Ad esso è attinente una dimensione esoterica delle teorie e pratiche musicali.
Un appassionato, Giacomo, chiede a Federica, l’amica esperta, chiarimenti.
Federica: beh, anzitutto è utile distinguere tra esoterico e misterico.
Giacomo: ah! pensavo fossero praticamente sinonimi…
Quindi in musica le innumerabili possibilità di connessioni tra le note, melodiche e armoniche, con le durate, pertanto coi ritmi che nel tempo si susseguono e intersecano, sono istituite da varie e diverse teorie che nel mondo e nel corso dei millenni stabilirono (e stabiliscono) parametri inerenti gli effetti musicali voluti.
Ecco, queste teorie e sistematizzazioni (e conseguenti applicazioni*) ebbero vari gradi di esoterismo: in Occidente fino al Sei-Settecento erano ancora per pochi iniziati, poi, progressivamente, si diffusero in modo ampio.
Giacomo: dunque in Occidente a oggi non c’è più nulla di esoterico in musica!
Federica: apparentemente... in verità vige una semplificazione, anzi, peggio, una riduzione: secoli addietro fu adottato un sistema teorico (il cosiddetto Tonale) che, siccome molto efficiente, è rimasto pressoché invariato da allora: questo è quello manifesto. Ma è solo una parzialità, una piccola porzione del “funzionamento” della musica intera, che è ben oltre; e altro.
Come visitare e poi quindi conoscere soltanto uno sgabuzzino di una grande casa; che rimane ancora assai segreta.
Giacomo: e la misteriologia musicale?
Federica: vanno separate due accezioni: la prima, inerente il potere misterioso che genericamente ha su tutti noi la musica, ossia la (più o meno) poderosa suggestione emotiva che è in grado di generare; la seconda, quella specifica dell’atmosfera “misteriosa” che la musica - pur essendo affatto asemantica (cioè incapace di trasmettere significati) - può evocare.
Una la riceviamo sempre e comunque; l’altra è spesso causata intenzionalmente dai musicisti, pertanto non sempre, anzi, in modo piuttosto minoritario, è una particolare dimensione musicale.
“Misteriose” atmosfere si possono conseguire mediante alcune soluzioni musicali (più o meno esoteriche, più o meno semplici e volgari).
Comunque, che siano misteriosi effetti tanto inesplicabili quanto semplici nella loro naturale fatalità come quelli della vita e della morte o dell’amore e del destino, che siano esoteriche cause degne di labirintiche complicanze matematiche, la musica è l’attività più astratta di tutte, la più “spirituale”; le altre necessitano di immagini, simboli.
Giacomo: insomma, per quanto ormai volgarizzata e ridotta, misteriosa ed esoterica la musica è di per sé...
Federica: proprio così, caro Giacomo; ovviamente c’è molto altro da dire in proposito, questa è solo la superficie, ma spero che ciò sia stato in ogni caso utile; ciao.
* Intese pure come abilità esecutive: molti grandi musicisti avevano delle peculiarità in tal senso, dei “trucchi”; i “segreti del mestiere”.