono di Prestia oppure il suo modo di suonare?
Tuttavia in tutti e 2 casi mi spiace contraddirla: James Jamerson, , Jerry Jemmott, Larry Graham (che non suonava solo slap), e soprattutto (in questo caso) Chuck Rainey (tutti attivi alla grande dai ’60, primo disco degli ottimi ToP 1970), questi sono i bassisti precursori quello stile funk che riconosce nell’ottimo Prestia…
Di Rainey 1969
https://www.youtube.com/watch?v=wLxiJej-d6w
https://www.youtube.com/watch?v=3Qr7IMf8dSA

Inoltre Patitucci discende casomai da Stanley Clarke.

Manu Katchè, Jr Robinson, Carlos Vega: bravi professionisti, un po’ come Porcaro; quegli altri professionisti della batteria che ha citato li stimo molto di più.
Grazie a lei, cordialità.

Reply
Michael de giovanni
9/10/2015 12:47:55

Buongiorno.
Nel suo articolo non vi sono esempi se non Rosanna, hold the line. Non credo siano sufficienti per sparare così su un musicista come Porcaro. Io non sono un fan dei Toto, ma devo coerentemente ammettere che pezzi come mushanga la smentiscono in pieno riguardo il dialogo fra i tamburi e il fraseggio melodico. Animals è pieno di unisuoni ad un certo punto della canzone e goodbye eleonore è un pezzo di difficile esecuzione e pieno di dinamiche così come altri dei Toto. Questo è un mio parere non da fan, ma da persona obiettiva. Osservo inoltre che il drumming di Jeff Porcaro è impeccabile a livello di suoni, che già in Toto 4 sono rimarcabili (basta sentire i Tom), di timing in ogni circostanza, anche e soprattutto dal vivo e inoltre, è la perfetta applicazione della batteria nel pop, che ovviamente, non richiede parti eccessivamente elaborate per definizione stessa del pop. Molti tuttora cercano di imitare Porcaro anche in Italia. Ma la strada è lunga. Sembra essere una macchina in certi pezzi, per via del suo tocco che non è mai sotto tono in nessun caso. A volte rimango stupefatto dalla perfezione esecutiva che aveva in ogni circostanza. Pur, ripeto, non essendo un fan dei Toto, provenendo io dal jazz. La dimostrazione dell'infondatezza delle sue proposizioni in questo ambito, è evidente dal curriculum di questo artista. Ragionando per assurdo. Se Porcaro non fosse stato il miglior batterista in circolazione, come è possibile che lo chiassero a suonare decine e forse centinaia di artisti? Stiamo nel pop, va bene. Ma il discorso non cambia. Nel pop, Porcaro è un esempio di perfezione esecutiva. Sta al pop come Metheny sta al fusion e Rodgers sta al funky. Il resto sono opinioni personali. Rispettabili, ma sono opinioni sue. Ritengo di essere obiettivo. Ho addirittura la didica che mi fece Tony Cicco che io ho conosciuto bene. Ed ha ragione lei a sostenere che sia un grande batterista. Come Di Cioccio e altri. Nel prog. Nel pop i parametri di valutazione sono diversi. Non cerchi nel pop quello che vede nel prog o nel jazz. Non lo troverà. Troverà altre cose. Magari meno interessanti per lei, ma forse più dirette per chi vuole ottenere un groove efficace in studio. Capisco che deve difendere il suo articolo strenuamente, ma credo che qualsiasi persona di buon senso capirebbe la netta differenza stilistica e di genere fra Cobham e Porcaro. È come paragonare un batterista fusion jazz ad un turnista della batteria pop. Cerchiamo di non scadere in paragoni elementari. Il pop ha le sue regole che sono state definite da Porcaro, Thompson, Robinson, Lawson... Non importa se qualcuno l'aveva già fatto. Non importa se non ė originale o non ci sono dispari. Sono i canoni di un genere. Jim Gordon è venuto prima di tutti gli altri batteristi pseudo-pop degli anni '70. E infatti il suo stile è diverso. Così come il batterista dei crusaders. Stesso discorso. Grazie dell'attenzione.
Arrivederla.

