Carlo Pasceri
  • HOME
  • BLOG
  • BIOGRAFIA
  • DISCOGRAFIA
    • Curvatura 9
    • Cannibali Alchimie
    • No Gravity
    • Real Koob
    • Blue Challenge
  • PUBBLICAZIONI
    • Libri
    • Riviste musicali
    • Jazzitalia
  • DIDATTICA
    • Corso "Tecnica Audio"
    • Seminario "Percorsi Melodici"
  • STRUMENTAZIONE
  • MEDIA
    • Audio
    • Video
    • Foto
  • CONTATTI

Da Synchronicity alle Blue Turtles, il cambio di rotta di Sting

31/5/2020

0 Commenti

 
La coincidenza della stessa data di pubblicazione a distanza di due anni tra l’ultimo disco dei Police (Synchronicity, 1 giugno 1983) e del primo del loro leader Sting (The Dream of the Blue Turtles, 1 giugno 1985) ci dà lo spunto per tracciare qualche linea di riferimento musicale tra loro nel tentativo d’inquadrare meglio uno dei massimi protagonisti della musica più popolare degli ultimi decenni. 
Foto

Leggi altro
0 Commenti

Chitarre e Funk, la miscela vincente dei Talking Heads

28/5/2020

11 Commenti

 
L’anniversario della pubblicazione di Speaking in Tongues  (31 maggio 1983), quinto disco dei Talking Heads, offre l’occasione per mettere un po’ a fuoco questo gruppo (e il suo leader David Byrne) che, dopo la pubblicazione dei primi due album, fu tanto apprezzato e che quindi parecchio influenzò altri artisti.
Foto

Leggi altro
11 Commenti

Tubular Bells, analisi del prodigioso esordio di Mike Oldfield

25/5/2020

0 Commenti

 
Tubular Bells, pubblicato il 25 maggio 1973, è il primo album del britannico Mike Oldfield (e il primo della famosa casa discografica Virgin): per molti aspetti è un disco straordinario.
Foto

Leggi altro
0 Commenti

Musicante, la world music firmata Pino Daniele

17/5/2020

0 Commenti

 
Musicante, pubblicato il 18 maggio 1984, è il sesto disco di Pino Daniele, che anticipa solo di quattro mesi Sció live il suo primo album dal vivo (doppio)*. 
Foto

Leggi altro
0 Commenti

La musica di Trent Reznor (NIN), estremismo postmoderno

17/5/2020

0 Commenti

 
Sulla scena da oltre trenta anni lo statunitense Trent Reznor coi suoi Nine Inch Nails è tra gli artisti più notevoli di questo tempo. È stato diffusamente incasellato in un’area musicale Industrial-Metal elettronica e “alternativa”, e pure, finanche, contigua all’area Pop-Dance; dunque una specie di campione postmoderno del moderno. 
Foto

Leggi altro
0 Commenti

"Poseidon" dei King Crimson, il sottile equilibrio degli opposti

15/5/2020

2 Commenti

 
È noto che il secondo disco dei King Crimson In The Wake Of Poseidon uscito solo sette mesi dopo quello di esordio (In The Court Of The Crimson King) è stato concepito e realizzato tra dissapori all’interno del gruppo; con Greg Lake, Mike Giles e Ian McDonald in via di uscita (abbandonarono dopo la registrazione del disco)*. 
Foto

Leggi altro
2 Commenti

L'esordio dei Weather Report: inafferrabile astrazione

9/5/2020

0 Commenti

 
Penso che molti come me abbiano nel proprio cuore e nella propria mente alcuni dischi per peculiarità che sono percepite caratterizzanti: qualcuno in modo romantico, energico o complicato o… astratto.
​L’album Weather Report, il loro primo del ‘71, è il mio disco di astrazione... 
Foto
Musica ineffabile perché sembra senza forma, fluida; come suoni un po’ casuali e quindi non prevedibili, aleatori…
Però attenzione, l’astratto musicale in Weather Report non attiene semplicemente a rarefazione sonica con sospensione del parametro più elementare che collega tutti noi, ossia il ritmo: solo due brani, Milky Way e Orange Lady, non hanno scansioni percussive, e i rimanenti sei sono pure parecchio propulsivi ritmicamente.

