_Articolo pubblicato su Jazzitalia.net il 17/03/2013
Viaggio all'interno della musica Manifesto introduttivo
di Carlo Pasceri
A tutti voi ben trovati, mi chiamo Carlo Pasceri e sono un musicista.
Oltre a studiare e suonare, ho la passione di ricercare e trasmettere ad altri quello che ritengo utile per estendere e approfondire al meglio la conoscenza di questa meravigliosa disciplina artistica qual è la musica. Lo farò mediante una prospettiva che si basa più possibile su rigori scientifici e logici. Ho deciso di dare il mio contributo perché mediamente riscontro una conoscenza un po' approssimativa della dimensione del fenomeno musicale, comunque una visione spesso in contraddizione e poco logica: per giungere a una consapevolezza che doni serie potenzialità per sviluppi ed estensioni future, è necessaria una completa e coerente prospettiva delle tecnologie musicali. La cultura musicale concettuale-teorica (insegnanti, saggisti ecc.) e di conseguenza pure quella fattuale-pratica (chi compone, chi suona), è immersa in convenzioni limitanti l'evoluzione del campo di forze e d'azione. Infatti ancora oggi si confondono tra loro (per citarne solo alcune) tempo, ritmo, metro, i rapporti tra poliritmia, gruppi irregolari e polimetria; si crede che la scala maggiore sia la scala più naturale e che è composta di 7 note, che ci siano scale più consonanti e altre più dissonanti e che gli accordi per quarte sono modali! Prova della superficiale conoscenza è che siamo invasi da moltissimi strumentisti-performer; tutti bravini, ma non ci sono idee compositive creative, si limitano a fare cover o tributi o interpretazioni, insomma siamo nelle sabbie mobili. Mobili, ma pur sempre sabbie.
In questa sede accennerò solo alcune questioni (per altre e per approfondimenti con lezioni-seminari posso essere contattato via e-mail ed è disponibile anche il mio libro "Tecnologia Musicale"): quelle fondamentali matematico-naturali per individuare, perimetrare e quindi comprendere il campo di forze e di azione del fenomeno MUSICA (oggetto della prima lezione), e quelle che più mi sembrano scorrette comunque parziali e foriere di esiti "negativi" (inerenti al RITMO, alle elaborazioni delle strutture delle SCALE e dei sistemi MODALE-TONALE).
Affronteremo il concetto e la pratica di STILE e lo definiremo, insieme con GENERE e cliché (lick): così sapremo che cosa sono e da cosa sono determinati e quindi da quali elementi musicali sono costituite le connotazioni e le denotazioni, che tanto ci aiutano a comporre, analizzare, arrangiare e gustare tutte le musiche. Cercheremo di fare luce pure sulle procedure di produzione sonora (articolazione e pronuncia) e quindi cos'è una tecnica e che peso ha nella musica. Un accento lo pongo su quello che d'altra parte è la grande peculiarità di questa meravigliosa disciplina artistica: la quarta dimensione, il TEMPO. Con annesse 2 analisi di 2 brani zeppi d'incredibili stratificazioni metrico-ritmiche (La musica e l'enigma del tempo). Ci sono anche 2 analisi critiche di altrettanti standard diversamente impostate sia tra loro sia in assoluto.
D'altra parte in questo fantastico sito Jazzitalia (che ringrazio per la gentile ospitalità) troverete una pletora di argomenti e approfondimenti specifici su pratiche, tecniche, storia, trascrizioni di assoli, diagrammi, diteggiature e così via, che sicuramente arricchiscono e completano qualunque teoria sulla musica si possa fare; ovviamente soprattutto sul Jazz. Questa che ci accingiamo di compiere insieme è solo una breve escursione, infatti, questa brevissima serie di scritti è solo una minima parte degli aspetti della musica, e non è predisposta organicamente ma è magmatica e ribollente informazioni apparentemente eterogenee, ma che completano e più spesso riformano alcune nozioni ortodosse diffusissime. Tuttavia spero si possano ottenere sin da subito stimoli e spunti che spingano oltre la vostra curiosità: basta lasciare raffreddare questa massa informativa che si consolida come il granito, offrendo così formidabili appigli per issarvi su per questo incredibile sentiero. Buon viaggio.