Reply
Carlo Pasceri
9/10/2015 17:34:20

Buongiorno e benvenuto,
Hold the line e Rosanna sono i pezzi tra i più noti in assoluto di Porcaro, non potevo parlare degli altri nell’articolo anche perché sono tutti con caratteristiche molto simili da tanti altri di altri batteristi e tra loro, quindi che senso avrebbe avuto una lista che sarebbe stata chilometrica!
Dunque al contrario, se io sostengo Porcaro è un batterista Pop-rock bravo e professionista come altri e che in tutta la sua carriera non ha fatto nulla di così speciale, chi sostiene diversamente non dovrebbe far fatica a citare molti, moltissimi pezzi che dovrebbero smentire le mie affermazioni.
Sia qui sia su Ddl durante la discussione sono emersi vari pezzi suonati da Porcaro che, a seconda dell’obiettivo per i quale erano stati citati (tempi dispari, groove, unisoni, articolazioni, dinamiche, suoni ecc.) sono stati da me commentati, analizzati e contestualmente confutati, a volte pure facendo riferimento a esempi pratici postandone di altri batteristi.
Come hai fatto tu con Animals e Goodbye Eleonore (Mushanga era già stato commentato).
Unisoni: di là della quantità esiguissima nel corso della sua carriera, e questo è un fatto facilmente riscontrabile, quel che io ho affermato è che (come di altre qualità) non ce ne sono di particolari che ne dimostrino l’eccezionalità, ma anche molto molto meno, diciamo un’oggettiva difficoltà o originalità.
Infatti in Animal c’è una parte di unisono di una battuta che sfiora la ELEMENTARITÀ, ripetuta e dislocata 4 volte durante il pezzo, più un’altra, prima del solo di chitarra, un po’ più articolata che comprende sempre la stessa più altri accenti sincopati (molto belli) alla Tower of Power (però io non direi come te proprio pieno di unisoni…).
A tal proposito segnalo un bel pezzo dell’ottimo Dave Weckl ispirato ai ToP: questo lo ritengo in tutto e per tutto un gran brano di batteria PIENO di UNISONI pure di QUALITA’.

https://www.youtube.com/watch?v=v4b8QKBYpB0&list=PL_RHRrzie63Tuetygh7qJlBVH8hKMhqpc

Ritornando a Porcaro: in Goodbye Eleonore proprio non ce ne sono di unisoni! Casomai qualche elementare accento! E colgo l’occasione di segnalarti che questo è uno di quei tantissimi brani dei quali ho detto di Porcaro (e lui di se stesso): non assistito dal click, ha un timing imbarazzante (considerate le nature dei pezzi).
La farò abbastanza breve: il pezzo inizia a circa 166 bpm, dopo pochi secondi cala appena un po’, ma quando ci sono quegli accenti, accasciandosi troppo, “sballa” proprio! Riprende a 22” il groove a circa 160!
Si prosegue sempre un po’ faticosamente (Porcaro tende a rallentare), e si arriva ancora agli accenti e c’è di nuovo uno sballo: Porcaro ne esce a 1’30” con la velocità di 156bpm!
Tra qualche oscillazione (da 157 a 155), si arriva al finale a circa 157. Insomma rispetto all’inizio bello tirato, si è subito seduto, e poi rilassatamente, un po’ stanco, ha concluso. Complimenti.
Come in altre occasioni dimostrato queste non sono né opinioni né gusti: non difendo strenuamente le mie asserzioni, francamente è facile; siete voi che strenuamente attaccate... mi congratulo per il coraggio.

E arriviamo a un punto che hai sollevato, i parametri di valutazione rispetto ai generi.
Dunque ne convieni con me che Wikipedia e chi per lei ha esagerato: almeno poteva mettere uno dei più grandi batteristi POP di tutti i tempi, no?!
In realtà, se è vero come dici tu che generi diversi avendo caratteristiche diverse hanno bisogno di qualità diverse, direi che soprattutto la batteria che è il motore dei brani, ha delle specifiche fondamentali per le quali non si può prescindere.
Tu forse intendi macro STILI differenti… ma la precisione, la capacità di guidare il gruppo e il brano (drive), il tocco opportunatamente aggressivo o lieve, scelta dei suoni ecc., e magari la capacità di comporre un ritmo/groove originale ed efficace, queste cose prescindono i generi e casomai si possono riferire agli stili ovvero di cosa e come suonerà il batterista. Ovvero non cercherò necessariamente un groove super funky con suoni super secchi in un batterista jazz, né l’uso delle spazzole per una dinamica lievissima per il hard-rocker, non l’agilità sul ride di un jazzista in rocker, il suono della cassa di un funker in un jazzista né l’uso del doppio pedale metallaro.
Quindi nel batterista turnista pop non cerchiamo la complicanze e articolazioni jazz-rock o prog, né swing e sfumature jazzistiche né mitragliate metal né drive e sexy funky né aggressività e potenza hard-rock. Ehm, che cerchiamo?