Leggi altro
0 Commenti

Simple Minds e il tramonto dei "campioni" degli anni 80

7/5/2020

0 Commenti

 
Sono passati molti anni dalla pubblicazione del disco Street Fighting Years dei Simple Minds, uscito l’8 maggio 1989. Un’enormità di tempo relativamente al Rock e Pop; in generale a tutta la musica moderna, ossia quella nata nell’era elettrica del Novecento.
Foto
Nel Rock e Pop elettrico (includendo lateralmente anche gli altri generi e stili affini, Hard Rock ad esempio) impressiona particolarmente come il tempo sembra scorrere: da un lato più velocemente, dall’altro lentamente; se non addirittura tornare indietro. 

Leggi altro
0 Commenti

Hendrix e le raffinate armonie... del vento

5/5/2020

0 Commenti

 
Avrò avuto suppergiù 14 anni quando ascoltai per la prima volta The Wind Cries Mary, e mi piacque subito, come a milioni di ascoltatori prima di me. La sensazione che ebbi fu di una canzone dolce ma forte, vigorosa e non smielata. E continuò a offrirmi questa impressione, sempre. Anche oggi è così.
Foto
Già sapevo chi fosse Jimi Hendrix, la sua enorme fama e stima presso quelli più grandi di me che ci capivano di musica… D’altronde in quei tempi stavo imparando a suonare la chitarra, tentavo di informarmi e di Hendrix conoscevo altri brani e visto molti filmati.
Attribuii quella sensazione di virile romanticismo al suo modo di cantarla e suonarla la canzone, e per tanti anni la pensai solo in questa maniera: in parte è davvero così, ma non è la parte più rilevante.

Leggi altro
0 Commenti

Fibonacci, sezione aurea e la complessità degli accordi

23/4/2020

2 Commenti

 
La Natura con le attività umane, specialmente quelle artistiche ma pure quelle laterali come l’architettura, sono correlate in varie maniere, alcune delle quali è proprio il caso di dire che sono sotto l’occhio di tutti come nelle arti plastiche e figurative. Però, seppur conosciute come informazioni cognitive, i modi correlativi più notevoli non coscientemente percepiti sono mediante proporzionalità matematiche, come quella della sezione aurea.
Foto
Ovviamente qui non è il caso di estendere e approfondire l’affascinate argomento di quanto i rapporti matematici siano presenti in natura e nelle arti, solo un cenno in nesso con la musica, segnatamente nell’armonia musicale, chiarendo perché per esempio una diade (accordo di due note) è all’orecchio parecchio più elementare di una triade ed è incomparabile a una quadriade.  E perché una triade pur avendo solo una nota in meno è molto più incisiva di una quadriade, e come mai gli accordi di cinque note in poi sono armonie tanto “ricche” da essere quasi una categoria a parte, pur avendo solo un paio di note in più degli altri.

Leggi altro
2 Commenti

Three Friends e la maestosità dei Gentle Giant

16/4/2020

1 Commento

 
È noto che l’età aurea del Rock, all’incirca da metà anni Sessanta alla metà dei Settanta del ’900, ha compreso artisti e gruppi di eccezionale levatura che hanno prodotto capolavori cui ancor si fa riferimento. Innumerabili apporti di grande fantasia creativa e pregevolissime performance strumentistiche ognuno con spiccatissimo carattere individuale.
Foto
Tra questi si è ulteriormente distinta una tanto piccola quanto importante corrente, per così dire, quella del Progressive, che ha, in stragrande maggioranza, fondato le proprie composizioni su matrici musicali europee e quindi della Classica e del proprio folclore, rinunciando pertanto agli esiti allora più in voga, ovvero a quelli americani segnatamente afroamericani: Rythm & Blues, Rock 'n' Roll, Funk, Jazz e dintorni.
Tra tutti questi artisti un gruppo si è ancor più differenziato, i Gentle Giant; e uno dei motivi lo vediamo brevemente appresso: il brano Three Friends dell’omonimo disco pubblicato nell’aprile del 1972. Come si suol dire, più unico che raro.

Leggi altro
1 Commento

"Is That So?", un raffinato incontro tra Oriente e Occidente

21/3/2020

0 Commenti

 
John McLaughlin, quasi ottantenne, ha pubblicato il suo disco più peculiare. È interamente cantato.
​Is That So? è comunque in assoluto un disco molto insolito, perché è cantato dall’indiano Shankar Mahadevan con i loro modi melodici (raga) e sistema musicale a 22 note, quindi melodie “indiane” che si muovono su armonie occidentali generate dalla chitarra sinth (McLaughlin), e le percussioni (predominano le tabla) di un altro indiano, Ustad Zakir Hussain, storico collaboratore di McLaughlin nel progetto Shakti alla ribalta nel 1975.
Foto
​Le complicatissime strutture melodiche modali dei raga insieme con quelle altrettanto complicate dei loro ritmi (qui semplificati, ma non banalizzati) sono perfettamente adattate e quindi amalgamate con le complesse trame solutive armonico-accordali ideate dal chitarrista.

