Carlo Pasceri
  • HOME
  • BLOG
  • SHOP
  • BIOGRAFIA
  • DISCOGRAFIA
    • Curvatura 9
    • Cannibali Alchimie
    • No Gravity
    • Real Koob
    • Blue Challenge
  • PUBBLICAZIONI
    • Libri
    • Riviste musicali
    • Jazzitalia
  • DIDATTICA
    • Corso "Tecnica Audio"
    • Seminario "Percorsi Melodici"
  • STRUMENTAZIONE
  • MEDIA
    • Audio
    • Video
    • Foto
  • CONTATTI
Libro Eroi Elettrici

Ingredienti semplici, miscela esplosiva: Money dei Pink Floyd

26/5/2024

2 Commenti

 
Foto
​Questo articolo è tratto dal libro: The Dark Side of the Moon (Analisi musicale e guida all'ascolto)

Money dei Pink Floyd è tra i brani Pop-rock più famosi ma meno “conosciuti”.
Pubblicato nel celebre disco del 1973 The Dark Side Of The Moon, è tra le hit che più si può considerare fusione di fattori semplici ma determinanti di vari stili e generi.
Blues, Reggae, Rock, Progressive e R&B, ciò che più connette in Money questi generi è l’andamento ritmico: per tutta la sua durata è pervaso e “sorretto” dal ritmo terzinato shuffle (tipico del Blues e i suoi derivati).
L'altra caratteristica sono le parti di basso, oltre quella celebre ed evidente del riff principale: sono le fondamenta propulsive di tutte le fasi di Money.

​Il metro principale è 7/4 (che inizia sin dal loop dei rumori dei registratori di cassa), dato dal riff portante del basso, come era invalso nella musica “impegnata” e impegnativa dell’epoca (Progressive e Jazz-Rock); quindi dispari ma “arrotondato” dal suo ritmo shuffle.
Arrotondato (semplificato-parificato nella sua percezione) pure dal groove della batteria che esegue un elementare backbeat rock che si può intenderlo come una misura di 6/4 più un “saltello” di 1/4 (o 4+2+1).
La divisione del riff (basso e chitarra) è invece in 3+4; questa partizione del riff suonato da Roger Waters e David Gilmour è appena sottolineata da un colpo di cassa terzinato di Nick Mason.
La caratteristica reggae assunta per l’intero brano (come per lo shuffle col quale interagisce), ancorché in modo sottile, si riscontra nella chitarra di Gilmour che esegue gli accordi sui tempi deboli, i levare (a tempo tagliato), rinforzata nelle prime esposizioni dal piano elettrico filtrato di Richard Wright.
La forma di Money non è molto comune, pur essendo semplicissima, perché articolata dai numerosi interventi solistici, tutti efficacissimi, che cambiano un po’ le carte in tavola, come vedremo.
La sequenza armonica è rudimentale, rinvia alle canzoni blues in minore.
​Media velocità che gradualmente aumenta e varia parecchio.
Dopo l’intro (registratori di cassa e riff), la parte melodica cantata da Gilmour (chiamiamola A) è di otto misure col riff dispari in SIm più una specie di ponte (1’09’’) di una misura di FA#m (8/4 passando pure per il FAm) e una di MIm (6/4)  - la somma è 14/4 - per tornare all’iniziale riff per due misure. Quindi la A è di 12 misure, come nei blues più diffusi.
La prima parte della melodia è pentatonica, semplice e insistita su poche note e rimanda ancora al Blues, la seconda più diatonica e rock, con ampi intervalli che seguono i cambi accordali (con basso e chitarra che la doppiano, rinforzandola).
Dopo la ripetizione c’è il lungo assolo sul riff in 7/4 del sax tenore di Dick Parry, tipico del R&B anche come stile, poi traslato di una quarta sopra; questa piccola variante accentua e conferma il carattere bluesy del pezzo e allunga il giro totale che diviene di 24 misure; pure perché comprende un’aggiunta di due misure in 4/4 che carica la tensione (3’02’) per sfociare nel cambio di sezione: un plateale innesto per lanciare il primo solo di Gilmour.
Il riff di sostegno del basso cambia in cinque note collegate cromaticamente in 4/4 (simile a un walkin’ bass)* e la batteria interamente in un convenzionale shuffle (la velocità aumenta di molto).
Il solo è doppiato (in modo manuale) e disposto stereofonicamente (una chitarra a sx una a dx) con un ragguardevole effetto ambienza: fare stentoreo e cantabile, molto rock.
​Gira sull’analoga sequenza armonica del precedente di sax in 24 misure.
Da notare che il piano elettrico esegue gli accordi prevalentemente nei levare mantenendo l’interazione ritmica reggae presente sin dall’inizio.