Reply
Carlo Pasceri
9/10/2015 17:36:31

... E soprattutto: che troviamo? Quanto è carino, ben vestito e puntuale in studio per poter eseguire quelle elementari parti? Lo hai detto pure tu infondo: “non importa se non ė originale o non ci sono dispari”, dunque la batteria pop non è creativa ed è semplice, inoltre è stato canonizzata, pertanto è anonima per definizione. E questi canoni insieme con i batteristi sono stati pure santificati; da loro stessi e naturalmente dai loro seguaci pop sparsi nel mondo!
Il punto è proprio questo: a parte alcuni (del passato) che abbiamo citato, quei batteristi pop come Porcaro e compagnia bella sono intercambiabili su una base di assoluta anonimità e relativa bravura tra loro. Ciao.

Reply
karina
9/10/2015 17:59:54

Salve, mi permetto di intervenire in un dibattito per ora tra soli uomini.
Ammiro Porcaro considerato un grandissimo anche in Brasile (Mushanga ha ritmo samba).
Sono totalmente d'accordo con l'intervento di Micheal, non solo per le cose di carattere tecnico, che sono comunque corrette, quanto per la distinzione giusta tra i vari stili. Ovviamente Porcaro è ricordato per essere stato un batterista pop - rock ma non dimentichiamo che ha fatto fusion (Crusaders- Stanley Clarke - larry Carlton - Lee Riteenour). Grande versatilità.
Leggendo il sig. Pasceri sembra che il timing, il gusto il groove ed il feeling siano comuni a tutti batteristi, ovvero non rappresentino doti poculiari che non tutti hanno.
Quando Simon Phillips è entrato nei Toto è stato uno shock, non si poteva sentire, solo tecnica, velocità, zero feeling e zero groove; il disco absolutely live registrato nel tour del 1992 è agghiacciante al confronto del live 1990 con Porcaro.
Provate a sentire la differenza e capirete. non bastano tempi dispari, doppia cassa e rullate a 3000 km orari a fare di un batterista un fuoriclasse.
Stesso discorso Dennis Chambers con Santana. Non c'entra nulla, Molto meglio Walfredo Reyes o Rodney Holmes.
Nessuno sul forum ha parlato di Hydra dei Toto pezzo prog rock, che come suoni e dinamiche è un capolavoro.
Del resto se Porcaro, come Gadd o JR Robinson erano richiestissimi un motivo deve pure esserci stato o no?
Mi sembra strano che un batterista che sbarella abbia fatto session per produzioni che hanno venduto in totale 500 milioni di copie ed hanno vinto 200 grammy award.
Perchè Porcaro e Gadd sono stati e sono un punto di riferimento per generazioni di batteristi? Possibile che tutti abbiano preso un abbaglio? mah
Me lo dica Lei sig. Pasceri che su questo aspetto non risponde mai.
E lasci perdere wikipedia italia che non serve.
Legga piuttosto cosa scrive wikipedia americano su Porcaro: :AllMusic has characterized him as "arguably the most highly regarded studio drummer in rock from the mid-'70s to the early '90s", further stating that "It is no exaggeration to say that the sound of mainstream pop/rock drumming in the 1980s was, to a large extent, the sound of Jeff Porcaro."[4] He was posthumously inducted into the Modern Drummer Hall of Fame in 1993.
Obrigada. Ciao

Reply
carlo pasceri
10/10/2015 12:17:57

Buongiorno e benvenuta Karina,
fa bene a permettersi di intervenire...
Grande versatilità: bah! Quelle registrazioni cui è stato impiegato Jeff per qualche disco dei nomi da lei citati, sono in sostanza Pop-rock senza voce: easy fusion. (Però non ricordo fosse stato impiegato con i Crusaders…)
Timing ecc: Karina forse non ha letto con attenzione o a sufficienza quel che io ho scritto (e non solo nell’articolo suddetto): tra i valori fondamentali di un batterista, come di qualsiasi altro strumentista, ci devono essere timing, groove, gusto e feeling!
E certo “non bastano tempi dispari, doppia cassa e rullate a 3000 km orari a fare di un batterista un fuoriclasse”: io mai sostenuto, anzi, il contrario! Quante altre volte lo devo scrivere?!
Hydra: ecco brava, ascoltare bene Jeff come suona le sezioni che articolano il pezzo: sono suonate come suo solito, nessuna peculiarità di rilievo in nessuno dei termini messi in evidenza nell’articolo, ovvero quelli che fanno la differenza: in sostanza batteria pop-rock su un pezzo che sicuramente è qualcosa di più...
Poi del tutto lecito ritenere sia perfetto così, ma indubbiamente Porcaro suona…
Il motivo o i motivi per i quali nel mondo Pop-rock alcuni hanno più successo di altri di solito non sono correlati strettamente a quello che si fa, né tantomeno alla qualità di quel che si propone, anzi!
D’altronde Santana ha avuto ed ha molto più successo, e intendo come chitarrista (basti vedere le miriadi di fan-chitarristi sparsi per il mondo…), da 15 anni a questa parte con 4 banalità in croce, con paccottiglia, di quando era davvero uno dei chitarristi elettrici più creativi e bravi! (Al netto pure che ora è accompagnato da una band meno appropriata, come sottolineato da lei nella stima di D. Chambers in confronto ad altri…)
Sig.ra Karina io ho sempre risposto (seppur brevemente) i motivi per i quali Porcaro e Gadd sono stati “un punto di riferimento per generazioni di batteristi”; anche appena su: “se si pone l’asticella così bassa, è per tutti molto più facile tirare a campare…” E addirittura nell’articolo su Gadd scritto direttamente…
Ciao.

