Lui, apogeo del classicismo e transizione verso l’avvenire dell’ideale romantico, modificò il concetto stesso di musica obbligando gli altri a vedere attraverso lui il futuro stesso di quest'arte.
Ciò perché fu un artista che non si limitò ad ampliare tutto quello c’era stato precedentemente: mediante pure il suo diverso “sentire” la musica e quindi il suo approccio (quello estremamente soggettivo privo di suggestioni esterne), creò nuove forme e soluzioni musicali, raggiunse tali e tanti esiti inusitati e polimorfi da imporsi.
La sua musica innovativa è incisiva e potente ma anche profonda e raffinata, e ha “costretto” tutti i giganti susseguenti a prenderlo sempre come riferimento, almeno quanto Bach; fu un formidabile spartiacque tra la musica precedente e quella successiva, pur rimanendo in un alveo tradizionale.