Erano nella prima fase della loro stupefacente carriera, ed è cosa risaputa di quanto all’inizio avessero per modello le canzoni che giungevano da quelle terre, pertanto R&R, R&B e Soul erano le declinazioni principali della loro musica.
Voce, e non voci; eccezionalmente (per loro) non è presente alcun coro o armonia vocale: è cantata soltanto da Paul McCartney (che raddoppiò la linea in sovrincisione).
La peculiarità è che i due minuti di questo grande successo sono un piccolo manuale d’ibridazione*.
La strofa è basata sul tradizionale giro blues di 12 misure (in DO maggiore), e il ritornello su 8 misure perfettamente diatoniche (sempre di DO: MIm-LAm-DO-DO-MIm-LAm-REm7-SOL7).
La melodia della strofa è pentatonica, minore, pertanto bluesy, il ritornello invece bilancia il tutto estraendo le note principalmente dall’accordo fondante (triade di DO: Do-Mi-Sol), pertanto introduce l’elemento melodico maggiore in contrasto a quello minore della melodia nella strofa**.
Il tempo è assai rapido e il ritmo è “dritto”, sebbene si riscontra una sorta di swing***: è dato dal cantato che tende a terzinare, quindi una leggerissima frizione oscillante che dona ancor più fascino al pezzo.
Da notare l’estrema asciuttezza e precisione del rullante di Ringo Starr, suo tipico timbro teso, netto e acuto, ripreso pure da eccelsi maestri come Bill Bruford e Stewart Copeland.
Due ultime sottolineature: l’efficace ancorché convenzionale intervento solista di George Harrison e l’introduzione basata su 6 misure (delle 8) del ritornello.
Ancora nel tardo 1965 - quando stavano ormai maturando un’evoluzione che li portò poi a ulteriori e inusitate vette artistiche - qua e là si rifacevano esplicitamente alle matrici afroamericane che però incrociavano e mescolavano con altro in modo sempre più brillante: Drive My Car e Day Tripper sono tra i brani principali in tal senso; in particolare il riff di quest’ultimo (su cui è basato l’intero pezzo), è particolarmente raffinato.
Sì, evoluzione e innovazione fanno rima con ibridazione.
* Pure timbricamente; è parecchio equilibrata tra l’acustico e l’elettrico.
** Benché, nella gospeliana risposta al lancio del ritornello, c’è un passaggio in cui è ancora cantata la nota “minore bluesy” Mib (parola “Everybody” a 45’’) sovrapponendosi all’accordo DO.
*** Addirittura nello stesso anno, la fuoriclasse Ella Fitzgerald pubblicò una sua versione di Can't Buy Me Love. E ancora nel 2005 Michael Bublé ne ha fornito un’ulteriore ed eterogenea versione swing.

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