Leggi altro
0 Commenti

McCoy Tyner, la lunga parabola di un innovatore

18/3/2020

0 Commenti

 
Ai più, il nome del pianista e compositore Alfred “McCoy” Tyner (scomparso il 6 marzo 2020) non dice nulla. Qualcosa dice agli appassionati di musica; moltissimo a quelli di Jazz. È stato colui che ha affiancato John Coltrane nel suo periodo più rilevante,  dalla fine degli anni Cinquanta a metà dei Sessanta del ‘900.
Foto
Tyner, dopo aver contribuito alla grandezza della musica di Coltrane (e lasciatolo alle sue fughe cosmic-free cui si sentiva avulso), ha quindi intrapreso una notevolissima carriera come leader di proprie formazioni, pubblicando molti dischi importanti; almeno per una decina di anni e perciò fin dopo la metà degli anni Settanta. 

Leggi altro
0 Commenti

Pat Metheny - From This Place: un grande ritorno

7/3/2020

0 Commenti

 
A volte l’emozione di alcune musiche porta un acuirsi dei sensi elementari. Un sottile fremito, deliziosa trepidazione; un po’ come gli animali quando sentono l’avvicinarsi di un terremoto. Impulsi primari.
Altre volte quei sensi si sopiscono, non si sta più in sorveglianza del quotidiano vivere, ci si lascia andare come quando si sta in viaggio di vacanza; si socchiudono gli occhi al sole e si conquista quel che si vede con un’attenzione a dettagli e sfumature di colori e luci che normalmente non si ha, e che fa sentire lo scorrere di quel tempo come onirico, sospensione della realtà opprimente di pericoli: estranei della nostra sorte e quindi beatamente rilassati.
Sovente la musica di Pat Metheny sembra donare questa sensazione di viaggio…
Foto

Leggi altro
0 Commenti

Nadir del Perigeo, "poesia musicale" tra Davis e Schönberg

20/1/2020

2 Commenti

 
Pochissime, misuratissime note, suoni, per esprimere vibrazioni poetiche… Ho sempre pensato alla poesia come a un qualcosa di esiguo, di estremamente raffinato; sofisticato. Come un diamante magistralmente tagliato con le migliori proporzioni per irraggiare più luce possibile.
Foto
Concludo questa sorta di trilogia di articoli (qui e qui) dedicati ai Perigeo con uno dei brani che preferisco: Nadir. È contenuto nel bellissimo disco Abbiamo Tutti Un Blues Da Piangere pubblicato nel 1973.
Composto dal pianista Franco D’Andrea, quasi quattro minuti di grande atmosfera, senza assoli, basati su un nucleo di solo quattro note; ma è un nucleo eccezionale, trattato in modo straordinario...

Leggi altro
2 Commenti

Perigeo, La Valle dei Templi: l'analisi del disco

16/1/2020

0 Commenti

 
Quasi sempre le cose musicologiche sono più notevoli e interessanti quando si verificano contaminazioni tra generi. Poi se i generi in ballo differiscono parecchio, come il Jazz e il Rock, e se queste mescolanze accadono nello stesso periodo in modo tanto diffuso quanto distinto l’una dalle altre, andando così a scrivere capitoli fondamentali della storia della musica moderna, ecco che la questione assume una dimensione superiore. 
Foto
E i Perigeo (gruppo italiano di Jazz-Rock attivo nei ‘70) è l’altra faccia della medaglia di quei gruppi che a cavallo tra i Sessanta e i Settanta hanno contribuito a rendere il Rock un autorevole laboratorio di formidabili ibridazioni musicali: Cream, Colosseum, Soft Machine e King Crimson (tanto per citare i primi e tra i più famosi e influenti del panorama europeo) hanno dal versante rock “guardato” parecchio all’americano Jazz.

Leggi altro
0 Commenti

Via Beato Angelico, cinque minuti di melodia e sperimentazione

8/1/2020

0 Commenti

 
Di quel gran gruppo nostrano di Jazz-Rock chiamato Perigeo mi innamorai sin da ragazzino; successivamente l'ho amato in modo adulto e più consapevole. E proprio per questo mi ha fatto molto piacere vedere una recentissima pubblicazione della prima monografia a loro dedicata: il più importante gruppo italiano di musica strumentale.
Foto
E seppur visto immediatamente che l’impianto del libro corrispondeva per circa tre quarti di aneddotica varia (biografie e interviste) e solo per un quarto alla descrizione dei brani dei loro dischi (peraltro non molto tecnica), l’ho acquistato senza indugio.