Reply
Andrea Grandi
10/10/2015 00:58:43

Ciao
Ma che metronomo hai usato ragazzo? Guarda che goodbye eleonore sta a 167 da inizio a fine. Guarda la versione suonata del filmato. Basta dire falsità per favore.
Con rispetto parlando.

Reply
Riccardo Re
10/10/2015 01:45:37

Salve signor Pasceri
Sul mio metronomo la velocità del pezzo da lei citato, nel video, mi risulta costante a 167.
Saluti.

Reply
carlo pasceri
10/10/2015 14:10:58

Salve signor Re
Di grazia, qual è il video dal quale ha tratto questo confortante risultato?
Se possibile metta il link.
Cordialità
(Io ovviamente ho analizzato l'originale "Goodbye Elenore" pubblicato nel disco "Turn Back".)

Reply
Riccardo re
10/10/2015 15:00:13

La versione di goodbye eleonore da video, del 1981, anche se è riportato erroneamente 1979. https://m.youtube.com/watch?v=J6-2jpl0qZs
Secondo lei i Toto han, per errore, pubblicato un album con dei pezzi fuori BPM per errore. Davanti a tutto il music staff di los Angeles. Ci voleva il modesto signor pasceri nel 2015. Grazie per le sue precisazioni. Mi domando perché il mio amico Randy Newman non abbia chiamato lei a suonare finora. È arrivato lei col metronomo. Davvero, la cosa suscita la mia ilarità. Anzi... Mi fa proprio ridere. Sta perdendo la reputazione.
Saluti.

Michael de giovanni
10/10/2015 14:03:57

È vero. Ha ragione Roberto. 167 di BPM da inizio a fine.
Se ha bisogno di altri chiarimenti, signor Pasceri, chieda pure. Ben lieto di aiutarla.
Arrivederla.

Reply
carlo pasceri
11/10/2015 10:22:56

Ecco, siamo arrivati al culmine…
In questa settimana discutendo di musica e musicisti con voi, molti qui hanno dimostrato scarsa attenzione nel leggere i miei scritti, l’ascoltare musica e varie altre importanti carenze...
Ora siamo giunti al punto che alcuni come de Giovanni, Re e Grandi, hanno dimostrato di non riuscire nemmeno a puntare un metronomo su un pezzo e accorgersi cosa accada!
C’è qualcosa che non va di molto grave nella musicale percezione e conseguente coordinamento se si sbagliano queste elementari operazioni. Credo sia insuperabile, insanabile a molti livelli.
La versione video di Goodbye Elenore rispetto all’originale pubblicata nel disco Turn Back e che io ho citato come uno dei moltissimi esempi di timing molto impreciso di Porcaro, è però in tal senso sicuramente meno disastrosa, quasi accettabile.
E certamente non ho voluto né voglio ridimensionare l’operato di Porcaro soltanto mediante quell’analisi metronomica del pezzo pubblicato su disco né di questa successiva in video.
Infatti, seppur Porcaro (come ammette lui stesso) senza click ha un timing oscillante più di altri, naturalmente qualche oscillazione lo hanno TUTTI.
I punti critici del batterismo di Porcaro sono molti altri e sono stati diffusamente e ripetutamente da me sostenuti e dimostrati.
E per dimostrare che quei volenterosi ma poco capaci ragazzi intervenuti nella discussione sbagliano, ho per brevità riassunto in 4 fasi (ce ne sono molte di più dove in assoluto c'è oscillazione di tempo e non solo rispetto a 167bpm) e mostrati in un video (il link sta sotto).

https://www.youtube.com/watch?v=5ApF18u-3Qo

E’ DEL TUTTO EVIDENTE CHE HO ABUSATO DELLE MIE FACOLTÀ, TROPPO INSUFFICIENTI PER VOI PER ESSERE PIÙ FECONDO DI COSÌ. SE POTETE, PERDONATE LE MIE STERILITA’.

