Articolo pubblicato su Axe Magazine n.33 maggio 1999
Parliamo di distorsione: i pedali
di Carlo Pasceri
Chi non ha mai usato un pedale distorsore lanci la prima... batteria! A torto considerato il parente povero prima dell'ampli valvolare poi del super-rack zeppo d'effetti, negli ultimissimi anni si sta prendendo una rivincita indiscutibile per diffusione e apprezzamento. La fortuna di quest’accessorio o effetto speciale, com'era chiamato una volta, si deve al desiderio spasmodico dei chitarristi di avere un suono che ruggisse con poca spesa e a basso volume senza dover far distorcere gli amplificatori che, fino all'avvento dei Mesa/Boogie, non essendo provvisti di master, avevano bisogno di un volume alto per ottenere l'agognata distorsione. Inoltre con il pedale si ha a disposizione un suono in qualche modo pronto e facilmente intercambiabile: basta sostituire il tipo di pedale e avremo nuova linfa vitale per la nostra chitarra! Probabilmente la chitarra con il suono distorto più influente è stata quella di Satisfaction dei Rolling Stones. All'epoca si stentò a credere che il riff fosse suonato da una chitarra e qualcuno pensò si trattasse di una sezione di sassofoni starnazzanti, anche per il tipo di riff così simile a quelli in voga nel R&B!
Quel suono proveniva da un fuzz, poi ricercato e usato da moltissimi chitarristi e anche da qualche bassista. Il suono distorto si espanse a macchia d'olio, entrando nella tavolozza di suoni del chitarrista rock per non uscirne mai più. Era l'inizio della fine, la barbarie del popolo chitarraio era cominciata, l'atavica aggressività del chitarrista stava per essere espressa compiutamente; e non c'è niente di più immediato di qualche pedale per compiacere tutta quest'ansia da duello in punta di piede e plettro e arricchire l'arsenale guerresco a disposizione. I pedali di una volta non simulavano bene quanto quelli moderni un buon amplificatore "imballato"; piuttosto fornivano dei suoni diversi, oppure si usavano per sovraccaricare il pre, facendolo distorcere di più e prima.
Maestro Fuzz del 1966
Pedaliera digitale Boss GT-10
Fino agli anni '70 i pedali più usati erano il Maestro Fuzz, il Fuzz-Face Arbiter, il Big Muff Electro-Harmonix e il Distortion + MXR, tutti semplici quanto efficaci fuzz dal suono compatto e ronzante. Nei primissimi anni'80, con il declino degli amplificatori valvolari, i costruttori di strumenti musicali sfornarono pedali che volevano simulare la distorsione degli ampli valvolari; comparirono i primi overdrive come l'Ibanez Tube Screamer 808 (poi il TS9) e il Boss OD-1, e contemporaneamente anche prodotti progettati per ottenere una distorsione sempre maggiore come i Boss DS-1 e Heavy Metal. Successivamente un altro best seller è stato il Rat della ProCo, che riuscì a coniugare una grande riserva di distorsione con l'articolazione, la dinamica e la neutralità degna dei migliori overdrive. Un aspetto molto sottovalutato è l'accoppiamento dei pedali con gli amplificatori. Non sempre un pedale oggettivamente di qualità, interfacciato con un particolare amplificatore e una particolare chitarra (sempre di qualità), darà il suono sperato. Bisogna imparare a riconoscere, sperimentando, gli strumenti più idonei per ottenere quello che vogliamo; e non dobbiamo aver timore di equalizzare anche pesantemente, sia con il pedale sia con l'ampli, considerando che l'immissione di frequenze (specie quelle alte) prima o dopo la distorsione ha effetti piuttosto consistenti. Non va dimenticato che, se si ricerca solo maggior gain dal proprio ampli, può tornare utile anche un semplice equalizzatore con il livello d'uscita alzato! Recentemente si sono affacciate sul mercato pedaliere digitali multieffetto, che spesso prevedono una sezione analogica con distorsori il più delle volte molto convincenti. Potrebbe essere la sintesi più azzeccata, considerato che la pedaliera multieffetto si colloca a metà strada tra l'immediatezza d'uso dei pedali e le raffinate possibilità di editing e richiamo degli effetti digitali: insomma l'evoluzione della specie! Con i potenti equalizzatori di cui sono dotate queste pedaliere, tutto quello che si può dire sull'utilizzo dei pedali, è valido ed esaltato, sia come effetto finale sia come attenzione da prestare: la soluzione più immediata quasi mai è quella giusta.