A 3’49’’ cambio di mood, per il nuovo solo di Gilmour; dall’aperto e declamatorio a un coagularsi più teso, ed è la batteria a determinarlo, dismettendo il ritmo con cassa e rullante e suonando solo il charleston, per poi fraseggiare in modo frastagliato sui tom, timpano ecc. (probabilmente la parte è sovraincisa).
Il solo di chitarra si fa quasi anecoico ed estremizzato spazialmente, tutto sulla sinistra senza quasi ambienza; come a rispondere a quello precedente in antitesi: nervoso, spezzato, bluesy.
La velocità rispetto all’iniziale è aumentata addirittura di 20 bpm.

Finita la sequenza armonica si riprende coll’andamento galoppante, con un altro bel solo del chitarrista, simile al primo, ma ancor più tirato e canterino, non doppiato e disposto spazialmente sulla destra, mentre sulla sinistra un’altra chitarra esegue in levare gli accordi ancor più alla maniera reggae.
Dopo di ciò, in diminuendo di velocità (ma con ancora un significativo incremento rispetto all’iniziale) riprende la parte A in 7/4 e la melodia cantata, che porta alla Coda in 4/4 su un accordo in sfumando, con un singolare duetto-duello tra la chitarra e la voce: forse pensarono alla coppia (che stava scoppiando) Blackmore-Gillan di Strange Kind Of Woman versione live.

I Pink Floyd avevano già ampiamente dimostrato la loro eccezionale capacità di comporre brani affascinanti e innovativi, atmosferici e suggestivi, con pochissimi elementi; e lo faranno ancora in futuro.
Qui, con Money, un pezzo divenuto una hit con soltanto un riff, tre accordi, Intro, A, soli e Coda, prendendo a prestito fattori tipici di aree musicali differenti dalla loro, hanno messo dentro quel meraviglioso calderone che avevano creato ingredienti semplicissimi e di maniera, mescolandoli e raffinandoli in modo tale da cucinare una gustosa cena gourmet.
 

* È interessante rilevare che la parte di basso di Waters nel tipico cambio accordale blues una quarta sopra (dal SIm al MIm) non segue pedissequamente la traslazione; il riff cromatico che inizia dalla nota Re e che discende fino a Si non principia poi da Sol per scendere fino a Mi, ma inizia proprio da Mi scendendo fino a Reb, andando peraltro così a enunciare tutte le note cromatiche da Sib a Mi.
Ciò, insieme col fatto che la seconda fase della melodia cantata è doppiata dal riff basso-chitarra, fa emergere l'importanza delle notevoli linee bassistiche di questo brano: sono le matrici fondamentali.


​
Tutto l'album The Dark Side of the Moon è stato analizzato nel volume 14 della collana Dischi da leggere, disponibile in versione brossura ed ebook.
Foto
2 Commenti
Doktoral informatika link
24/8/2024 17:00:34

Come viene suddiviso il riff principale (basso e chitarra) in termini di battute? Greeting : <a href="https://journals.telkomuniversity.ac.id/">Telkom University</a>

Rispondi
carlo pasceri
25/8/2024 06:47:22

Buongiorno Doktoral,
il riff è interamente in una misura di 7/4, pertanto non c'è suddivisione in termini di battute.
A presto

Rispondi

Il tuo commento verrà pubblicato subito dopo essere stato approvato.


Lascia una Risposta.

    Immagine
    Carlo Pasceri
    Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore.


    Foto
    TEORIA MUSICALE
    Foto

    Archivio

    Aprile 2025
    Marzo 2025
    Febbraio 2025
    Gennaio 2025
    Dicembre 2024
    Novembre 2024
    Ottobre 2024
    Settembre 2024
    Agosto 2024
    Luglio 2024
    Giugno 2024
    Maggio 2024
    Aprile 2024
    Marzo 2024
    Febbraio 2024
    Gennaio 2024
    Dicembre 2023
    Novembre 2023
    Luglio 2023
    Maggio 2023
    Aprile 2023
    Marzo 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Settembre 2022
    Agosto 2022
    Dicembre 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Settembre 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014
    Settembre 2013
    Luglio 2013
    Maggio 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Ottobre 2012
    Settembre 2012

    Feed RSS

    Categorie

    Tutti
    Afrobeat
    Analisi Musicale
    AOR
    Basso
    Batteria
    Blues
    Cantanti
    Cantautori
    Cd
    Chitarra
    Classica
    Critica
    Dischi Da Leggere
    Eroi Elettrici
    Folk
    Funk
    Fusion
    Hard Rock
    Heavy Metal
    HiFi
    Hip Hop
    Jazz
    Jazz Rock
    Jazz-rock
    Krautrock
    Libri
    Libro
    New Age
    Pensieri
    Pianoforte
    Pop
    Progressive
    Punk
    Rap
    Recensione
    Rhythm And Blues
    Ritmo
    Rock
    Rock'n'roll
    Soul
    Storia Musicale
    Tecnica
    Tecnologia Musicale
    Tecnologie
    Teoria Musicale
    Vinile
    World Music

   Home   Blog   Biografia   Discografia    Shop   Didattica   Pubblicazioni    Strumentazione   Media   Contatti   

© Carlo Pasceri - E' vietata qualsiasi riproduzione anche parziale - Risoluzione minima 1024x768

designed by ALi

Basato su tecnologia Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.