Sì, insomma, tutte le persone mentono; chi più chi meno, a seconda delle circostanze e con varie sfumature, declinazioni e coniugazioni qualitative e quantitative. La menzogna è in noi, nel nostro mondo. Quindi bugie, imposture ecc. c’entrano anche con la musica.
E già, può sembrare strano, ma da secoli ufficialmente nella terminologia musicale ci sono alcune locuzioni come “falso bordone” o “cadenza d’inganno”, che evidentemente si riferiscono a ciò. Estetiche e poetiche delle mistificazioni musicali.
Dunque, in musica ci sono parecchie tattiche e strategie per falsificare, ingannare, la percezione di chi ascolta, sia in termini contenutistici (per esempio quelle relative alle locuzioni sopra esposte) sia in quelli formali, timbrici.
Qualche esempio.
Tutti conoscono la storia (orrenda) dei cantanti castrati; per mantenere, da adulti, voci con particolari estensioni nel registro acuto e timbriche tipiche dei ragazzini in prepubertà; voci "angeliche” (imitate a loro volta pure da adulti tramite una tecnica chiamata - guarda un po’ - “falsetto”).
Ancora per le voci, l’imitare suoni e parti tipiche degli strumenti musicali, Bobby McFerrin, un maestro; abbiamo anche il nostro bravo Gegè Telesforo.
Un ultimo esempio sui timbri, ma di altra natura e generale, su un’intera parte suonata: l’introduzione della canzone degli Yes Owner of a Lonely Heart principia con un fill di batteria come registrato a bassa qualità (degradato appositamente filtrando con equalizzatori), poi chitarra che sembra provenire dal fondo di una sala concerto vuota (tramite simulatori di ambienze: processori chiamati riverberi e delay o eco) - cui si aggiungono anche basso e batteria - per poi iniziare tutti insieme in modo normale, riducendo i processamenti di ambienze, ottenendo un incisivo effetto di prossimità: l’impatto dinamico è così aumentato.
Insomma, si potrebbe ben dire: e conobbero la bellezza della menzogna. (Fëdor Dostoevskij)
* Addirittura con questo strumento fu realizzata gran parte degli effetti sonori nel film "Gli Uccelli" di Alfred Hitchcock, per imitarli.
** L’effetto elettronico chiamato onomatopeicamente wha wha (peraltro il più famoso modello fu chiamato cry baby – altra diretta correlazione) deriva da ciò che con la sordina davanti alla campana delle trombe i jazzisti del secolo scorso riuscivano espressivamente a realizzare, per esempio - segnatamente quelli dell’orchestra di Duke Ellington - imitazioni di versi di animali, evocando così le giungle africane.