
Tuttavia ci offre un importante spunto di ponderazione: quanto la batteria ha influenzato la musica dell'ultimo secolo e perché.
E forse questo fa in modo di alimentare dibattiti…
L'ho definita un'arma impropria perché la batteria è uno strumento che non produce note, ma solo suoni che sono RUMORI alquanto brevi e anche per questo li percepiamo meno "melodici", ma ancor più netti, più evidenti e incisivi. In sostanza più RITMICI.
Dunque quando si suona questo strumento adeguatamente si realizza qualcosa di strano: IL BATTERISTA PRODUCE RUMORI ORGANIZZATI nel tempo pertanto del tutto RITMICI. Ovvero il batterista deve organizzare alcuni rumori nello scorrere temporale, in modo tale da offrire una pulsazione che è sia una scansione periodica (esplicitando l'unità di TEMPO musicale) sia un ciclo ritmico: un ritmo è un'organizzazione di successioni di eventi in unità di durata (con multipli e sottomultipli), quindi con pause e con accentuazioni che ne caratterizzano ulteriormente l’andamento, spesso raggruppati in schemi regolari ciclici.
Dunque la batteria interagisce con eventi che concretano il parametro fondamentale musicale che è il RITMO, in una biunivoca relazione con il TEMPO informando così l’ascoltatore di molteplici cose nello stesso momento, giacché agisce in varie direzioni realizzative: sostiene, dirige, concreta, stimola.
La batteria è uno strumento dall'energia esplosiva! Ma può anche emettere solo un sottile suono di tic e tac, come di un piccolo orologio, che pure in un'assemblea di suoni enormemente più raffinati è in grado di condurli verso l'armonia del tutto, addensandoli nel tempo in una sublimazione sonica senza precedenti nella storia della musica. (Come coniugare il primitivo passato remoto di rozzi tamburi e canti con il raffinatissimo passato prossimo di melodie e armonie classiche, e quindi offrire un presente che è la sintesi delle due antitetiche epoche.) Sarà anche per questo che la batteria ha un potentissimo e indiscreto fascino per tutti noi?
| Affermare che Beethoven e tutti i classici non hanno l'elemento musicale del ritmo, non è solo una banale semplificazione ma una vera mistificazione della realtà: è alterazione oscurantista e negazionista di un'intera ricchissima cultura musicale occidentale che proprio perché non aveva la batteria ha sviluppato così tanto il ritmo che l'occhialuto Allevi non riesce proprio di vedere. Anzi, a ben pensarci, lui non è un “cieco”, egli è il vero grande sordo. O ignorante inconsapevole o furbetto da due soldi: una qualsiasi melodia senza ritmo è una sequenza di altezze frequenziali di note "stupide", lo sanno tutti che la melodia è legata al ritmo indissolubilmente, è scritto anche in vocabolari generici senza scomodare trattati specifici. Le proporzioni ritmiche di una melodia la caratterizzano in modo decisivo: una melodia (o riff melodico) informa di sé soprattutto mediante il suo ritmo, ovvero attraverso la durata delle note. Anche solo l'inizio (il primo minuto) della nona sinfonia di Beethoven è un inno al ritmo, c'è in sostanza il jazz shuffle taa-t- taa-t- taa-t- taa-t-; e il rock tatatatatata. |
(Claudio Monteverdi un paio di secoli prima dell'avvento del grande Ludovico, ha inventato in sostanza il ritmo R&R/Heavy Metal oggi usato tanto anche nel Pop, nel brano del Combattimento di Tancredi e Clorinda, a circa due minuti...)
Ora che suggerite: qualcuno va a dire come stanno le cose ad Allevi, oppure è meglio lasciare perdere il fantino?