Le linee melodiche, i solismi e le armonie nei brani di John Scofield, Larry Carlton, Robben Ford, Mike Stern e Scott Henderson m’intrigavano. Implacabilmente.
Dopo parecchio tempo speso in tentativi di capirci qualcosa per mezzo di scorciatoie, di schematizzazioni pronte all’uso, capii che quel che ascoltavo di loro (e i loro simili pure non chitarristi) non erano semplicemente sofisticazioni che si potevano copiare e brutalmente applicare, magari con qualche minima variazione.