Reply
Marco Rivalta
11/10/2015 11:43:45

Ma come si fa a non accorgersi che quel brano fluttua come una nave alla deriva.... ci voleva per forza la prova provata? Eccovi serviti. Mah!!!

Reply
Michele64
12/10/2015 14:48:11

https://www.youtube.com/watch?v=ktXmCLARhsk
Questo era il grande Jeff Porcaro. Ecco un esempio che invalida tutto quanto scritto da lei.

Reply
Marco Rivalta
13/10/2015 08:21:44

E questo dovrebbe essere addirittura L’ESEMPIO che invalida tutto? E nemmeno fosse chissà cosa! Normale amministrazione.
E invece valida tutto quello scritto da Pasceri, di Porcaro e di voi.
Ma davvero pretendete di discutere di musica seriamente?
Siete dilettanti allo sbaraglio. Infatti siete stati sbaragliati.
Al di là della vostra generale ignoranza musicale, non riuscite a capire timing, addirittura nemmeno puntare un metronomo e seguirlo, e poi......
Poi tu, Mischele64, che non riesci a capire che nel pezzo ci sono DUE BATTERISTI! Ahahahah
Poi prova a riconoscere il grandissimo stilista Porcaro quale dei 2 eh!!!

Reply
Mirko
13/10/2015 13:03:56

Ciao Carlo. Hai mai sentito il disco "James Newton Howard and friends" registrato tutto di un colpo senza interruzioni oppure "the Greg Mathieson Project". Sentirai un Jeff Porcaro "molto diverso" da quello preciso e patinato che si puo' ascoltare sui dischi di Michael Jackson, bruce Springsteen, Dire Straits, Pink Floyd, Elton John, Paul Mc Cartney. Ma ascoltali pero'! e poi facci sapere...

Reply
Alvaro Iannone
13/10/2015 15:21:17

Mirko, ascoltato tutto. Io non trovo assolutamente niente di “molto diverso” dal solito Porcaro preciso e patinato.
Anzi questo dimostra pure che in progetti più “artistici” nel senso di non essere legati a esigenze e limiti di mercato, l’apporto è quello o giù di lì. Fantasia, tecnica e versatilità sono in quell’intorno di bravo turnista qual è Jeff, non si scappa!

Reply
Bill DeSarno
13/10/2015 15:35:04

https://www.youtube.com/watch?v=b5e4Umfmb0k&index=5&list=PLFYZI4I7ConKCUnGWO15rGa0NcRiILrWj
Questa parte geniale di batteria è un altro esempio di quanto siete ignoranti in tecnica batteristica.

Alvaro Iannone
14/10/2015 15:35:49

Eeee geniale addirittura! Diciamo che è una bella parte!
Però alla fine troverai alcuni dei molti esempi che dimostrano quanto sei/siete ignoranti in musica e batteria
Sono di svariati anni precedenti e in un po’ tutte le declinazioni, pure in 5/8. Solo dei dilettanti/fan non possono comprendere/ammettere la strettissima parentela con quello suonato da Porcaro
Poi attaccatevi pure al dettaglio… Tanti cari saluti da uno degli ignoranti ahahah

https://www.youtube.com/watch?v=EMBM-9Q3R6c&index=9&list=PL_sWWifKxvwngnVR98zXI_Z4k2zZt5ZRi

https://www.youtube.com/watch?v=jwwv4xTU-14&index=8&list=PL_sWWifKxvwms6WxMcuiqxJFyzihTBJS7

https://www.youtube.com/watch?v=H5rC2Bm7_74&index=8&list=PLnwO8sCJYtuiHSVBg0Aw0AjUB30OeewCp
https://www.youtube.com/watch?v=zzVT0X-ToPk&index=2&list=PLnwO8sCJYtuiHSVBg0Aw0AjUB30OeewCp

https://www.youtube.com/watch?v=-DGiXdwsT04&index=3&list=PLutzgs53WVhZeJ86bLhnjAiSz8-L3e3ww
Prego ascoltare tutto, almeno dal secondo minuto in poi…

https://www.youtube.com/watch?v=IFTDiZDxmOc&list=PLb8hih75R7g2sR6lJPNi4EZ6cQ9A9YUiK

Diciamo che il prox è una specie di bonus track, a proposito di parti di batteria particolari; prego ascoltare tutto.
https://www.youtube.com/watch?v=9TEmRe4es9k

