Pur tralasciando gli aspetti più specialistici e tecnici (che si possono trovare negli approfondimenti fatti nei miei libri Tecnologia Musicale, Viaggio all’interno della Musica e Quaderni Musicologici), tentiamo di comprendere cosa significhi, affrontando l’argomento in maniera tale da intendere correttamente cause ed effetti del “tocco” musicale.
Il tocco di un musicista sovente è citato; in modo alquanto generico, superficiale.
Pur tralasciando gli aspetti più specialistici e tecnici (che si possono trovare negli approfondimenti fatti nei miei libri Tecnologia Musicale, Viaggio all’interno della Musica e Quaderni Musicologici), tentiamo di comprendere cosa significhi, affrontando l’argomento in maniera tale da intendere correttamente cause ed effetti del “tocco” musicale.
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He Loved Him Madly è il primo requiem elettrico – visionario - di un grande jazzista, e in assoluto il più lungo.
Benché una smentita può esserci dietro l’angolo, in ogni caso, questo brano è straordinario. Registrato nel giugno del 1974 fu pubblicato nel novembre dello stesso anno nel doppio Get Up With It , ultimo album in studio di Miles Davis prima dei cinque anni del suo ritiro. Non rammento come conobbi il gruppo rock americano The Tubes e con quale disco in particolare, ma ricordo che ero molto giovane e che mi conquistò subito.
Approfondii la loro conoscenza appena possibile (le loro prime tre pubblicazioni all’epoca erano scarsamente reperibili); i dischi più famosi erano il doppio dal vivo del ‘78 What Do You Want from Live, Remote Control (il quarto in studio del ‘79) e il successivo The Completion Backward Principle (‘81). Poi acquistai Outside Inside (il sesto in studio del 1983), che mi convinse a trovare a tutti i costi i tre dischi dei loro esordi. Si può, in estrema sintesi, asserire qual è l’essenza della musica?
Si può individuare qual è quest’essenza che, ancor più profondamente della stessa struttura della logica musicale più immediatamente correlabile (ossia l’assetto sintattico-algoritmico che fornisce nessi coerenti atti al processo musicale e alla sua rappresentazione formale - sistemi scalari, armonizzazioni, durate -), la caratterizza? Sì, della musica la sua essenza, il suo statuto ontologico, in varie forme e sia nel micro sia nel macro, è la ripetizione. Sì, ancora su Jimi Hendrix, perché è un’eccezione; ha un primato.
Sono fuorvianti giacché scorretti, ossia non rispondenti al vero, i non rari primati attribuiti da parecchi “addetti ai lavori” a questo o a quel musicista, opera ecc.: “il primo, il migliore” e così via (sorvolando sulle diffusissime quanto sterili discussioni tra i semplici ascoltatori in tal senso). Però, talvolta, assai raramente, accade che a livello storico ciò possa capitare, o perlomeno conferirlo correttamente. |
Carlo Pasceri
Chitarrista, compositore, insegnante di musica e scrittore. TEORIA MUSICALE
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Dicembre 2024
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