Un libro di Carlo Pasceri Musica '70 L'età aurea: progressioni rock per il futuro
Questa serie di scritti non vuole essere una semplice esaltazione degli anni d’oro: voglio fare il punto della condizione musicale mediante analisi e sintesi che compendi e stabilisca le giuste proporzioni, citando alcuni nomi e definendo generi, stili e opere. Dunque punto e a capo, cosicché si possa andare finalmente avanti, senza riesumare anziane persone per improbabili eventi dal vivo o consacrare mediocri musicisti come portatori di chissà quali bellezze, tanto per potersi illudere così di essere a posto con la storia. Io sono innamorato di quelle vecchie e bellissime musiche, ma bisogna andare avanti: si può fare, non date retta a chi dice che la musica è finita, oppure che va tutto bene così, non è vero! Sono innamorato ma non sono sordo: i pur bravi e volenterosi Dream Theather, King’s X, Porcupine Tree, Tool e Tribal Tech (tanto per citare i 5 più notevoli), anche ammesso che siano (e non lo sono nemmeno lontanamente) importanti tanto quanto, che so, i Soft Machine, i King Crimson, Weather Report, Led Zeppelin e la Mahavishnu Orchestra, sono appunto solo cinque, e una rondine non fa primavera. Da un trentennio stiamo vivendo musicalmente una fase di coma farmacologico, una fase che soltanto chi è ingenuamente ottimista, o audioleso o chi ha qualche diretto interesse nel business, può davvero pensare che è positiva, e che le cose vanno per il meglio o quasi. Anche a me piacciono questi e altri musicisti dell’ultima generazione, li ascolto con piacere e li ho analizzati e studiati, cercando (e trovando) tutto il buono in loro (che non è poco), ma sono sempre stato attento a rapportarli e dimensionarli con gli altri precedenti, non confondendo i vari livelli e le importanze assolute. (Dall'introduzione al libro)
Le recensioni di alcuni lettori, pubblicate su amazon.it:
***** Che bel viaggio nel rock (ma non solo)! Tra cronologiche disamine tecniche e non, [...] si affrontano moltissimi temi e protagonisti che hanno fatto crescere tutti noi appassionati di rock e dintorni (ma fa venire anche un po' nostalgia dei tempi andati). Fabio
***** Notevole Excursus veramente interessante e completo di ciò che ha portato alla nascita e prima evoluzione del progressive e del jazz rock. Interessante è l'individuazione delle melodie e degli strumenti ticpicamente usati nelle vari evoluzione dei generi. Molto esauriente anche la monografia su Santana. Consigliato a tutti gli appassionati! Stefano
***** Non si finisce mai di imparare! Ottimo libro che mi permette di arricchire la mia cultura musicale. Tanti i nomi forniti in una disanima che interessa un periodo relativamente lungo ma pieno di sostanza. Ho apprezzato la schiettezza con cui è stato valutato l'operato di tutti gli artisti nominati, al contempo la passione con cui sono stati spaccati ed analizzati i singoli brani e i progetti nell'insieme. Per Santana nutro un grande amore e ripercorrerlo con estrema precisione metronomica e consapevolezza matematica non conferma altro la sua grandezza. Safarillo