Bill Desarno
14/10/2015 17:13:24

Parentela non significa niente. Se dovessimo basarci sulla parentela, dovremmo ascoltare solamente i neri cantare nei campi di cotone.
Ribadisco la sua ignoranza a livello tecnico sull'argomento batteria. I pezzi che ha postato, a parte quello dei brand x che è comunque un tipo di fusion un po' più pesante (un paragone un po' infelice, devo dire), sono sicuramente più elementari e scontati del mio esempio. Tecnicamente parlando, alcuni sono delle vere passaggiate.
Posti qualche esempio migliore, la prossima volta, e studi un po' la batteria se le interessa così tanto.
Il mio esempio rimane ancora un ottimo invalidatore (almeno sulla cavolata abnorme dei ritmi peculiari).
Arrivederla.

Reply
Alvaro Iannone
15/10/2015 07:27:04

Già definire geniale un groove di una sola battuta, è a dir poco azzardato! È risibile in partenza.
Lei s’invalida immediatamente, ancor prima di ascoltare quel che propone!
Poi ascoltato cosa, ovvero una variante nemmeno notevole di chiarissimi modelli precedenti, con addirittura decine di variazioni, pure in termini pure di metrica… Quel pezzettino-ino-ino che ha postato, nulla di nuovo, non è da annoverare tra i ritmi peculiari.
E ora glielo lo spiego io parentela che vuol dire: soprattutto i primi 2 suonati da quel grandissimo batterista qual è Phil Collins, sono chiaramente il modello di quello di Porcaro, con la stessa peculiare idea del rullante anticipato sul secondo movimento (e simili sincopi successive), compresa pure l’”accelerazione” di semicrome sul rullante-charleston: solo che Collins questa “carica” la immette prima terminando sul colpo anticipato in levare del rullante (a mio avviso molto di classe e poco scontata), mentre quella di Porcaro nel sta sul quarto movimento e termina in battere del primo della battuta groove (più pesante e prevedibile).
Tutte e 2 i pezzi con un suono, dinamica, scioltezza e mini varianti… Insomma molto espressivi e di classe per giunta. Non sono modelli elementari da campi di cotone della batteria, sono addirittura più raffinati della sua geniale battuta di batteria (in tutti i sensi, nemmeno una barzelletta) che ha postato.
Quel minutino di Porcaro direi un po’ sterile… I suoi amici-fan di Porcaro hanno scritto fino all’inverosimile di groove, sensibilità, gusto, interazioni ecc., che c’è improvvisamente non contano più e lei parla di tecnica? Ma di chi?
Peraltro ci sono più idee (e tecnica) nel brano postato dei Brand X che in tutta la carriera di Porcaro. Che come paragone in effetti è un po’ infelice, ma a scapito di Porcaro! Era un bonus.
La invito a raschiare ancor di più il fondo per cercare di trovare qualcos’altro di migliore di Porcaro, coraggio magari la prossima volta troverà mezza battuta interessante, o una e mezza, chissà! Stia bene.

PS Siccome avevo sbagliato mettendo 2 volte lo stesso dei Brand X, lo metto ora, con Collins nel ’77 che ha come base sempre un po’ quel groove, ma dopo, ehm, diciamo che non è da tutti. Sicuramente non da Porcaro: mai suonate robe simili.
https://www.youtube.com/watch?v=P1pIhz2Ox5M&list=PLb8hih75R7g2arQiMc7Uolv8ZThS5R4hn

Reply
karina
15/10/2015 11:26:05

Non avete capito nulla del perchè Porcaro è unico. Lasciate perdere i discorsi da accademia del suono, tempi dispari, unisoni e altre fesserie.
Ascoltate questi due brani, magari se possibile su stereo, e apprezzate, se vi riesce, il feeling ed il groove unico ed inimitabile di Jeff
https://www.youtube.com/watch?v=G1y1ptNzjYU
https://www.youtube.com/watch?v=G1y1ptNzjYU

Reply
Carlo
11/2/2016 19:36:16

Un esempio fra i molti possibili di abilità di Porcaro nel Jazz

https://www.youtube.com/watch?v=GMOjv-VVxAY

Consiglio di ascoltarlo bene e riconsiderare gran parte dell'articolo, anche se sono sicuro che non lo farà.

Saluti.