Leggi altro
0 Commenti

Opere Rock, un successo popolare che parte dal '600

19/12/2019

0 Commenti

 
Who, Genesis, Bach, Gentle Giant, Pink Floyd e Monteverdi sono alcuni tra i nomi più importanti legati da una linea rossa, nemmeno troppo sottile… Nel corso della storia della musica occidentale sono state combattute molte guerre e battaglie sanguinarie. 
Foto
A oggi la guerra più decisiva è quella scoppiata in Italia nel ‘600 che vide coinvolti i fautori della restaurazione del primato del testo e della semplicità melodica, del “recitar cantando”, sulla musica più complessa e raffinata che poco evidenziava le parole e che era da molti considerata un’algida esibizione intellettuale. 

Leggi altro
0 Commenti

Birdland, la hit dei Weather Report sotto la lente

15/9/2019

0 Commenti

 
La popolarità che conseguì il brano Birdland* del gruppo Weather Report (a ragione diffusamente considerata band paradigmatica in quanto a qualità), contenuto nel disco Heavy Weather pubblicato nel 1977, fece un bel rumore nell’ambiente musicale. 
​Dunque Birdland, un grande apparato musicale dotato di semplici congegni, è divenuto un campione della Fusion, un suo vettore basilare. 
Foto
Un appassionato, Davide, chiede a Rocco, l’amico esperto: cosa avrebbe di speciale questo pezzo?
Rocco: i motivi sono tanti… I due che subito mi sovvengono sono che unisce un ritornello (chiamiamolo così) parecchio saltellante e cantabile, da allegra filastrocca, con molte altre parti e non solo una strofa e un ponte come accade solitamente; in tutto sono ben 8; semplici, ma tante. Peraltro di carattere piuttosto differenti dal ritornello. Quindi un breve tema (il ritornello) ripetuto moltissime volte (nel finale per oltre un minuto e mezzo!) incastonato in una struttura complessa. 
​Il secondo è che è suonato da un gruppo di apicale valore; non semplicemente da musicisti molto bravi o famosi.

Leggi altro
0 Commenti

Weather Report, la storia disco dopo disco

16/7/2019

13 Commenti

 
La storia musicale dei Weather Report è tanto importante quanto di non agevole decifrazione. Questo è dato principalmente dalla natura prismatica della loro musica (strumentale e di radice jazz) e il loro mutevole percorso attraverso i sedici anni di attività (1971-1986); peraltro inserita in un periodo molto particolare della musica moderna. 
Foto
Sedici anni per altrettanti dischi pubblicati “in vita”, considerando l’ottimo Live In Tokyo del’72 distribuito solo in Giappone, incastonati nell’era del grande Rock (parallelamente a nascita e declino del Progressive), del Funk (con nascita e sviluppo della Dance), del Punk e della New Wave; e quindi il periodo dell’elettro Pop-Rock inglese. Altresì in quell’epoca il Jazz era in piena crisi (e regresso) e infine la parabola del Jazz-Rock e della Fusion, cui i WR furono tra i massimi esponenti.

Leggi altro
13 Commenti
<<Precedente
Avanti>>
    Immagine
    Carlo Pasceri
    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


    Foto
    TEORIA MUSICALE
    Foto

    Archivio

    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Settembre 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Settembre 2013
    Luglio 2013
    Maggio 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Ottobre 2012
    Settembre 2012

    Feed RSS

    Categorie

    Tutto
    Analisi Musicale
    Basso
    Batteria
    Blues
    Cantanti
    Cantautori
    Chitarra
    Classica
    Critica
    Dischi Da Leggere
    Funk
    Fusion
    Heavy Metal
    HiFi
    Jazz
    Jazz Rock
    Krautrock
    Libro
    Pianoforte
    Pop
    Progressive
    Recensione
    Rhythm And Blues
    Rock
    Soul
    Storia Musicale
    Tecnologia Musicale
    Tecnologie
    Teoria Musicale

   Home   Blog   Biografia   Discografia    Tecnologia Musicale   Didattica   Pubblicazioni    Strumentazione   Media   Contatti    Bookmark and Share

© Carlo Pasceri - E' vietata qualsiasi riproduzione anche parziale - Risoluzione minima 1024x768

designed by ALi

Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.