Reply
Lorenzo
25/2/2016 13:55:15

Mi sembra un discorso basato sul "eistono molti batteristi molto più completi e tecnicamente e mentalmente disumani di Jeff" il che è vero e innegabile, e allora ? In base a questo discorso un Bruce Springsteen sarebbe sopravvalutato come rocker perchè non è Steve Perry o Micheal Jackson parlando di tecnica ? Lo stesso fratello di Jeff , Mike, non era un Marcus Miller ma una passione e un tocco che ti scaldavano il cuore. E se la musica la si vede solo dal punto di vista tecnico e di abilità , Dio mio non sai cosa ti perdi(ma sicuramente non è così ). Ma il trasporto nei pezzi più lenti, l'energia in quelli più tirati e il groove nei mid-tempo(tre esempi ? These Chains e Goodbye Eleonore nei Toto, Wrong side of the track con David Roberts...stupendi) di mister Porcaro a mio avviso cancellano qualsiasi tecnicismo esasperato. E ripeto ESASPERATO.
Perchè a mio avviso il più grande pregio di Jeff non era la tecnica, ma il gusto e l'essenzialità. Mai nulla di troppo , mai invasivo sul pezzo in cui si cimentava e se te mi dici ripetitivo io ti dico equilibrato. Era un batterista fortemente funzionale al resto del gruppo, ovvio che da solista perde molto del suo apporto, e ci sapeva fare e come in studio anche come produttore del suo strumento. E voglio dire, se , metà degli artisti pop-rock di quegli anni lo volevano ad incidere di certo non si può considerare solo fortunato, ma ammaliava chi lo sentiva. Non erano artisti progressive o fusion ? Amen, la sua specialità era la "batteria semplice", ma sarei davvero curioso di sentire un Carl Palmer o un Neil Peart riprodurre il trasporto che sapeva creare in Rosanna , Waiting for your love o la sovracitata Wrong side of the track....mi metterei a ridere.Basta sentire come sono cambiati (e per me snaturati) i Toto dall'arrivo di Simon. Sull'innovazione è stato sicuramente un ponte sul come approcciare la musica leggera moderna, ma ovvio non sarà stato l'unico. Dico solo che da batterista (amatoriale)mi emoziona di più un pezzo suonato con lui che quintali di tempi dispari(infatti Jake to the bones la odio).

Reply
Roberto
20/3/2016 17:57:56

Sig. Pasceri il suo articolo fa acqua da tutte le parti. Innanzitutto per essere un grande batterista non bisogna essere necessariamente dei mostri di tecnica, batteristi come Ringo Starr e Keith Moon sono stati tra i peggiori di sempre sotto questo profilo e ad oggi sono considerati dei grandissimi innovatori che hanno influenzato generazioni di batteristi. Poi, in ambito batteristico, semplicità non è sinonimo di facilità, e questa è una cosa che ho sentito dire da un grande batterista chiamato Steve Jordan. Suonare un brano pop/rock di 4-5 minuti con metronomo, con pochi fills semplici non è affatto una cosa facile se lo si vuol fare in maniera corretta. Inoltre il groove di Porcaro non era solo questo, aveva anche piccoli particolari che solo un batterista attento ed esperto del suo strumento può cogliere (variazioni sull'hi hat, ghost notes e rudimenti vari applicati sul set). Poi Porcaro non si è mai vantato di aver estratto per primo lo shuffle dal jazz e ha sempre detto che il suo shuffle in Rosanna è stato influenzato da Bernard Purdie e John Bonham (e neanche loro furono i primi ad introdurre lo shuffle in generi fuori dal jazz). Porcaro sapeva sfoggiare la sua grande tecnica senza ricorrere a poliritmie intricatissime e rulli supersonici, pochi batteristi hanno saputo fare ciò. Non era solo un batterista ma era anche un grande compositore. Per questa ragione è considerato uno dei più grandi di sempre. Leggo anche che ha citato Steve Gadd tra i musicisti da lei considerati sopravvalutati. Vabbè preferisco non dilungarmi.

Reply
alex
17/4/2016 17:03:21

ciao, sono d'accordo con te, preciso che penso che Jeff sia stato un professionista e un buon batterista che faceva bene il suo lavoro, ma da qui a definirlo fenomeno ce ne passa. questa tua riflessione mi ha incuriosito perchè all'inizio che suonavo la batteria, 15 anni fa più o meno, venni purtroppo a contatto con l'ambiente dei novelli drummers e ricordo che molti di loro mi domandarono cosa ne pensassi di Jeff, alchè rispondevo che per me non era niente di fenomenale, venivo guardato in cagnesco oppure addiritura tacciato di non capire nulla..ahhahha ora ci rido su, e il mio giudizio sul caro Jeff non è cambiato, anzi col tempo alcuni di loro mi hanno detto che avevo ragione..saluti :-)

Reply
Mirko link
17/4/2016 22:50:37

Se quel mostro di tecnica disumana come Gavin Harrison , ritiene Jeff Porcaro, che non e' mai stato disumanamente tecnico, una delle piu' grandi fonti di ispirazione, questo penso che spieghi tutto! Gusto, musicalita' e dinamica.. e ripeto DINAMICA! credo di non aver mai sentito un batterista DINAMICO come Jeff!. nemmeno Colaiuta , nemmeno Gadd, Weckl etc..etc...

Reply
Gianluca
9/8/2016 14:02:06

Egregio Carlo, sono un batterista e sinceramente non capisco i batteristi che si indignano per il suo articolo su Jeff Porcaro. E' la Sua opinione che in alcuni punti mi trova d'accordo e in altri no. Un grande merito di musicisti turnisti come Porcaro, Gadd, Aronoff ed altri è stato quello di mettere la batteria al servizio della musica e non viceversa. Si sa che gli umani sono spesso tifosi e quasi mai obiettivi. Un saluto.

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Giacomo
3/2/2017 16:21:32

Buonasera.
Giacomo, 31 anni, chitarrista per passione, autodidatta.
Io credo che nell'articolo che ho letto ci siano tante opinioni espresse non a titolo personale, bensì universale. Sembra, ai miei occhi, quindi, che chi scrive conosca perfettamente Jeff Porcaro e la sua carriera, che sia onniscente.
Ma, siccome alcuni apprezzamenti sono risultati da me quantomeno degni di analisi (i.e. "Mai ha partecipato a brani dove era richiesta una particolare abilità, ovvero complicanze varie, metri e ritmi peculiari, o particolari sensibilità timbriche e/o dinamiche"), vorrei proporre un ascolto, se non l'avrà già fatto: Amuseum, di James Newton Howard.
L'analisi spettrografica, da me condotta sulla traccia per i primi 30 secondi, mostra una chiara dinamica "a onda" della cassa e dell'hi-hat.
A mio avviso, come opinione personale e sottolineo personale, ciò è un esempio valido per considerare Porcaro un serio professionista, dal gusto spiccato.

Concludo porgendo i miei più cordiali saluti.
Giacomo dott. Vasta, Firenze

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edoardo link
7/2/2018 20:39:32

scrivere che JEFF ha avuto fortuna nella sua carriera di batterista mi sà tanto di invidia da parte di chi lo ha scritto..del tipo .." avrei voluto essere ma non ho potuto " o di quello che si compra la bmw serie 7 di 20 anni perchè non se la poteva permettere...Porcaro ha avuto successo perchè si è fatto il culo per farsi notare in uno degli ambienti musicali più concorrenziali al mondo per gli studio drummer.. L.Angeles...dove oltre a lui c era gente con i controcaxxi..
alivello di accompagnamento..solo quello che ha fatto con gli STEELY già basterebbe per viaggiare con la mente..la fluidità delgroove in babylon sisters..unica.. l umiltà raccontata da lui stesso in un intervista..di mantenere all inizio un profilo basso per poi suonare con i grandi negli ambienti che contano..chiedete a Ricky Gianco amico dei Porcaro e di JEFF quando era vivo..chi era come artista..
quando viene a mancare una persona del genere che hai ascoltato suonare.in un brano tipo Pamela..che ti ricorda come al sottoscritto una cotta per una gnocca..se permetti ti rode il chicchero..perchè sai che non potrai sentire più quel groove o quell affiatamento e combinazione magica che c era prima..con quella band..quindi è normale che ne possa nascere una sorta di mito.. la stessa cosa è successa con la scomparsa di Pino Daniele...ascoltare i suoi brani è una sofferenza malinconica..
Porcaro non avrà avuto la tencica o la scienza batteristica di un Lang o un Porthnoy..ma Lang con tutto il rispetto essendo già grandicello come età ha già dato.. mezza carriera in clinics. didattica e a far stupire gli occhi a mandorla con i suoi rulli a 300 kmh..ma di carriera discografica e live.. vera.. vicino a Jeff è pari a zero..eppure vive a los angeles.. la musica ha bisogno di tutti degli ipertecnici e dei groover.. diciamo un pò più dei groover perchè sono quelli che fanno sognare veramente..e non solo gli addetti a i lavori..ma il grande pubblico che è veramente quello che conta.. il problema di oggi è che cè troppa offerta di musicisti confezionati in serie sul mercato rispetto alla domanda discografica...putroppo quelli che sapevano scrivere alla vecchia maniera ( WALTER BECKER..) e i marziani veri .. (HOLDSWORTH..) stanno scomparendo...

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